23.

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Fa male, dico sul serio, essere umiliati e delusi davanti a tutti, specialmente dalla persona che ami.
Benjamin l'unico ragazzo che io abbia mai amato, l'unico con cui ho condiviso tantissime emozioni.
L'unico che vorrei al mio fianco.
L'aria che dava ossigeno ad i miei polmoni.
L'unico di cui avevo veramente bisogno mi è scivolato tra le mani come se niente fosse lasciando un vuoto immenso nel cuore. Una voragine troppo grande da essere colmata.
Se potessi cancellare ciò che è stato tra di noi lo avrei fatto molto volentieri. Ma non si può dimenticare così una persona che ti ha salvato semplicemente sorridendoti.
Non posso dimenticare.

Mi rigiro tra le lenzuola soffocando le lacrime sento squillare il cellulare.
-Pronto..?-rispondo con un filo di voce.
-Ehi Bella!-
-Uhm..ciao Dylan!-
-Charlo..preparati tra poco ti passo a prendere!- urla divertito.
Sbianco.-Ehm no...oggi sono occupata...ho molto da studiare...-invento io.
Non avevo proprio voglia di vederlo. Non so nemmeno con quale coraggio ero rimasta un intera notte con lui.
Dylan per quanto poteva sembrare duro aveva un cuore tenero e un anima buona. Ma sinceramente dopo ciò che era successo con Ben, non avevo voglia di fare nulla.
-Ah! Risposta sbagliata! Sono lì tra 10 min!-dice iperattivo.
-No Dylan...-troppo tardi ha già riattaccato.
Sbruffo mentre mi alzo e vado a guardarmi allo specchio calpestando la marea di fazzolettini lasciati a terra.
Cazzo ho un aspetto orrendo. Sembro appena uscita da un film dell'orrore. Mascara sbavato sul viso, occhi rossi e gonfi e i capelli arruffati.
Vado in bagno a lavarmi la faccia cercando di darmi una sistemata, indosso una tuta e mi faccio una coda e scendo giù in veranda sedendomi sul dondolo mentre aspetto che Dylan arrivi.
Dieci minuti dopo precisamente ecco che lo vedo arrivare, mi alzo e gli vado incontro.
-Ciao.- sorrido.
Lui mi fa un cenno con la mano e si precipita verso di me baciandomi delicatamente.
Io quasi sopraffatta mi allontano di qualche passo senza darglielo troppo a vedere.
-Ehi che fai scappi?- chiede sorpreso.
Imbarazzata sorrido e lo abbraccio.
-Allora..cosa hai così tanto da studiare?-mi chiede curioso.
Panico. E ora cosa mi invento? Non potevo di certo dirgli che era solo una bugia per non vederlo.
-Ehm...ma nulla di tanto importante..-balbetto.
-uhm tu non me la conti giusta!-sospira guardandomi.
-Ti va di entrare?- chiedo io cercando di cambiare argomento.
-E me lo chiedi anche?-ride mostrando la sua stupenda fossetta.
Entriamo dentro casa e ci rechiamo in camera mia.
Per fortuna Rosal e Ethan non erano in casa, erano usciti a fare la spesa , così non avrei dovuto dare nessuna spiegazione.
-Che porcile!-urla Dylan guardando la mia stanza nel caos più assurdo.
Imbarazzata mi chino a raccogliere tutti i fazzolettini disseminati a terra.
-Sai che sei maledettamente sexy in quella posizione?-scherza lui.
Rossa in viso gli lancio addosso un cuscino.
-Cosa hai fatto tu?-chiede sorpreso.
Io scoppio a ridere e in un attimo lui si precipita sopra di me scaraventandomi sul letto e riempiendomi di morsi.
-Ahia!-urlo.
-Così ti impari a fare la ragazza cattiva!-dice ridendo.
-Tu sei quello cattivo!-urlo tra una risata e l'altra.
-Cosa hai detto?!-Chiede mentre mi gira a pancia in giu mettendosi dietro di me quasi dominandomi.
-Maniaco!-urlo ridendo.
-Charlotte cosa sta succedendo qui?-urla preoccupata Rosal.
Non mi ero nemmeno resa conta che Rosal ed Ethan erano tornati a casa. Dylan preoccupato si alza e si ricompone.
-Piacere signora io sono Dylan.-dice porgendogli la mano.
Rosal non si schioda di un passo e lo guarda come si guarda uno scarafaggio.
-È pregato di uscire subito da questa stanza.-dichiara con un tono fermo.
Dylan senza contestare esce lasciandomi li.
-Voglio sapere cosa ti è passato per la testa!-urla Rosal.-Non pensi che avrebbe potuto vedervi Ethan?-
-Qual'è il tuo problema? Non stavamo facendo nulla!-urlo a mia volta.
-Il mio problema?!-chiede sorpresa.-Stavi per essere violentata davanti ai nostri occhi! E per di più sei stata fuori un intera notte!-
-Dylan non mi stava violentando!-
-Sei sotto la mia responsabilità! I tuoi genitori si fidano di me!-urla più forte possibile.
-Sai una cosa?! Vattene io non ho bisogno di nessuno! Io e Ethan ce la caveremo da soli!-rispondo rendendomi conto troppo tardi del valore delle mie parole.
Lei mi guarda in silenzio per circa una decina di secondi.-Vabbene Charlotte se è questo ciò che vuoi me ne vado.-risponde secca.
-No...Rosal...ti chiedo scusa...-dico iniziando a piangere. Cosa ho combinato?

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