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Finita la mia pausa mi metto a studiare. Per domani non ho molto, visto che oggi è il primo giorno. Solo il solito testo "Racconta le tue vacanze" e qualche esercizio di matematica. Niente di che. Infatti dopo un'oretta e mezza ho finito. Mi stendo sul letto e decido di vedere qualche serie tv o anime. Alla fine opto per un film che ho visto e rivisto un sacco di volte. Vedo più o meno una mezz'oretta del film e siccome ormai mi sono stancata di guardarlo, spengo il computer e scendo giù in cucina. Sento un dolce profumo, e questo può significare solo una parola: dolce. Io amo qualsiasi cosa che contenga zucchero, sono come assuefatta dai dolci. Sono il mio cibo preferito in assoluto. Solo che anche qua c'è un eccezione: non mi piace il cioccolato fondente. Tutte le persone che mi conoscono e sanno questo particolare si chiedono come sia possibile dato che il cioccolato fondente è il dolce per eccellenza, ma purtroppo a me non piace. Non mi fa pensare a qualcosa di dolce, anche perché quando lo mangio sento solo un sapore amaro, e perciò secondo me non può essere reputato un dolce. Però, questi sono solo dettagli. Arrivo in cucina e come pensavo mia madre sta preparando una torta.

-"mammaaa!"-

-"si?"-

-"che cucini?"-

-"una torta alla Nutella"- credo che in quel momento avevo gli occhi a cuoricino.

-"benissimo, allora quando è pronta mi chiami,ok?"-

-"vabene"-

Prendo un bicchiere d'acqua e risalgo nella mia stanza. Sono le 19:35, tra poco devo cenare, quindi è meglio mangiarla dopo la torta. Non so cosa fare. I compiti li ho fatti, ho letto un po, e ho guardato un film, ora che faccio? Mi guardo attorno. Non c'è niente di nuovo. I mobili sono tutti di colore bianco, il mio letto è ad una piazza e mezza, poi c'è una libreria sul fondo strapiena di libri, la grande scrivania è in ordine con sopra il computer, lo specchio è lucido e pulito, insomma volendo non potrei sistemare neanche la mia stanza perché è tutto in ordine. Sembra un pò la stanza di una principessa, ce l'ho da quando sono bambina perciò una volta mi piaceva l'idea di avere la stanza di una principessa, ma ora diciamo che preferirei avere un altro tipo di stanza. Magari con le pareti rosee, il letto matrimoniale con una coperta nera o rossa e una testata elegante a cui ci applicherei delle luci, tipo quelle dell'albero di Natale, la scrivania nera, la libreria sempre nera o rossa, un puff al centro della stanza, e infine le pareti piene di foto. Ho una passione per le foto talmente importante per me che credo sia più un'ossessione. Non che mi piaccia fotografare ma semplicemente conservare le fotografie. Dalle più banali a quelle più belle che ti colpiscono, che ti trasmettono qualcosa. È questo il bello delle foto: è come se tu potessi bloccare la tua vita in un preciso momento, registrarla e poi andare avanti, e quando si ha voglia di rivivere quel momento si può tornare indietro per rivivederlo anche se ormai è solo un ricordo. Questa mia passione me la tengo per me da sempr,fin da piccola. Nessuno lo sa. Infatti tutte le mie foto -saranno un centinaio minimo- sono tutte nella stanza della vecchia stazione. Le ho appese a dei fili che vanno da una parte all'altra della stanza con delle graffette colorate. L'effetto che si crea è fantastico, vedere tutte queste foto che galleggiano nell'aria come bollicine, è davvero bellissimo. Vedere la tua vita stampata su carta è bellissimo, e soprattutto vedere ogni singolo ricordo, tutti nello stesso momento appesi sopra la mia testa. Ho tante idee in testa, ovviamente nessuno le sa. Me le tengo per me e basta. Mi piacerebbe vederle realizzate un giorno, ma diciamo che non sono molto fiduciosa nelle mie capacità, forse perché ho poca autistima di me stessa. Scendo di nuovo in cucina e la tavola era stata sistemata per la cena. Mi siede al mio posto e aspetto che mia madre metta in tavola i piatti. Mi poggia il piatto davanti e il profumo di pollo e purè invade le mie narici. Finisco di mangiare velocemente e risalgo in camera mia, mi infilo nel letto e cerco di dormire. Appena chiudo gli occhi l'incubo ha inizio. Sono nel nulla, non ce niente, sono nel nulla più assoluto. Ad un tratto si accende una luce ma non riesco a capire da dove provenga, ci sono delle persone, guardo meglio e vedo che sono i miei "amici", stanno ridendo, mi indicano, mi dicono delle cose che non riesco a capire dato che sento solo il battito del mio cuore. Mi stanno deridendo. Adesso mi trovo nell'atrio della scuola, sempre con loro che mi deridono, solo che questa volta tutti gli alunni della scuola sono intorno a me e mi deridono anche loro. Ad un certo punto tutto finisce, loro smettono di ridere e cessa quel vociare che si era creato. Le facce di tutti i presenti stanno guardano qualcosa o meglio qualcuno avvolto da una luce accecante che mi fa socchiudere gli occhi. Non riesco a capire di chi sia quella faccia, la conosco ne sono certa, ma non riesco ad associarla a nessuno. La presunta persona è avvolta da delle piume, che sembrano quasi un mantello. Adesso mi sta porgendo la sua mano. In questo momento mi sento sicura, so che mi possa fidare di questa "persona" o qualsiasi cosa sia. Appena poggio la mia mano sulla sua, tutto cio che c'è intorno a noi svanisce, e veniamo avvolti da una luce accecante che proviene dal suo matello che ora si è aperto. Guardando bene noto che non è un mantello, ma bensì... delle ali! Appena quest'idea mi attraversa la mente, svanisce anche lui, e sento improvvisamente freddo. Un vento forte e gelido mi fa volare via da dove mi trovavo. Mi sveglio d'assalto. Ho ricordi sfuocati di cio che ho sognato. Non è stato il solito sogno però. Me lo sento. Questa volta non era l'incubo che faccio sempre, mi ricordo che una persona mi salvava, aveva le ali, grandi e possenti. Non so che pensare. Sono le 23:40. È impressionante come abbia fatto un sogno in così tanto tempo, erano più o meno le 21:15 quando mi sono addormentata , e sono passate si e no due ore, mentre nel sogno è successo tutto velocemente. Ora però non riesco più a dormire. Sono come rapita da quel sogno,perché continuo a pensare e a chiedermi come mai è cambiato. Penso che anche stasera andrò alla stazione, almeno li posso pensare in santa pace. Mia madre sta dormendo e mia sorella anche perciò devo fare massimo silenzio. Scendo le scale come cercando di essere il più leggera possibile in modo da non farmi sentire. Esco di casa, la porta si chiude dietro di me, e vengo di nuovo accolta dal nulla più totale. Mi piace la notte anche se può sembrare oscura e tenebrosa, io la trovo confortane. Perchè di notte c'è silenzio. E quando c'è silenzio, tu puoi pensare qualsiasi cosa, fare qualsiasi cosa senza che nessuno ti giudichi o ti dica qualcosa che possa ferirti. Mi piace per questo. E poi si dice che la notte porta consiglio, ed è effettivamente così, proprio perchè puoi pensare liberamente, senza dei limiti. Arrivare ai confini del proprio pensiero, ecco che cos'è la notte.

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