"Sento qualcosa di giusto facendo la cosa sbagliata.
Sento qualcosa di sbagliato facendo la cosa giusta."
-OneRepublic, Counting StarsPosai il libro di filosofia sullo scaffale da cui lo avevo preso tre minuti fa.
Ero troppo nervosa per studiare, tra pochi minuti i ragazzi sarebbero venuti qui e sarebbe stata la prima volta che avrei rivisto Harry dopo quel bacio.
Bhe, in realtà "quei baci".
Avevamo continuato a darci baci casti e dal lieve sapore delle mie lacrime finché non ci hanno chiamato per la cena e, per fortuna, tra di noi non c'è stata più occasione di parlare.
Almeno sono riuscita a rimettere in ordine i pensieri e a realizzare quello che è successo.
Lui mi ha baciata.
Un uomo più grande di 8 anni, migliore amico di mio padre e con gravi problemi nel comunicare, evidentemente.
Per quanto mi fossi ripetuta che questo era assolutamente sbagliato e immorale non sono riuscita a non ripensare ancora e ancora a quello che è successo.
Alle sue labbra poggiate sulle mie e al suo sapore che mi è rimasto sulla lingua per tutta la serata simile alla vaniglia.
Alle sue mani che accarezzavano la mia guancia, asciugandomi le lacrime fresche e il suo respiro che si mischiava caldo con il mio.
Per quanto tutto questo fosse sbagliato non riuscivo a trovare una buona ragione per odiare quell'episodio o rilegarlo nel retro della mente per poi dimenticarlo.
Mi ha tormentato per tutto il giorno.
Il mio cervello riproponeva tutta la sequenza.
Non ero riuscita a non distrarmi neanche nell'ora di inglese.
Ho sempre adorato stare attenta durante l'ora di Zayn, mi piaceva il modo calmo e pacato con cui spiegava ogni argomento, anche quello più difficile, rendendolo sempre facile alla comprensione di tutti. E, quelle volte in cui si inceppava sulle parole o inciampava in quella mattonella diffetosa davanti alla lavagna, mi piaceva prenderlo in giro, in privato, godendo di quei momenti di gioco tra padre e figlia.
Eppure ero stata completamente assente durante tutta l'ora e non ero intervenuta neanche una volta, cosa che facevo continuamente, suscitando la curiosità di Zayn che, dopo lezione, non aveva mancato di chiamarmi in privato chiedendomi cosa mi preoccupasse, ricevendo la mia secca risposta "Sono semplicemente stanca".
Ovviamente il mio comportamento ar dir poco insolito era stato notato dalla banda di Scooby Doo che mi aveva assillato, tranne Jason, con domande che andavano dai problemi familiari a se avessi il ciclo. Ho ignorato le prime domande e mandato a quel paese le ultime, certe volte non sanno proprio cosa sia il tatto.
Shades si strofinò contro la mia gamba, distraendomi.
Mi abbassai e accarezzai il pelo grigio e sentii nella mia tasca il telefono vibrare.
-Ron?-
-Azzurra?- la sua voce mi arrivava ovattata dall'altra parte del telefono -Tu devi aiutarmi.-
-Che succede?-
-Jason- la sua voce si fece bassa -Abbiamo litigato.-
-Cosa è successo?Jason non è il tipo da litigare per cose da nulla.-
-Bhe...- esitò prima di rispondere -Ricordi quella chirleeder che mi baciò dopo quella partita? Sally Roll?-
-Si, purtroppo.- il mio cervello ripropose la scena di quel bacio e la delusione evidente che lessi negli occhi di Jason. Ovviamente solo ora capivo il perché di quell'espressione.
-Mi ha addescato fuori lo spogliatoio della squadra di basket, alla fine degli allenamenti. Ho cercato di ignorarla ma è stato tutto inutile, continuava a parlarmi di come avesse fatto non so che capriola del cazzo nella coreografia della prossima partita.-
Ascoltai la sua voce alzarsi di poco, poi ci furono pochi secondi di silenzio nel quale aspettai che riprendesse la calma.
-Jason doveva incontrarsi con noi lì. -
-Vi ha visti?-
-Si...- sussurrò -Ha pensato che stessimo flirtando o qualcosa del genere. Con una scusa poi ci siamo allontanati da Ron e Mark e lì abbiamo iniziato a litigare. Ha pianto ed è andato via.-
Sospirai, sedendomi sul letto.
Anche se conoscevo Jason da poco tempo avevo capito che era molto fragile, completamente diverso dal fratello sempre pieno di se. È ironico il fatto che per quanto due persone possano somigliarsi nell'aspetto, potessero avere due caratteri differenti l'uno dall'altro.
-Jason ha solo bisogno di rassicuarazioni.- gli dissi pacatamente -Ha paura di non essere abbastanza e che tu possa sostituirlo con qualcun'altro. Vedendoti con quella è stato come se le sue paure si fossero realizzate e per lui è stato devastante.-
-Ma io non voglio qualcun'altro al mio fianco. Io voglio lui. Sempre.-
Sorrisi, questi due sono davvero una bellissima coppia.
-Va a dirle a lui queste cose, non a me.-
-Vado.-
Chiusi la chiamata dopo aver sentito che Ron staccava.
Sperai che tra i due si risolvesse tutto.
Sentii al piano di sotto il campanello suonare e improvvisamente mi ricordai il motivo del mio nervosismo prima della chiamata.
I ragazzi sono arrivati.
Lui è arrivato.
Mi alzai improvvisamente facendo così cadere Shades a terra che intanto si era acciambellato sulle mie gambe.
-Scusa piccolo.-
Gli diedi una carezza veloce e poi corsi fuori dalla camera.
I ragazzi erano già tutti sul divano e, quando arrivai in salotto, mi riservarono tutti, bhe quasi tutti, un sorriso caloroso.
-Oggi nessuna entrata spettacolare?- mi chiese Louis.
-Nha. Non posso mica mettermi a piangere ogni volta che venite qui, prosciugherei tutto il mio corpo.-
Iniziammo a mettere ai voti che genere di film vedere prima che il campanello suonasse una seconda volta.
-Vado io.-
Mi fiondai alla porta e aprii velocemente.
La Signorina Amanda, che era sicuramente molto più bella in abiti casual e capelli sciolti, mi guardò e mi fece uno di quei sorrisi calorosi che mi regalava sempre da quando ci conoscevamo.
-Buonasera Azzurra- la sua voce gentile mi salutò.
-Scusa, avevo dimenticato di dirti che Amanda si sarebbe unita a noi oggi.- Zayn si materializzò dietro di me.
Vidi il volto della Signorina Amanda illuminarsi e decisi che era meglio lasciarli soli, almeno per un poco.
-Nessun problema, mi avvio in salotto.-Alla fine avevamo deciso di vedere una commedia romantica. In realtà aveva deciso Zayn visto che tutti erano in disaccordo ma, visto che c'era la Signorina Amanda, probabilmente Zayn voleva fare bella figura e infine, per far tacere le nostre lamentele ha detto "La casa è mia, comando io."
Dopotutto il film non è stato male, anzi abbastanza piacevole.
Anche se non ricordo il nome, non sono mai stata un asso a memorizzare i nomi delle persone figuriamoci dei film, ma l'attrice principale era Jennifer Lopez quindi non sarebbe stato difficile ritrovarlo se caso mai avrei voluto rivederlo.
In quel momento stavamo parlando del più e del meno. Sapevo che la Signorina Amanda era una persona molto simpatica e socievole ma per andare d'accordo con quei quattro pazzi già dalla prima volta che li si incontra era una vera e propria impresa. Ricordo che la prima impressione che ebbi di loro non fu affatto positiva.
-Quindi alla fine ho dovuto chiamare la madre dell'alunna per chiederle se aveva preso le mie chiavi al posto delle sue, ed infatti era proprio così.-
-Che sbadata.- rise Liam.
-Oh, si è fatto abbastanza tardi, meglio se prendiamo il cibo che è in cucina.-Zayn fece per alzarsi ma lo bloccai -Non preoccuparti, lo prendo io.-
Harry si alzò -ti aiuto.-
Lo guardai e lui mi restituì lo stesso sguardo intenso.
Entrammo in cucina e mi fiondai a prendere i vassoi che erano sul tavolo, nervosa per il fatto che fossimo soli nella stanza.
Una sua mano si posò sul vassoio e mi impedì di prenderlo tra le mani, alzai il viso e affondai i miei occhi diversi nei suoi verde smeraldo.
-Cosa stai facendo?-
-Prendo il cibo e lo porto di là - ma per contraddizione ritirai le mani, lasciando il vassoio.
-Dobbiamo parlare.-
Si avvicinò a me e maledissi di essere così dannatamente bassa, gli arrivavo al fianco. Si abbassò fino a far arrivare il suo viso vicino al mio, il suo respiro sulla mia pelle tesa.
-Non abbiamo niente di cui parlare.- sussurrai, quella vicinanza non era niente di buono.
-Niente?- vidi i suoi occhi socchiudersi e la sua bocca tendersi -Ieri ci siamo baciati. Questo non è stato niente per te?-
Lo guardai, stravolta.
Pensavo che per lui fosse soltanto un gioco, invece sembrava importargli davvero di quel bacio.
-Per me invece è stato tutto.- posò di nuovo le labbra su le mie, questa volta più violentemente, come se volesse imprimermi quelle parole nel corpo solo baciandomi.
Si staccò prima che potessimo approfondire il bacio e rimase a fissarmi -Questo è niente?-
Rimasi immobile mentre si staccava dal mio corpo, lasciandomi così di nuovo respirare ma mi sorpresi di quanto il contatto della mia pelle con la sua mi mancò in quel momento, prese un vassoio e si diresse verso la porta.
-Non riesco più a trattenere questi sentimenti- disse bloccandosi - e so che neanche tu ci riesci.- si voltò e mi fece un piccolo sorriso.
Il mio corpo bruciò alla vista delle sue labbra incurvate all'insù, non mi aveva mai sorriso con questa intensità, poi si girò e ritornò in salotto lasciandomi sola.Il parco vicino alla scuola era davvero bello e pieno di vita di Domenica mattina. I bambini giocavano felici tra di loro, i genitori li guardavano da lontano attenti ma sereni e c'erano gruppetti di ragazzi come noi che stavano insieme in quel posto solo per godersi un giorno di libertà dopo la sfiancante settimana scolastica.
-Quando eravamo piccoli io e Jason venivamo sempre qui a giocare. La mamma di Ron portava anche lui e passavamo le giornate insieme.- disse Lucas con la sua solita aura felice attorno.
-Quindi voi gemelli e Ron vi conoscete da quando eravate piccoli?-
-Si, abbiamo fatto le elementari insieme. Abbiamo conosciuto quel coglione di Mark solo alle medie.- rise, beccandosi un pugno non molto forte dall'interessato.
-Bhe scusami se prima non vivevo qui e ho dovuto fare le elementari in Irlanda.-
-No, non ti scuso.-
Guardai i due darsi piccoli pugni a vicenda e prendersi in giro, Jason e Ron si erano offerti di andare a prendere i gelati per tutti al chioschetto lì vicino e, sicuramente, ne avevano approfittato per scambiarsi qualche bacio.
Dopo un po' li vidi tornare dalla stradina per cui erano andati via. L'unica differenza era che Jason con una mano portava una busta e con l'altra teneva la mano di Ron.
Vidi Lucas guardare Mark confuso e l'amico restituirgli lo sguardo.
Sorrisi, finalmente si erano decisi.
-Dobbiamo dirvi una cosa.-Ma ciaoo
indovinate chi ha aggiornato così velocemente?
Bhee si è capito che tra Harry e Azzurra è iniziata una sottospecie di relazione segreta (?) Ohhh
E finalmente Jason e Ron ( in realtà solo Jason) si sono decisi a fare coming out (?) E a rivelare la loro relazione.
Come reagirà il caro fratellino e l'amicone?
Bhu chi lo sa
Piccola nota:
Azzurra è alta 1.50 ( si ho voluto renderla una nanetts perché io sono 1,47 ok?ok) e Harry mi sembra 1,90 (ora non ricordo) la differenza di altezza tra loro due è notevole e li rende ancora più carini aw.
Baci e spero vi sia piaciuto
ImGoingUnderX
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"DEAR" dad... |Harry Styles|
FanfictionAzzurra Jhonson è costretta, per via dell"improvvisa morte della madre e e dell'amato zio, a trasferirsi dal padre, Zayn Malik, cambiando così il suo cognome e la sua vita.Azzurra e il padre non si erano mai conosciuti, lui neanche sapeva della sua...