"Oh, quanto vorrei strapparle quegli odiosi capelli biondi dalla testa" se c'era una cosa che avevo imparato in fretta in quei giorni era che Carmen si offendeva e si arrabbiava spesso anche per singole sciocchezze, quindi non mi meravigliai del fatto che si fosse arrabbiata così tanto per quello stupido commento da parte di Rose.
"Carmen non esagerare" la ammonì.
"Ma secondo te sono veri? A me sembra che ci abbia messo su qualcosa per renderli uguale al colore di un pulcino appena nato" Carmen non aveva tutti i torti, il colore dei capelli di Rose pareva davvero finto ma la cosa non mi era mai interessata.
"Sinceramente parlando non mi interessa molto, potrebbe anche averli verdi e la reputerei una cosa normale"
"A me invece importa eccome! Voglio sapere di che colore posso regalarle la parrucca dopo che si ritroverà pelata come un neonato!" Carmen si stava scaldando sempre di più.
"Ok, adesso respira con me, calmati." mi parai difronte a lei bloccandole la strada e cercando di calmarla una volta per tutte. "Lo so che sei alterata per quello stupido commento ma fai la superiore: fregatene. Fregatene e si stancherà di prenderci in giro e infastidirci"
"Secondo me non succederà mai! Quella è peggio di una piovra, appena trova qualcosa che le piace ci allaccia i tentacoli addosso e non la molla più! Ecco, noi siamo esattamente il povero oggetto capitato nel suo interesse!"
Lo reputavo una cosa abbastanza esagerata il paragone fatto da Carmen con la piovra, animale di cui avevo solamente sentito parlare e che non avevo mai visto con i miei occhi, e noi. Era un paragone che mi faceva sentire un oggetto di appartenenza, di proprietà e non in senso positivo.
"Ah, va beh. Non parliamone più" decise di chiudere l'argomento lei e gliene fui letteralmente grata. Ci avviammo con passo spedito verso i nostri alloggi per regalarci una bella e sana dormita quando venni chiamata dal generale Connor, mi stava aspettando difronte alla mia stanza a braccia incrociate, non prometteva di certo nulla di buono, ma non potei far altro che seguirlo in un corridoio secondario sotto lo sguardo interrogativo di Carmen, probabilmente uguale al mio.
Avevo paura di aver fatto qualcosa di male, probabilmente senza accorgermene dato che non mi sembrava di aver causato problemi all'interno della struttura. Il generale Connor si fermò improvvisamente.
"Carissima signorina Ryan, si starà sicuramente chiedendo il perché della sua improvvisa chiamata da parte mia. Non si allarmi, non ha causato nessun danno o problema alla Fazione o alla struttura" sospirai sollevata "anzi, ha avuto una condotta perfetta a parte qualche piccolo ritardo ai pasti, cosa che può sempre capitare. Ebbene, la ho chiamata perché mi è stato riferito dal generale Drake Black, il suo allenatore, che è fuori forma. I suoi muscoli sono poco sviluppati, probabilmente a causa del non aver mai fatto una disciplina sportiva, e chiaramente parte svantaggiata. Drake mi ha chiesto esplicitamente di scortarti da lui per condurre delle lezioni di potenziamento della muscolatura private" detto ciò si girò e tornando indietro prese la strada per arrivare in palestra.
Davvero avevo una corporatura debole? Facevo fatica a mantenere i ritmi che Drake dettava ma non mi sembrava di essere svantaggiata.
Il generale Connor si fermò difronte alla porta della palestra ed io quasi non glia arrivai contro talmente ero assorta nei miei pensieri.
"Bene signorina, la lascio entrare dal generale Drake" poi se ne andò con passo spedito. Lo seguì con lo sguardo finché scomparve dietro un angolo. Presi un respiro profondo per calmarmi, Drake riusciva a mettermi in soggezione anche con un semplice sguardo, poi strinsi la maniglia tra le mani ed entrai.
La palestra era immacolata, si avvertiva un odore fresco di gelsomino. Drake era in un angolo e stava facendo pesi, la canottiera nera fasciava il suo torace muscoloso perfettamente e i muscoli dei bicipiti si gonfiavano ad ogni sollevamento. Mi accorsi poi che Drake mi stava fissando con uno sguardo divertito, probabilmente si era accorto di come lo stavo guardando, avvampai improvvisamente distogliendo lo sguardo cercando di non mostrare a Drake il color porpora che persisteva sulle mie guance lattee.
"Vivian" salutò prima di alzarsi e venire verso di me. La sua stazza, in quella canottiera striminzita, sembrava ancor più possente rispetto a quando indossava l'uniforme. "sono certo che Connor ti avrà già spiegato perché io ti abbia chiamato" Annuì.
"Vivian, non voglio che annuisci, rispondimi: sì o no?"
"Sì" ripetei guardandolo in quegli occhi color caramello che improvvisamente avevano fatto palpitare ancor più il mio cuore. Che mi stava succedendo?
"Allora direi che possiamo iniziare con l'allenamento" mi sorrise.
"Prima stavo facendo i pesi per aumentare miei bicipiti" prese il mio braccio tra le mani e lo circondò con le sue mani. Non avevo mai notato quanto fossero grandi, con le dita lunghe e affusolate che scoprì mi piacevano tantissimo. Poi aumentare i suoi bicipiti? Era un uomo muscoloso ma snello, asciutto. Per me era bellissimo così senza aumentare di massa quelle braccia perfette. "dovrai fare lo stesso esercizio." il mio sguardo era terrorizzato, avrei dovuto sollevare veramente gli stessi pesi che sollevava lui prima? Ne sarei rimasta sicuramente schiacciata! Lui rise. "Vivian ovviamente non solleverai quei pesi lì. Anche per una donna allenata sono troppo pesanti"si girò verso i pesi, ne prese due da venti chili ciascuno e li mise sulla lunga asta.
"Inizieremo da questi, sdraiati sulla macchina e poi sollevali venti volte" mi ordinò.
Spazio Autrice:
Buon sabato! Spero che questo capitolo vi piaccia e che vi piacciano anche i nuovi capitoli revisionati, mi spiace averci messo così tanto tempo a pubblicare il capitolo 14 ma ne ho riscritti due in questo arco di tempo quindi diciamo che sono perdonata :) A breve, intorno a Marzo credo, uscirà sul mio altro profilo riguardante Harry Styles sui lupi mannari. Per chi possa esserne interessato, il giorno dell'uscita nella bacheca di questo profilo scriverò della pubblicazione. Bacioni!
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The arrow (Momentaneamente Sospesa)
FantasíaLa cittadina di Wynne, negli Stati Uniti, è solo un piccolo borgo del vasto impero della Fazione Nera. Qui, da diciassette anni, vive una ragazza di nome Vivian. La condizione di povertà della sua famiglia, uguale per il resto della popolazione, non...