Laura' s pov
-Allora io andrei...- dico.
-Va bene- mi sorride -ci vediamo in giro.-
Come in giro? Non sono significati niente per lei questi giorni?
-È un modo di dire idiota, non ti darò un attimo di tregua- dice, deve avere notato la delusione sul mio volto - a presto.-
-A presto.-Insicura. Sempre la solita cazzo di insicura!
Mi faccio rabbia da sola.
Quanto ci voleva a chiederle un cazzo di numero? Chissà quando ci rivedremo adesso...
Penso questo mentre mi avvio verso casa di Beatrice. Almeno, ai miei avevo detto che avrei passato la notte lì, perciò lì mi sarebbero venuti a prendere.
Suono il campanello, e mi apre proprio la mia migliore amica.
-Tuo papà è in casa?-
-No.-
-Bene, perché ho un sacco di cose da raccontarti. Come stai?- le chiedo.
-Andrea mi manca, devo ancora realizzare bene l' accaduto. Io lo conoscevo da tempo, però... era il tuo migliore amico, non il mio. Tu come stai piuttosto?-
-Preferirei evitare.- dico con un sorriso forzato. Ci guardiamo negli occhi, come ci è solito fare per scambiarci sicurezza a vicenda: in quegli occhi riesco sempre a trovare la pace. Io e lei abbiamo la straordinaria capacità di riuscire a parlarci con lo sguardo.
Dopo avermi guardata attentamente, mi abbraccia, con quel suo fare delicato e allo stesso tempo saldo e sicuro che mi fa impazzire. Ricambio, accarezzandole i capelli rasati a sinistra e dietro la testa, gesto che so riesce a farla rilassare nel giro di pochi secondi; in effetti, qualche attimo dopo inizia a strusciare la testa sulla mia mano come un gatto.
-Dai entra- mi dice, schioccandomi un sonoro bacio sulla guancia.
-Permesso?! - chiedo, sulla soglia della porta.
-Dai gay, è una vita che ci conosciamo e ancora chiedi permesso quando entri?!-
-È questione di educazione. E comunque, parla la frocia.-
-Io non sono frocia, semplicemente prendo quello che viene!-
La guardo alzando un sopracciglio, e scoppiamo entrambe in una sonora risata.-E così, ti sei trovata la morosetta. Ma brava la mia frocietta!- ridacchia Bea scompigliandomi i capelli, dopo che le ho raccontato tutto per filo e per segno.
-Primo, non è mia morosa, la conosco si e no da un giorno, e secondo non toccarmi i capelli!- ribatto tirandole una pacca sulla coppa.
-Cosa hai fatto scusa?- sussurra con tono di sfida Bea.
Si lancia su di me, e mi fa cadere di schiena sul letto, iniziando a farmi solletico sul fianco. In poche parole, siamo una sopra l' altra.
In men che non si dica, ribalto la situazione: facendo leva sul fianco, ruoto verso sinistra e finisco sopra di lei.
-E ora, come la metti?- bisbiglio trionfante.
Poi entrambe ci facciamo più serie. Rimango distesa sopra di lei, e appoggio la testa sull' incavo del suo collo, abbracciandola, mentre lei mi accarezza delicatamente la schiena.
Il campanello suona.
-Sarà mio papà- dico -forse dovrei andare.-
-Dai bro, un fine settimana di questi quando giochiamo in casa vieni a casa mia a dormire, tanto posto ce n' è.-
-Come ai vecchi tempi?-
-Come ai vecchi tempi.-
-Mi manca dormire insieme...-
-Anche a me...-
Mi alzo svogliata, e le porgo la mano per aiutare ad alzarsi pure lei, ci guardiamo negli occhi, e Bea mi sorride con quella dolcezza e quella sincerità che non le ho mai visto usare con altri.
Il campanello suona di nuovo.
-Mmmmmhh che due coglioni, ma che fretta ha!-
Ci dirigiamo verso l' uscita, e ci abbracciamo come al solito, per salutarci. Come al solito mi schiocca un bacio sulla guancia. Questa volta, gliene do uno pure io, cosa che riesco a fare con ben poche persone, e lei lo sa. Ma se sono timida, non ci posso fare niente.
-Ciao, grazie di tutto.- le dico.
-Ciao, scrivimi quando arrivi a casa.-
-Va bene, ciao.-
-Ciao.- le sento dire mentre mi avvio verso la macchina di mio papà, preparandomi ad un altro, seppure breve, viaggio nel silenzio. A volte mi dispiace, ma con lui non ho altra possibilità se non quella di stare zitta. Anche volendo, non avrei niente da dirgli.Nota dell' autore
Ciao! Ecco un capitolo dedicato all' amicizia, visto che per me è molto importante. Non credo che molti di voi si riconosceranno in questo tipo di amicizia. In effetti, è un tipo di amicizia difficile da trovare, che io stessa ho provato e sto provando. Per questo ho deciso di dedicare all' amicizia un intero capitolo. A molti di voi sarà sembrato che tra questi due personaggi ci sia un po' di più di un' amicizia. A volte, però, il limite tra amicizia e amore è molto fine.
Comunque, vedrete se le vostre impressioni avranno un fondamento con l' avanzare della storia! Per adesso, tenete presente che Beatrice non è entrata a far parte della storia per caso! Ciao a tutti!
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All' Alba Dei Tuoi Occhi
RomanceA tutti capita, ogni tanto, di sentirsi fuori posto. C'è a chi capita più spesso, a chi capita di meno. E poi c'è la persona che, per quanto sbagliata possa essere, per quanti difetti e problemi possa avere, ci fa sentire al posto giusto anche nel m...