Capitolo 1

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Che sonno, ma ..... cos'è questo rumore .... Dannazione mi sono dimenticata il cellulare acceso, vorrei sapere chi è il genio che mi scrive a quest'ora; adesso poco importa .... La TV si spegnerà tra poco, ma temo che i messaggi abbiano svegliato i miei, ora prendo il telecomando e ... come?!?! Non riesco a spegnere la televisione, ho poco tempo hanno già acceso le luci della stanza e ... fatto ora però devo fingere di dormire ..... chissà cosa sta succedendo nel frattempo, ma cosa sono questi rumori .... Sembrano spari!!! E sento un gran baccano!!!! Ehm ... ora che ci penso non c'è d'allarmarsi, stanotte fino all'1:30 ci saranno i fuochi d'artificio ( non si tratta di spari ) e il trambusto che sentivo saranno sicuramente le tartarughe che si sono spaventate per i botti .... Forse sarebbe meglio controllare, ma cosa vedo con la coda dell'occhio!!! Quello è sicuramente il profilo di un uomo che attende il mio risveglio per farmi un agguato ... chi voglio prendere in giro?!? si vede perfettamente che si tratta delle borse posate sulla libreria; allora perché la notte continua a giocarmi questi brutti scherzi? Magari ciò che la notte mi mostra è la mia contorta psiche, ma quale è il motivo per cui solo la notte riesce ad esternare le mie paure, le mie più profonde emozioni che ormai, cadute talmente in basso, ero convinta di avere finalmente sconfitto ... oh tu notte traditrice e veritiera che segreti mi nascondi?, per quanto noi tutti ti dovremo sopportare? Per quanto ancora dovremo temere il tuo arrivo? E perché mai quando tu arrivi non facciamo che porgerci domande e riflettere su argomenti che si concludono con una solitaria lacrima accompagnata solo da profondi rancori e rimorsi? Ci dovrebbero essere la luna e le stelle a riportarmi la speranza, eppure sono qui sola a piangermi addosso e il mio unico faro è il cuore che si accende al Suo ricordo, ma ormai quel ricordo diventa sempre più opaco e col passare del tempo si sbiadisce a causa della Sua mancanza, perché in realtà neanche Sa della mia esistenza, il motivo per il quale non gli ho mai confessato il mio amore è dovuto alle nostre differenze, per tanto penso sia meglio dimenticarlo; eppure in questo piccolo e intenso mondo tutto mi ricorda lui: ha la grinta pari all'oceano, l'animo uguale a un vulcano che ribolle e la sua dolcezza che trova il meglio in tutti è paragonabile alla dolce brezza d'estate che sposta leggermente la sabbia ritrovando ciò che è andato perso e dimenticato. A quanto pare si può mentire agli amici, ai parenti, persino a se stessi, ma alla notte no .... Come si può mentire alle stelle, alla luna e a quel rimbombante silenzio che si ripercuote nei miei pensieri; quel silenzio che se proprio deve essere rotto se ne occupano gli animali notturni che, con quei grossi occhi e il fine udito, ci avvertono anche del minimo cambiamento che avviene intorno a noi e magari, senza saperlo, potrebbe essere di vitale importanza.

Sto cambiando troppo in fretta
Ormai in me incombe l'incertezza
Quella stella che tanto ridere mi faceva,
Per quei ricordi che mi dava,
Adesso una lacrima mi porta,
Perché i ricordi mi fanno capire che quella vita ormai è sepolta;
Ma quel che più mi fa arrabbiare
È che dopo aver preso una decisione, capisco la dovrei cambiare.
Ormai è troppo tardi per tornare sui miei passi e all'improvviso
Scende una lacrima sul mio viso,
Che è destinata a rimanere sola
Perché al destino non gliela do vinta, almeno per ora....

Noi e la notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora