Capitolo 5

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Due settimane.
Due settimane che misero paura nei cuori della gente del Regno. Non era da tutti i giorni vedere qualcuno -non mago- scomparire nel nulla. Non era da tutti i giorni vedere un rosa nera e neanche il re così frustato e arrabbiato nello stesso tempo poteva crederci.
'Mia figlia, una Darnos!', si ripeteva, ma sembrava che quel concetto, nella sua mente, non volesse entrarci neanche per sbaglio.
Le udienze erano state tutte spostate, le camere tutte sgomberate e degli invitati non era rimasta traccia.
Rimaneva solo quella scia, quell'odore di rose. L'odore che sua figlia aveva portato per anni e che lui non aveva mai saputo decifrare. Perché sì, quell'odore di rose era diverso, quasi sembrava una cosa potente e piena di eleganza -cosa che sua figlia non aveva mai avuto-.
Sarebbe stato quasi possibile percepire la sua presenza.
Sua e quella di Rachele.
Già, dopo diciotto anni, il ricordo di lei era ancora così vivido che Noahl non sarebbe stato di certo sorpreso se il medici del regno avessero riscontrato, in lui, stregoneria.
Ginevra rimaneva lì, in un punto fisso della sua tesa con il suo abito preferito, l'acconciatura impeccabile, e un sorriso tenero.
Come era potuto diventare quel mostro? Davvero, come aveva potuto?
Infliggere qualcosa di così grave alla moglie come una maledizione, non era un esempio di un marito benevolo. Lui, con la sua arroganza e il suo egoismo, aveva accettato un patto con il diavolo. Lui aveva pensato solo al suo essere egoista.
Sua moglie aveva scoperto tutto, ma come fare? La maledizione l'aveva gettata nel panico e d'allora non si era più avvicinata al marito.
Ricordando quei tristi pensieri, il re sorrise amaramente. Cosa pensava di ottenere?
Forse non lo avrebbe mai capito. No, non lo avrebbe mai capito.
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-Ma insomma, dove mi state portando?! Che maniere! Ah, certo che per esser stato un mago di alto rango siete molto rude. Ma le buone maniere dove ve le hanno insegnate? In una stalla? Sicuramente! Maledetto! Vedete cosa mi state facendo fare! Ah, sono a pezzi, ci fermiamo un pò? Gradirei sedere all'ombra. Sapete, nel mio giardino/laghetto c'è un posticino fantastico, tutto ricoperto da un vecchio albero. E comunque sarebbe bello se mi lasciaste il braccio, sapete che so camminare da sola.- disse lei.
Una cosa che odiava profondamente era farsi toccare senza che lei volesse. Aveva imparato a odiare le persone senza che esse se ne accorgessero, ma, con Ian, proprio non ci riusciva. Non aveva abbandonato il suo tono formale e il ragazzo, capito che ormai era una battaglia persa, sbuffava solo. Sapeva che faceva così solo per farlo innervosire, e lui cercava di tenere sotto controllo la situazione.
Come un capo di una fazione di 'cattivi' doveva essere pronto a tutto, anche alla Darnos, che grazie al cielo, gli era capitato sotto mano.
-Sai bene che non possiamo fermarci, e sai bene che non sono così stupido da lasciarti andare signorina.- si era ripromesso che non l'avrebbe chiamata 'Darnos', finché ella non lo avrebbe ammesso:
-Allora cosa è successo di così tanto grave per farti venire sull'Altro Mondo?- chiese Ian.
Vide un attimo di esitazione sul viso della ragazza. Probabilmente stava considerando i pro e i contro se avesse detto la verità o altro.
-Sono stufa di stare in un mondo dove sono l'unica a non avere i poteri. Sarò nata sbagliata, così mi sono decisa a venire qui.- disse infine.
-Ah, e come hai fatto ad attraversare il portale? Solo una maga, o un essere potente, può farlo. Sbaglio o hai appena mentito a uno con un potere anti-falsità? Non ti facevo così stupida. Allora, riformulo la domanda: come hai fatto ad attraversare il portale?- chiese guardandola negli occhi che ogni ora cambiavano colore.
-Oh, ehm... mi ha aiutata un'amica... sì, un'amica strega...- disse velocemente.
Ian si voltò, continuò a trascinarla e sorrise.
Rachele era davvero una ragazza ingenua, chiuso il discorso.

Spazio Autrice.

AMO LE NUOVE FUNZIONI DI WATTPAD😍

So che non è il massimo e mi scuso per il ritardo di due settimane che ho fatto, ma purtroppo con la chiusura del quadrimestre siamo stati costretti a amare compiti, interrogazioni e recuperi. E ancora non finiscono:(.😭
Sono molto stanca e stressata, e questo lo si vede anche dalla stesura del capitolo. Infatti non mi piace sia per come è uscito e la lunghezza.
Devo dire che, rileggendolo, ho riscontrato alcuni punti un pò strani, ma credetemi non ho la testa neanche per formulare una frase abbreviata.
Scusatemi tanto e scusate anche i molteplici errori che ci saranno.

A presto
-lucy387❤

P.s non so se riuscirò ad aggiornare ogni giovedì. Sorry😔

Rachele Kal -Uno Spirito Libero- //Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora