Sullo schermo si illumina un nome : ''Chiamata in arrivo da: Camila''
Lo fisso, chiedendomi cosa sia meglio fare, se rispondere o riagganciare. Titubante, decido di riporlo in tasca, cercando di ignorare la persistente suoneria.
Una chiamata persa, poi un'altra, queste due diventano tre. Mi dispiace Camila, ma non posso risponderti. Non posso perchè mi hai appena trattato come se solo tu provassi dolore. Vedi Mila, in realtà ognuno di noi ha delle tristezze, qualcosa che man mano i giorni passano, più queste si moltiplicano e, pur troppo, o forse per fortuna, quando condividiamo queste negatività, sembrano attenuarsi, come una vecchia fotografia che perde colore, consumata dal tempo. Camila, il guaio è che quando il dolore di una persona si divide, è perchè la persona con cui lo condividi te ne strappa un pezzo per alleggerire il carico che tieni sul cuore, tentando di trasformarlo non in qualcosa di bello, perchè sarebbe egoista pensarla così, ma almeno in qualcosa di meglio. Prende i cocci del tuo cuore in frantumi per cercare di ricomporlo. Con pazienza, cerca di capire quale pezzo vada da una parte, quale si colleghi con esso e lo fa con estrema cautela, lentamente, quasi come se la persona stessa avesse paura di farlo cadere di nuovo. L'ho sempre fatto con te, anche se magari non te ne accorgi. Non è colpa tua se non riesci a vedere i miei gesti e se non ce a fai a capire a fondo il loro significato, sono solo io, che a causa del mio orgoglio e delle mie paure non riesco a renderlo palese.
____________________________________________________________________________________
L'indomani trovo Ally, Dinah e Normani appena fuori dal cancello di casa mia. Strano.
Esco di casa, facendo sbattere un po' troppo la porta alle mie spalle. Mi fissano, senza avere un espressione ben precisa che denoti un espressione sul volto, così le faccio un cenno per salutarle, scuotendo la mia mano destra, ma nulla. Molto strano.
Le raggiungo:- Ragazze, avete degli sguardi persi e indecifrabili sta mattina. Paura da interrogazione, non è cosi?-
Normani mi guarda allibita: - Fai sul serio, Lauren?-
Dinah tira una gomitata alla ragazza che mi ha appena posto una domanda.
-Che c'è?- Bisbiglia Normani alla seconda.
-Lauren, non è ansia da prestazione- mi informa Dinah - Non noti che manca qualcuno?-
-Ti riferisci alla signorina Cabello?- dico infastidita.
-C'è qualcosa che dovresti dirci? Cos'è successo? Davvero non ne sai nulla?- Iniziano a farmi salire l'ansia. Odio ammetterlo ma è così.
-Che volete sapere di preciso? A quanto pare vi ha già raccontato tutto lei- dico con un pizzico di rabbia.
Dinah si rivolge alle altre due: - -Dobbiamo dirglielo--Dirmi cosa?-
Normani:- Bene, diteglielo voi, perchè se glielo dico io la distruggo...-
-Che hai Mani?- dico in credula - Non ho fatto nulla di male!-
-Ora fa la vittima- controbatte lei.
-Non ci posso credere, vi sembra questo il modo di comportarvi in un momento del genere?- ci rimprovera Ally, chiamata anche la ''Grande Piccola Hermana''. Il primo aggettvo le è attribuito perchè è la più grande tra di noi, il secondo perchè è la più bassa e il terzo per le sue origini latino americane (Hermana, in spagnolo, significa ''sorella'') Lei è un po' la sorella maggiore che non ho mai avuto. La più matura e responsabile, grazie alla sua età, una persona mite e tranquilla, l'ideale per arbitrare le nostre discussioni. - Vi comportate come due bambine! Tu, Normani Kordei, non aggredire verbalmente le persone, mentre tu, Lauren Jaregui, perchè non rispondi mai quando ti chiamiamo?-
-Nessuna di voi tre mi ha chiamato, potete controllare il telefono! Cos' avete tutti in questo periodo? Mi dite le cose a metà, cazzo, ditemi quello che dovete dirmi senza troppi giri di parole!- rispondo a tono alla maggiore.
-Ma ieri ti ha chiamato C-a-m-i-l-a-!-
-Non vi impicciate negli affari degli altri e ditemi dov'è la mia Camz!- dico ad alta voce. La ''mia'' Camz; Oh Dio, Lauren, ma ti senti come parli?! Se le mie emozioni potessero essere un cartone animato, in questo preciso istante, Vergogna starebbe uccidendo Orgoglio, mentre Ragione starebbe schiaffeggiando Impulsività.
Dinah, cerca di allentare la tensione che circola tra di noi, ma viene immediatamente fulminata dallo sguardo tagliente di Ally - Non essere così possessiva, lei è la ''nostra'' Camila.-
Dopo qualche secondo passato ad osservarci, riprende:- Scusate, è che... ....nostra povera Mila...-
Ho tre opzioni: o le parole seguenti mi hanno 1) bruciato i pochi neuroni buoni che avevo, oppure 2) annodato le corde vocali, o 3) richiamato un alluvione fuori stagione nelle mie iridi color prato.Probabilmente tutte tre.
Devo aver capito male, non può essere successo davvero.
Normani ha completamente cambiato atteggiamento. Ho è una ragazza lunaticamente lunatica oppure è affetta da bipolarismo, tripolarismo o non so che... acuto: -Lauren, devi dirci cosa è successo ieri, nel frattempo ti accompagnamo da lei.-
-Lauren, fai un bel respiro, non è nulla di grave- aggiunge Ally.
-Normani, puoi anche evitare di scandirmi parola per parola, non sono un' immagrata clandestina con problemi di comprensione riguardanti la fonetica italiana e quanto a te, Ally, non sto per partorire.- rispondo calma.

STAI LEGGENDO
Black and White
FanfictionHo pensato di scrivere LA MIA STORIA, (si, tutto questo è successo davvero) sottoforma di fanfiction. Lauren, due smeraldi, Camila, due perle di cioccolato. Due migliori amiche. Due vite. Un gruppo di amiche in comune. Una sola persona. Riusciranno...