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Non ho mai preso in considerazione l'idea di uscire con qualcuno senza nemmeno conoscerlo e non credo che mai la prenderò. Ho cercato inutilmente tutto il giorno di trovare una scusa abbastanza credibile per evitare di dover uscire, ma con scarso successo.  E ora che manca pochissimo alle 8 mi sento molto in ansia, non so neanche il perché quel ragazzo mi faccia questo strano effetto visto che l'ho visto due volte e non so niente di lui oltre al fatto che possiede una moto e a quanto pare ama spiare le persone che piangono.
Sento suonare al campanello.
"Cavolo è qui e ora cosa mi invento?"
Di fretta e furia scendo giù ad aprire senza rendermi conto di essere ancora in pigiama.
-Bel pigiama!- ride Dylan indicandomi.
Imbarazzatissima arrossisco.
-Non credo però  sia adatto uscire così!- dice continuando a ridere.
-Ecco è proprio di questo che dovremo parlare..- dico prendendo tutto il coraggio possibile.
Lui mi guarda alza le sopracciglia -Vatti a cambiare ti do 5 minuti.-
Arrabbiata lo guardo ma senza dire nulla salgo di fretta e furia metto un jeans e una felpa rossa abbinata con converse nere, do una piccola sistemata ai miei capelli ed esco.
-Così va molto meglio!- urla vedendomi arrivare mentre mi passa il casco.
-Dove hai intenzione di portarmi?- chiedo sospirando mentre salgo sulla moto.
-Al Deck'-risponde mentre mette in moto.
-Al Deck'...?!-chiedo preoccupata io.
-Si c'è qualche problema in proposito?- chiede accelerando.
Mi stringo più forte possibile a lui per evitare di cadere.
-Non è il genere di locale che frequenterei...- confesso rendendomi conto troppo tardi che avrei dovuto rifiutare e basta.
-hahahaha! Stai tranquilla se mi stai vicino non può succederti nulla!- ride.
Pochi minuti più tardi parcheggia all'esterno del pub e un odore molto forte di alcool e sigaretta invade le mie narici.
Insieme ci rechiamo all'interno.
-Ti vedo preoccupata.- dice in tono dolce.
-Ehm...no tutto sotto controllo.- dichiaro mentre mi guardo in torno.
-Cosa desideri mangiare?- chiede indicando un tabellone con il menù.
-Qualcosa di leggero.-  rispondo io sedendomi a tavola.-Tipo un insalata mista...la moto mi fa venire male allo stomaco..- dichiaro massaggiandomi lo stomaco.
-Come sei delicata!- ride.-Bene io prenderò un bel panino e birra.-
Una volta ordinato aspettiamo con ansia l'arrivo della cena.
-Cavolo che fame!-sbuffa Dylan incrociando il mio sguardo.
-Ehm...già!-sorrido.
-Come stai?-chiede.
-In che senso?-
-Sai di cosa sto parlando.-
-Come vuoi che vada...-dichiaro alzando le mani.
-Charlotte..a volte l'unica cosa giusta da fare è dimenticare ed andare avanti.- sospira.
Lo guardo negli occhi e mi accorgo che all'improvviso è diventato molto triste.
-So cosa stai passando..e mi sento vicina a te più di quanto tu possa pensare...e fidati quando ti dico che è meglio andare avanti.-
-Non credevo avessi un lato dolce.- sorrido io.
Lui sorride a sua volta.
Nel frattempo veniamo serviti.
-Vuoi un morso del mio panino?- chiede lui sorridendo.
-Ehm..no ma grazie lo stesso!- sorrido.
Un gruppo di ragazzi intanto entra facendo un gran casino.
Dylan si gira e alza una mano in cenno di saluto.
Il gruppo nel frattempo si avvicina al nostro tavolo e uno di loro mi squadra tutta.
-Ehi Dylan! Bella tipa chi è?- chiede.
-Lei è Charlotte.-risponde indicandomi mentre finisce il suo panino.
-Molto figa è la tua ragazza?-chiede curioso.
-No.-rispondiamo insieme.
-Buono a sapersi.-risponde mentre si allontana con il resto del gruppo.
-Chi era quello?-chiedo io mentre si allontanano.
-Uno sfigato.-ride.
-Pensavo foste amici.-dichiaro.
-Nah! Io non mi fido di nessuno.-
Una volta finita la nostra cena ci rechiamo verso la cassa per pagare.
-Inizia ad andare fuori io pago e ti raggiungo.-dichiara.
-Okay.-rispondo secca mentre esco fuori dal pub.
Mi reco alla moto e caccio fuori il cel vedendo l'orario.
-Ehi piccola!-
Spaventata mi giro e mi ritrovo davanti il ragazzo di prima con il suo gruppo.
-Salve...-rispondo esitando.
-Lo sai che hai un bel sedere?-dichiara in tono malizioso.-E voi ragazzi che ne pensate?-chiede a gli altri.
Tutti ridono e si spintonano.
-Chissà come sarà senza quei jeans!-urla indicandoli.
Allarmata mi accorgo della piega che sta avendo la situazione e cerco inutilmente di allontanarmi, ma in un attimo mi trovo circondata da sei ragazzi.
-Ehm..che volete?-chiedo tremando.
-Cosa vogliamo ragazzi?-chiede lui urlando e ridendo.-Bella perché non ti spogli per noi?-
-Lasciatemi stare..-cerco di andarmene ma mi spingono a terra iniziandomi a toccare tutta.
Il mio cuore inizia a battermi forte all'impazzita.
In un attimo vedo arrivare Dylan rosso in viso che inizia a spingere tutti a terra.
-State lontani da lei porci!-urla mentre mi solleva e mi trascina via da tutti.
Io inizio a piangere e a scalciare.
-Mettimi giù!-urlo.
Dylan mi mette giù e mi guarda dritto negli occhi.-Charlotte mi dispiace...-io lo guardo a mia volta e scoppio a piangere più forte. Lui mi abbraccia forte e mi bacia la fronte.
-Sono qui..-mi dice dolcemente.
-Dylan...ho paura..-singhiozzo.
-No non averne.-dice stringendomi le mani.-Vieni..ti porto in un posto.-
Dopo circa 10 minuti ci troviamo su una grossa terrazza al buio dove si vede tutta la città illuminata.
-Ti piace?-chiede speranzoso.
-È bellissimo.-rispondo io soffiandomi il naso.
-Vengo sempre qui quando sto male.- dice abbassando lo sguardo.-Mi fa stare bene..-
Lo guardo e abbasso a mia volta lo sguardo.
Lui mi prende le mani e me le bacia.

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