Capitolo 1

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La mia vita era un disastro.
Eravamo a Firenze, bellissima città.
Era la decima città in cui andavamo, che noia!
Odiavo questa vita come odiavo i miei genitori che hanno fatto una cosa che non dovevano fare.
Insomma, noi ragazzi ci stavamo stufando di vivere in questo modo, ma che altro potevamo fare? Consegnarci agli umani e morire? No.
Le nostre giornate erano molto noiose, ce ne stavamo in un quartiere abbandonato a giocare a carte o a pallone.
Quel giorno, però, c'era qualcosa di diverso, anche se non sapevo cosa. I miei genitori sembravano molto ansiosi, strano di solito erano molto allegri, più di noi ragazzi. Dovevo capire cosa succedeva. Mi avvicinai a mia mamma, che stava in un angolo da sola.
-Mamma, ehm... che cosa succede? Perché siete tutti così ansiosi?- sapevo che non avrebbe mai funzionato, ma non si può mai sapere.
-Non ti preoccupare. Ti sembro ansiosa ma non lo sono- era ovvio che non mi avrebbe risposto, dopotutto una mamma è sempre una mamma, anche se quella mamma è un vampiro.
Mia mamma è bionda, ha gli occhi verde-acqua ed è molto bella, lo dico come figlia, che non ci assomiglia neanche po' e che è molto più brutta.
-Mamma, non serve che fai finta che non stia succedendo niente, non sono mica stupida. Mamma, ti prego dimmi cosa succede, ho il diritto di sapere!
-Tesoro...
-Ti prego!
Mia mamma sospirò e disse:-C'entra con i tuoi poteri...
-Altra cosa di cui non mi hai ancora parlato. Sì, scusa, continua.
-Stiamo aspettando delle persone, tesoro. Loro..., voi...- a mia mamma si inumidirono gli occhi e sospirò - Mi dispiace Cat, noi..., voi... non potete rimanere con noi, non è sicuro, questi signori...
-COSA!? VOLETE DARCI VIA? NON CI VOLETE PIÙ?- mia mamma si mise a piangere e anche io.
Tutti gli altri, che mi avevano sentito urlare, si girarono verso di me, guardandomi strano.
-Cat, non è per questo, lasciami...
-Zitta! Non voglio sentire altro!
Corsi verso l'altro angolo della strada e mi sedetti con le braccia intorno alle gambe. Qualcuno mi si avvicinò, Mattia.
-Cat, cosa succede?
-Chiama anche gli altri e vi spiego- se sapevo una cosa utile la dovevo dire anche agli altri, questa era la regola fondamentale del nostro gruppo di ragazzi.
-Ragazzi, adunata.
Si radunarono tutti intorno a me, compreso Luca.
-I genitori, ci vogliono dare via.
Mentre parlavo una macchina nera con i finestrini oscurati comparve all'inizio della strada e si fermò davanti a noi.

Il Silenzio Dei Morti [Pausa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora