capitolo 5

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-Hey, Jan!- la ragazza si girò sentendosi chiamare, e si fermò quando vide Jaafar venirle incontro chiamandola.

-Ciao Jaafar.-

-Volevo solo ringraziarti per le ripetizioni di storia. Ho preso sette e mezzo al compito.- il ragazzo la raggiunse e le mostrò sorridente il compito con un bel 7 e mezzo in alto. Jans gli sorrise felice.

-Sono contenta per te. Quando vuoi, io ci sono.- disse cercando di non saltargli addosso. Il ragazzo si portò una mano alla testa e iniziò a guardarla imbarazzato.

-Mi chiedevo.. qualche volta, ti andrebbe di andare a bere qualcosa, insieme?- chiese farfugliando, e Jan si sentì in paradiso.

-Uh, ehm, si, certamente, si!- rispose cercando di rimanere calma.

-Allora.. venerdì pomeriggio, ci stai?-

-Certo! Uhm, volevo dire.. ci sto, okay.- rispose lei, ricordandosi improvvisamente che di venerdì pomeriggio sarebbe dovuta andare a casa di Carls con le ragazze. Però subito dopo pensò che per una volta avrebbe potuto benissimo saltare un pomeriggio con le amiche per uscire con Jaafar.

Non aveva idea però di quello che sarebbe successo.

***

-Ste..-

-Mmh, si?- mugolò Stefs socchiudendo gli occhi. Il film era finito, e lei era distesa sulle gambe del ragazzo.

-Sai che dovremo dirlo a qualcuno? Non possiamo nasconderlo a tutti, specialmente alle tue amiche.-

-Glielo dirò, dai. Le vedo domani pomeriggio da Carls, promesso.-

Il ragazzo annuì e tornò ad accarezzare i capelli della ragazza.

***

-Scusa, quello è il mio posto.-

Carls si era appena seduta all'ultimo banco accanto la finestra nell'aula di chimica. Di solito sedeva accanto a Selly al terzo banco, ma Selly aveva saltato la lezione, così la ragazza si sistemò all'ultimo banco. Alzò lo sguardo, per incontrare gli occhi arrabbiati di una ragazza bionda.

-Chi te l'ha assegnato? Obama in persona?-

-E' il mio banco, sono sempre seduta qua, quindi ora alzi il culo e te ne vai.-

Carls incrociò le braccia. Aveva voglia di tirarle un pugno in faccia.

-E chi saresti tu per parlarmi così?-

-Mi chiamo Briana. Quello è il mio posto e devi sloggiare. Non ti serve altro per capire che faresti meglio ad andare via.-

-Briana fa rima con cagna.- affermò una voce dietro le spalle della bionda. Il cuore di Carls perse un battito quando riconobbe quella voce.

Briana si girò confusa, incontrando lo sguardo infastidito di Des.

-Briana non fa rima per niente con cagna.- constatò, e Des strinse gli occhi.

-Hai ragione, scusa. Fa rima con puttana. Adesso cambia banco e lascia stare Carlotta.- disse fredda. Briana fu sul punto di schiaffeggiarla, poi prese la borsa e cambiò banco sbuffando. Des si sedette accanto a Carls trionfante.

-Des, che ci fai tu qui? Sei stata grande.- le chiese abbracciandola.

-Mi scocciavo a salire due piani per andare a matematica, così sono venuta a trovarti. Tranquilla, la professoressa non si accorgerà neanche di me, honey.- rispose Des, mentre la prof iniziava a spiegare.

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