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Per quanto ho pensato non mi sono accorta di come sia arrivata così velocemente alla stazione, solo che quando vedo il ragazzo di ieri notte mi blocco. Mi ero completamnte dimenticata del nostro patto, e poi pensavo che non avrebbe più venuto, che l'avesse preso come uno scherzo e non seriamente. Non mi va di dirgli qualcosa di me, ma è l'unica cosa che posso fare per impedirgli di entrare dentro la mia stanza. Non mi rimane che deviare la conversazione. Cammino lentamente verso di lui come per far passare più velocemente il tempo, ma ovviamente non funziona, è tutto nella mia testa. Mi siedo al suo fianco e lo saluto:

"Ciao"

"Ciao"

Per un po rimaniamo in silenzio, ma ad un certo punto prende parola.

"e così sei venuta, eh?"

"ovvio. Dubitavi della mia lealtà?"

"beh si, cominciavo a farlo, dato che ci mettevi molto"

"da quanto sei qua?"

"penso da un'oretta"

"e tu mi hai aspettata per un'ora, qui al freddo? Tu sei pazzo"

"non sono pazzo, volevo parlare con te perciò ti ho aspettata, non c'è niente di strano"

"non mi sembra un buon motivo per rimanere qui per un'ora dato che non c'è niente di cui parlare con me"

"e invece stiamo parlando"

Mi da leggermente sui nervi. Sbuffo sonoramente, e lui sorride.

"scusa, e mo perché sorridi?"

"perché ti fo fastidio"

"ah, e quindi tu ridi perché ti piace che tu mi dia fastidio?"

Mi sto proprio innervosendo, e non succede mai, perché mi tengo le mie emozioni dentro, e perciò nessuno se ne accorge, ma questo ragzazo...cavolo se mi fa innervosire. E mi da fastidio che con lui le mie barriere si azzerano, e qualsiasi cosa lui faccia, ha una certa influenza su di me. Odio questa cosa.

"in un certo senso.."

"contento te!"

"comunque torniamo a noi..mi devi parlare di te,giusto?"

"Non c'è molto da dire su di me, te l'ho detto"

"Invece si..va bene allora facciamo così, comincio io. Allora ci facciamo delle domande oppure raccontiamo e basta?"

"Domande"

"Ok.. Allora cibo preferito?"

"Dolci..ehi ma che domande è?"

"Si può chiedere di tutto"

"Ah vabene. Allora il tuo?"

"Pizza"

"Dei gusti singolari insomma" la mia parte ironica non si smentisce mai.

"Si beh mi piace la pizza che ci posso fare"

"O mio Dio"

"Che c'è?"

"O-mio-Dio"

"Cosa c'è?" questa volta grida.

"Sei gay? O mio Dio, davvero non me l'aspettavo, e io che pensavo di conquistarti un giorno"

"1. Non sono gay. 2. Davvero vuoi conquistarmi?"

"No"

"Certo che sei una vera stronzetta"

"Perché c'hai creduto?"

Like An AngelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora