"E quando le tue paure si placano
e le ombre rimangono ancora.
So che puoi amarmi.
Se non rimane più nessuno da incolpare.
Per cui non importa l'oscurità,
possiamo ancora trovare una via.
Perché niente dura per sempre.
Nemmeno la fredda pioggia di Novembre."
-Guns'N'Roses November rainCorrevo per i corridoi deserti della scuola maledicendomi per essermi svegliata così tardi. La sera prima avevo messaggiato con Harry ed ero talmente presa da non essermi accorta che si erano ormai fatte le due e presto mi ero addormentata col telefono tra le mani nel bel mezzo della conversazione.
Quando poi mi sono svegliata ho chiesto scusa ad Harry, imbarazzatissima, che mi aveva risposto con un apatico "Non preoccuparti", il che mi diceva che era tutto a posto.
Aggiustai la cartella sulle mie spalle mentre acceleravo la corsa verso l'aula di inglese. In un attimo mi ritrovai a terra, la cartella caduta dalla schiena e circondata da libri.
Confusa su quello che fosse successo, alzai lo sguardo e lo incrociai a quello di una ragazza che si stava accarezzando il capo con un'espressione dolorante sul viso e capii di essermi scontrata violentemente con lei per poi essere caduta rovinosamente a terra: il fantastico mondo delle figuracce di Azzurra continua.
-Scusami, mi dispiace tanto.- mi scusai, alzandomi -Ero così impegnata a correre da non essermi accorta di te, mi dispiace tanto!-
Le tesi la mano mentre mi riposavo la cartella sulle spalle e mi scusavo continuamente, lei smise di accarezzarsi i capelli bruni e mi guardò -Non c'è bisogno di scusarsi così tanto, neanche io stavo guardando dove stavo andando!- appoggiò la sua mano sulla mia e la aiutai ad alzarsi.
-Cavolo, i miei libri!- Si abbassò e iniziò a raccogliere i libri che erano sparsi per terra, mi chianai e la aiutai anche io raccogliendo qualche libro aperto.
-Devon Sunshine- lessi.
-Si, mi chiamo proprio così.- mi sorrise alzandosi dal pavimento con in braccio i suoi libri. -E tu sei Azzurra Malik, o sbaglio?-
-Come conosci il mio nome?-
-Bhe in questa scuola oramai sei famosa. Chi non parla della misteriosa figlia del prof più figo della scuola che è sempre accerchiata dai ragazzi più belli dell'istituto. Ti stai guadagnata l'odio di molte compagne, cara. Poi con degli occhi così particolari non passi mica inosservatan- rise lei guardandomi.
Rimasi di sasso a quelle parole e pensandoci constatai che era vero, non avevo neanche un'amica femmina ed ora capivo gli tutte quelle occhiatacce che mi ero beccata in quegli ultimi mesi.
-Mica ci sei rimasta male? Non volevo offenderti!-
-No, solo mi hai presa alla sprovvista.-
-Non è poi così male, sai?Io pagherei oro solo per parlare con loro. Pensa che stanno girando molte voci su di te.-
-Voci?-
-Si. Del tipo: È così una gatta morta che se la fa solo con i maschi, oppure, è talmente un maschiaccio che non riesce a stare con le ragazze.- rise
Rimasi scioccata da quelle parole. Non pensavo che la gente potesse dedurre cose del genere solo guardandomi con degli amici. -Molto fantasione, direi.-
-Già ed ogni giorno ne esce una nuova.- ridacchiò -Cavolo, abbiamo saltato la prima ora.-
Controllai l'orologio e mi accorsi che aveva ragione -Non fa niente, sarebbe stato peggio arrivare in ritardo e subirsi una ramanzina epica. Non ricordo la mia prossima ora.- dissi frugando nello zaino per trovare l'orario.
-Hai filosofia, ora.-
Mi girai verso di lei - Come fai a saperlo?-
-Bhe perché frequentiamo lo stesso corso.-
Le guance mi si imporporarono: Questa ragazza era stata nel mio corso per più di 4 mesi e neanche mi ricordavo di lei. -Scusami...-
-Non preoccuparti, capita di essere distratti. Sinceramente neanche io ricordo tutti i ragazzi che fanno lezione con me, comunque io sono Sunshine Grim.-
Ci dirigemmo insiems verso l'aula di filosofia e mi maledii per non essermi accorta prima di Sunshine. Era una ragazza simpatica e intelligente, avevamo molte cose in comune. Se solo ci fossimo scontrate prima forse tutti quei pettegolezzi sul mio conto non ci sarebbero stati.
-Preferisci sederti da sola, come sempre, o testarmi come compagnia di banco?-
-Credo che le persona abbiano sempre bisogno di una chance.- risi, sedendomi accanto a lei.
Uno ad uno i nostri compagni entrarono nella classe ed io cercai di memorizzarli uno a uno così da evitare altre figuracce. Il brusio nella stanza aumentò mentre tutti, io e Sunshine comprese, parlavano con i loro compagni del weekend appena passato finché la porta si aprì di nuovo facendo zittire tutti all'istante.
Il professor Ampton era uno degli insegnanti più temuti in tutta la scuola. Per quanto la filosofia possa appassionarti con lui era sempre un incubo studiarla. Il suo modo di insegnare e di approcciarsi agli alunni era detto troppo all'antica anche dagli altri insegnanti, che cercavano di non incrociarlo mai al di fuori dell'aula degli insegnanti.
Tutti si sorpresero notando che alla porta non c'era il nano dai capelli bianchi e sorriso odioso ma un giovane uomo, alto e dall'aspetto affascinante.
-E questo chi è?- sussurò Sunshine precedendomi.
Egli camminò fino alla scrivania, posandovi sopra la sua valigietta e poi si girò verso la lavagna e, sotto gli sguardi confusi di tutti, iniziò a scrivervi qualcosa con il gessetto.
-Buongiorno ragazzi, vi vedo un po' stralunati oggi.-
Si girò verso la classe e sorrise, poggiando le mani sulla scrivania. Sulla lavagna scritto con una calligrafia ordianata "Prof. Steel".
-Non voglio dilungarmi troppo, il professor Ampton ha avuto un piccolo incidente. Niente di grave, si è solo rotto il femore e per questo non potrà insegnare fino alla fine dell'anno. Io sono stati incaricato per seguirvi nel suo periodo di assenza.-
Io e Sunshine ci guardammo mentre la stanza si riempiva di sussurri.
-Il mio modo di insegnare è completamente differente da quello del professor Ampton, vi chiedo di abituarvi velocemente al mio metodo!-
Disse staccandosi dalla scrivania e camminando verso i banchi della prima fila.
-Iniziamo dal principio. Cos'è la filosofia? La filosofia indaga sull'esistenza umana, la filosofia è lo studio della vita. Tutto quello che ci circonda: perché è stato creato? I mari, il cielo, il fruscio del vento. Ma soprattutto: Come sarebbe la nostra vita senza una sola di questa cose?-
La voce calma e pacata riempiva l'aula mentre camminava scrutando i volti dei ragazzi -In queste lezioni voglio studiare la vostra filosofia. Ognuno ha un proprio punto di vista ed io voglio espolarli tutti. Chissà che tra voi non si nasconda il prossimo Aristotele o la reincarnazione di Cartesio.- sorrise - Qualche domanda?-
Una mano si alzò ed io alzai gli occhi al cielo notando che si trattava di Denise Worren, o meglio "Miss Denise Worren".
-Dica signorina?-
-Denise Worren- disse -Quanti anni ha prof?-
La classe si riempì di risatine -Esibizionista- mi sussurrò Sunshine.
-Non credo che la mia età abbia qualcosa a che fare con la filosofia, ma apprzzo lo sforzo signorina Worren.-
Ridacchiò il professore -Ma voglio darle l'occasione di rifarsi. "Chi pensa sia necessario filosofare deve filosofare e chi pensa non si debba filosofare deve filosofare per dimostrare che non si deve filosofare; dunque si deve filosofare in ogni caso o andarsene di qui, dando l'addio alla vita, poiché tutte le altre cose sembrano essere solo chiacchiere e vaniloqui." Si ricorda di chi è questa citazione?-
"Miss.Worren" rimase in silenzio -Non so, Shakespeare?- chiese indifferente.
-Ah, andiamo.- sussurrai a Sunshine -Lo sanno tutti che è di Aristotele.-
Il professore si girò verso di me -Esatto signorina?-
Arrossii, imbarazzata per il fatto che mi avesse sentito - Malik.-
Mi si avvicinò, gli occhi chiari che mi guardavano -Malik, mi ricorda qualcosa.-
-Mhh davvero interessante.- proseguì -eterocromia delle iridi, molto raro.- mi sorrise per poi ritornare alla cattedra -Ora vi assegnerò un po' di brani, niente di tanto difficile. Così che possiate capire il vero senso di filosofia.-
...
-Certo che il professor Steel è davvero bravo. Molto meglio del professor Ampton.- constatò la mia nuova compagna di banco mentre uscivamo dalla classe.
-Già anche per me. Solo che ha qualcosa di strano...-
-Se per strano intendi dire che è un figo sono d'accordo con te, ma nessuno potrà mai battere il professor Malik.- disse lei, le mani unite e gli occhi chiusi.
-Ah, non ti ho detto che mio padre è fidanzato?- le chiesi mentre posavo i libri nell'armadietto.
-Cosa?-Ciao a tutti
Forse il capitolo è un po' corto, mi dispiace ma in questo periodo sono alquanto giù di morale
Analiziaml i nuovi arrivati (?)
Sunshine è ispirata alla mia migliore amica Sole a cui dedico questo capitolo
Il professore...bhee vi dico solo che a me non piace già come personaggio XD
Spero di metterci più impegno per il prossimo e ci saranno molte scene tra azzurra e Harry
Comunaue penso che modificherò i capitoli iniziali che sono scritti una MERDA. Quindi controllateli spesso non si sa mai ;)
Immagine a caso per il capitolo ma mi sto rivedendo sailor moon e li amo, scusate!!
Vi adoro
ImGoingUnderX
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"DEAR" dad... |Harry Styles|
FanfictionAzzurra Jhonson è costretta, per via dell"improvvisa morte della madre e e dell'amato zio, a trasferirsi dal padre, Zayn Malik, cambiando così il suo cognome e la sua vita.Azzurra e il padre non si erano mai conosciuti, lui neanche sapeva della sua...