All' Alba Dei Tuoi Occhi

Capitolo 5

Sorseggio il mio the fumante con estrema lentezza, cercando di non soffocarmi come al mio solito.
Sono talmente concentrata sulla mia tazza, che quando rialzo gli occhi finisco per soffocare veramente: due palle azzurre mi stanno scrutando, poco più sotto, un angolo della bocca alzato in un accenno di sorriso.
Sento le guance avvampare, ovviamente...
Poi mi faccio forza, e le rivolgo un timido sguardo. Continua ad osservarmi, imperterrita. Chissà a che cosa pensa.
Riesco a finire il mio the senza ulteriori momenti imbarazzanti.
La mia voce inizia da sola - era il mio migliore amico, uno dei pochi ragazzi che sia mai riuscito a scavarmi davvero dentro.- una lacrima mi riga la guancia, silenziosa - n-non...avrebbe dovuto.-
Mi guarda e tace, con quel suo mezzo sorrisetto che sta iniziando ad infastidirmi. Che cazzo c'è da ridere in una situazione del genere?
-Sembri interessante- sussurra.
-Come scusa?-
-Niente, pensavo.-
-Senti se devi ridere anche in questa situazione puoi anche andare a farti fo...-
-Scusa, devo andare. Tra poco passa l' ultima corriera. Vai a casa anche tu, sta cominciando ad essere davvero molto buio.-
Si alza e si avvia di corsa all' uscita. Poco prima di andarsene, si volta.
-Non lasciare che il dolore ti distrugga. Con andrea, non sono morte tutte le persone care che ti stanno attorno. Vi ho viste più volte in fermata, tu e quella... Bea. Siete forti insieme.-
Si gira, ed esce.
Rimango un attimo paralizzata a quelle parole. Ma come lo sa? Neanche mi conosce.
Poi il mio sguardo cade sul tavolo.
Non ha lasciato i soldi per la sua birra, che giace sul tavolo, bevuta per metà.

La porta del bar si riapre con un colpo, Alex rientra affannata borbottando.
-Scusi, mi ero dimenticata i soldi- mugugna al barista. - e tu vieni con me.-
Mi prende per la manica del giubbotto e mi trascina con foga fuori dal bar.