6. Charlotte

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Ieri sera Andreas mi ha letteralmente piantata in asso. Non un saluto, non una spiegazione, niente di niente.
Eppure è stato lui a invitarmi ad uscire.
Ero curiosa di sapere cosa avesse da dirmi, magari non era nulla di importante, ma avrei voluto saperlo.

Non ho neanche voglia di sbatterci la testa sopra. Dentro di me so che è una bugia e che muoio dalla voglia di conoscerlo per bene, ma devo giocare al suo stesso gioco.

Lo eviterò la maggior parte del tempo come fa lui con me, o perlomeno faceva fino a ieri. Ci parlerò quando è necessario e se vorrà sarà lui a venire a cercarmi.

La mia super determinazione svanisce però non appena lo vedo. È mattina presto e lui è bellissimo lo stesso. Non so come fa visto che noi altri abbiamo sembianze da zombie appena svegli.

Lo ignoro e riesco nel mio intento. Mi passa accanto con gli occhi pieni di frustrazione, mi osserva e continua per la sua strada.

Mi si scioglie il cuore a vederlo così. Aspetta, da quando in qua sono così sdolcinata?
Non è da me.

Non gli dico nulla e vado a lezione.
Sono poco concentrata ma fortunatamente nessuno sembra notarlo.

Il giorno passa, così come quello seguente senza nessun cambiamento.
Nelle ultime ore sono stata con alcuni dei ragazzi, ho parlato molto con Chiara e Joshua e non ho rivolto parola ad Andreas.

Questi atteggiamenti infantili mi irritano, sebbene io non possa farci nulla. Lui non sembra interessato a parlarmi.
Ho mille dubbi e perplessità su di lui, oggi però devo dare il massimo in puntata.

Ho bisogno di concentrazione.
È la mia prima sfida a squadre e ho solo voglia di prendere il punto.

Siamo dietro le quinte, il pubblico acclama qualche nome, soprattutto quelli dei professionisti, i professori si posizionano e Maria ci informa di andarci a sedere visto che fra cinque minuti iniziamo.

Mi sono già riscaldata, quindi entro in studio con Nick e Lele. Loro si posizionano dalla parte opposta rispetto alla mia ed io mi siedo in attesa dell'inizio della puntata.
Arriva anche Andreas, si siede vicino a me scherzando con Gabriele, non curante della mia presenza.

Mi sento agitata. Ho solo voglia di ballare. Mancano pochi minuti e mentre tutti sono tranquilli io sono nel panico.

Non mi spiego il perché di questa sensazione, è come se qualcosa mi turbasse e mi rendesse entusiasta allo stesso tempo.

Sto diventando pazza.

Avvolta nei miei pensieri quasi non mi accorgo del gesto di Andreas.
Si avvicina al mio orecchio. Sento il suo caldo respiro sul mio collo: ha un profumo buonissimo, riconoscibile a chilometri di distanza.

- Agitata?- mi chiede lentamente a bassa voce.

Che effetto che fa questo ragazzo. Non mi capitava da molto tempo di provare tanto piacere nel sentirmi fare una domanda.

Mi limito ad accennare un "si" con la testa e lui sorride alla mia risposta. Si scosta da me riprendendo l'atteggiamento precedente.

Sono dispiaciuta che questo breve momento si sia già concluso ma allo stesso tempo gliene sono grata, mi avrebbe fatto perdere la concentrazione.

Ci dividiamo nelle squadre e per mia fortuna Andreas si siede vicino a me.

La sfida inizia.

La mia squadra sta vincendo, anche se le prove sono state solo due fino ad ora. Andreas ha già ballato e devo dire che con lui lo hanno fatto anche i miei ormoni.

Ora basta, Charlotte. Concentrati su di te e non sui suoi muscoli, mi ripete la mia vocina interiore.

Ora è il mio turno; c'è la comparata con Benedetta sul pezzo di Garrison e visto che il giudice è proprio lui, so già che il punto non verrà assegnato a me. Nonostante ciò non mi lascio demoralizzare.
Mi metto i tacchi e mi posiziono aspettando l'attacco della musica.
Inizio a ballare con l'adrenalina a mille, cercando di non sbagliare nulla. Conosco la canzone a memoria e cioè aiuta la mia musicalità, ma questo stile non fa per me, almeno credo.

Finiamo sincronicamente la coreografia e il calore del pubblico sovrasta la mia ansia. Tutto ciò è fantastico. Questa scuola è fantastica.

- Sei a Charlotte e otto a Benedetta- annuncia Garrison.

Ci avrei messo la mano sul fuoco.
Il pubblico non sembra essere d'accordo, i professori nemmeno, i miei compagni hanno facce perplesse e in particolar modo noto quella di Andreas. È sorpreso.
Benedetta gioisce, Veronica e Garrison se le dicono di santa ragione mentre io non capisco più nulla.

Dopo le varie discussioni mi vado a sedere; sono un po' dispiaciuta di non aver portato il punto alla mia squadra, ma per adesso va bene così. Quando ballerò hip hop mi impegnerò di più.
Mi tolgo i tacchi ma non mi metto ancora la maglietta più lunga, fa troppo caldo qui dentro.
Mi scosto i capelli su un lato e rimango stupita nel vedere una mano poggiata delicatamente sulla mia coscia.
Andreas si avvicina nuovamente a me sussurrandomi con voce roca:
- Sei bellissima-

Cosaaaa?

Ditemi che Veronica e Garrison stanno ancora discutendo, che io sono in mezzo allo studio e che Andreas mi evita come al solito. Sarebbe tutto più reale.
Faccio fatica a credere a quel gesto, tutto pare diverso ogni momento: un momento prima mi ignora e quello dopo mi sussurra con la sua voce magnetica qualcosa di molto bello.

E poi, perché mi faccio tutti questi problemi mentali solo con lui?

Non faccio in tempo a rispondergli che già ha levato la mano e si è allontanato da me.
La puntata finisce e la nostra squadra ha perso. Fortunatamente non sono in sfida e sono contenta che Sergio sia rimasto.

Andiamo in sala relax e di altri momenti con Andreas nemmeno l'ombra. Tutto è tornato alla normalità lasciandomi con un po' di amaro in bocca.

Mi siedo a parlare con Michele e Lele mentre navigo un po' sul cellulare.
Entro su Instagram notando che ci sono delle notifiche e per poco non mi viene un colpo quando vedo che qualcuno in particolare apprezza le mie foto postate sul social.

"Muller_Andreas ha iniziato a seguirti"
"A Muller_Andreas piace la tua foto"

Alzo lo sguardo e incrocio i suoi occhi.
Mi sta guardando in modo provocante e sorride compiaciuto.
Ricambio l'espressione con un mezzo sorriso.

Vuoi giocare? E allora giochiamo.

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