51. Charlotte

2.1K 128 10
                                    

Mi sveglio dopo ore e ore di sonno. Devo ancora far fronte alle ultime ore passate.

Si è concluso anche questo percorso. Già, non avrò vinto Amici, ma posso ritenermi fiera del mio percorso. L'uscita di ieri sera non ci voleva proprio visto che ero a un passo dalla finale ma mi accontento. Sono arrivata in semifinale e non mi sarei mai aspettata tutto questo.
Non posso dire che la mia sia stata una eliminazione ingiusta visto che il mio sfidante era Ale anche se arrivati a quel punto speravo di vincere. Ora mi auguro che lui vinca Amici.

Sono esausta. Devo riprendere il ritmo. Ieri sera mi sono addormentata tardissimo ed oggi non ho voglia di fare nulla. Sono felice di aver ricevuto così tante proposte di lavoro e se da una parte non vedo l'ora di girare il mondo, dall'altra voglio prendermi un momento di pausa.

Non è stato un percorso facile, anzi, dopo l'incontro con Andreas ero a pezzi.. Non so come sono riuscita ad arrivare integra fino a qui.

Dire che sto male per aver chiuso con Andreas è poco. È come se il mio cuore si fosse congelato.. Con lui ero felice, stavo bene e per una volta nella vita mi sentivo realmente me stessa.
Ora tutto è cambiato.
Non capirò mai il perché mi abbia lasciato, non capirò mai il perché l'abbia fatto in quel modo e non capirò mai il perché non si sia confidato con me.

In questi giorni ho pensato a tutte le possibili motivazioni ma è come se il mio cervello si fosse rifiutato di collaborare. Provo dolore a ricordare determinate cose..

Fa male avere il cuore spezzato e fa ancora più male sapere che difficilmente si riparerà. Ho provato a dare la colpa a tutti ma la realtà è che l'unica colpevole sono io: non dovevo affezionarmi a lui.

No. Ho sbagliato. Sapevo di andare incontro ad una delusione.
Quando le cose vanno troppo bene bisogna fermarsi in tempo, altrimenti si rischia solo di autodistruggersi.
Già, mi sono autodistrutta.
È colpa mia, solo colpa mia.

Non sua.

Lo amo e penso che lo amerò per sempre. Nulla può essere cancellato e nessuno potrà mai rimpiazzare qualcuno che ci ha rubato un pezzo del nostro cuore.

Cerco di cambiare il filo conduttore dei miei pensieri e per un momento mi immergo in cucina a svuotare la dispensa. Il cibo aiuta sempre.

- Alla buon ora tesoro!- mi saluta mia madre.
- Buongiorno- ricambio un po' sottotono.
- Sempre con questo broncio! Hai dormito abbastanza- mi informa papà.
- Non cominciare- lo avverto sedendomi a tavola.
- Ha ragione tuo padre, non fare questa faccia.. Sei arrivata in semifinale! È un traguardo importantissimo ed ora hai tantissime proposte di lavoro- continua mamma con il sorriso sulle labbra.

Sorrido un po' forzata ed inizio a mangiare.

- Non è possibile! Sei arrivata da meno di un giorno e già hai preso una mia maglietta. Non cambi mai eh?- irrompe furiosa mia sorella posizionandosi davanti a me.
- Era tardi.. Era buio.. Non trova.. Vabbe dai, è solo una maglietta- controbatto con una smorfia.

Sophia si siede con noi e l'interrogatorio famigliare ha inizio. Ieri sera era troppo tardi per farmi le domande e hanno deciso di rimediare oggi. Dopo mille domande su infiniti argomenti riguardanti il Serale, arriva il tasto dolente.. Andreas.

- Ma quindi con quel ragazzo è finita? Com'è che si chiamava? Antonio.. Ah no, Andreas! Eravate carini insieme- dice mamma incurante del mio volto.
- Lui era carino.. Tu un po' meno- ironizza Sophia.
- Cosa è successo, ti ha fatta soffrire?- continua mamma curiosa.
- Si, cioè no.. Senti mamma, forse..- inizio con voce incerta.
- Ora basta! Non vedi come sta? Perché farle domande su quel ragazzino? È inutile parlarne.. L'ha fatta soffrire e non voglio più sentir parlare di lui- dice furioso papà con improvvisa gelosia.
È sempre stato un po' possessivo nei miei confronti ma non fino a questo punto.

- Papà ha ragione. Ci sono tanti argomenti di cui parlare- concludo fingendo un sorriso.

Dopo un bel pranzo in famiglia e dopo un pomeriggio di relax con mia sorella mi sento meglio. Mi mancava il loro affetto ed ora come ora ne ho proprio bisogno.

- Questa sera ho un incontro con regista che si occupa di video musicali. Mi accompagni?- chiedo a Sophia che se ne sta sdraiata sul letto.

Non mi risponde.

- Terra chiama Sophia! Mi stai ascoltando?- chiedo notando i suoi occhi immobili sul display del telefono.

Ancora nessuna risposta.

- Tutto bene? Sembri scioccata- dico buttandomi sul letto accanto a lei.

È ancora immobile e questo è alquanto strano.

- Cosa c'è di così interessante su quel cellulare? Fammi un po' vedere- dico allungandomi per vedere meglio.

Con un riflesso incondizionato copre il cellulare.

- No, no, niente! Dicevi?- dice con una strana voce.
- Non importa.. Che cosa mi nascondi?- continuo cercando di prenderle il telefono.
- Nulla..- risponde velocemente.
- Sophi dimmelo!- dico alzando un po' la voce.
- Non penso che tu voglia proprio vederlo..- mi informa con occhi tristi.
- Fa vedere!- concludo strappandole il telefono dalle mani.

Guardo il display e il mio cuore si frantuma.

No.
Non dovevo vederlo.
Non volevo vederlo.

Le lacrime innondano il mio viso mentre metabolizzo il tutto.

Andreas ha pubblicato una foto su Instagram. Non è solo. È in compagnia e sotto c'è anche una frase.
La foto li ritrae abbracciati e la didascalia parla chiaro: "she" .

Questo è troppo. Il mio cuore non regge più nulla.
È tornata, è sempre lei.

Francesca.



FINE

More than friendsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora