La voce di Ale mi fa trasalire; la testa appoggiata stancamente alla mano, mi cade con un tonfo sul banco:
-Oh ma che hai? Sembra che hai visto la Madonna!-
-Che tu abbia- la correggo pignolamente io.
-Mmmhh.. Che due coglioni Laura! -e mi mette il broncio, dandomi le spalle.
Inizio a torturarle il braccio con deboli pizzicotti, alternando ognuno di essi con un -ehi?!
Si gira con uno sguardo assassino.
-Che cazzo vuoi?-sbuffa.
-Scusaaa!-affermo con un faccino falsamente triste.
Mi guarda, e fa una smorfia.
-Dai perdonami!-
-Solo se sabato usciamo!-
-Lo farei volentieri, se non avessi la partita, mi dispiace...-
-Dici ogni volta così.-
-Se vuoi possiamo uscire domenica...-
-Domenica vado a giocare a bowling con Daniele.-
-Appena abbiamo una giornata di riposo ti avviso, così ci organizziamo per tempo ed usciamo!-
-Mi pare che quest' estate tu ne abbia avute di giornate di riposo, eppure hai sempre preferito le tue compagne di squadra a noi. Cos' hanno di tanto speciale scusa?-
Hanno che con loro posso dire quello che penso veramente. Loro mi hanno insegnato la forza dell' amicizia, la bellezza dell' amare. Grazie a loro ho scoperto che amare è essere liberi, perché solo attraverso la libertà ciò che prima sembrava impossibile, può diventare semplice e naturale.
-Ancora con questo discorso? Quante volte quest' estate io uscivo con Emma, Anna, Claudia e tutte quelle del nostro gruppo, e tu tiravi fuori scuse inutili perché volevi stare con tuo moroso? Io mi sono sempre fatta in quattro per dividermi tra voi e le mie compagne di squadra. Ma giusto, tu passi il tuo tempo con il culo incollato al divano, non sai cosa significa prendersi un impegno, tanto più se di tratta di uno sport. Fammi il favore di stare zitta, almeno.-
-Ma vai dalle tue amiche lesbiche.-mi sibila con una faccia stranita.
Per una volta ero riuscita ad avere io l' ultima parola, cosa alquanto ardua visto il suo invadente orgoglio femminile, che la spingeva a ribattere ogni qual volta si scontrasse con opinioni diverse dalle sue.
Ma, in fondo, mi voleva bene e ne ero consapevole.Giunte alla tanto desiderata ricreazione, Emma mi si avvicina con fare misterioso e mi spinge in fondo alla classe.
-Ma che ha Alessandra?-
-Ha avuto da ridire, come sempre.-
-Su cosa?-
-Dice che non esco mai con voi, perché do sempre la precedenza alle mie compagne di squadra.-
-Ha ragione.-
-Vaffanculo Emma.--Mamma, dove hai messo il grasso per le scarpe? Dai che sono in ritardo, il mister mi riempie di parole!-
-Potevi preparartelo prima!-
Ma andate tutti a fanculo!
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All' Alba Dei Tuoi Occhi
RomanceA tutti capita, ogni tanto, di sentirsi fuori posto. C'è a chi capita più spesso, a chi capita di meno. E poi c'è la persona che, per quanto sbagliata possa essere, per quanti difetti e problemi possa avere, ci fa sentire al posto giusto anche nel m...