Capitolo 7

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Oh Notte, tu sei diversa per ognuno di noi, non so ancora che gioco stai giocando, ma di certo trami qualcosa alle mie spalle. Quando parlo con te un brivido mi percorre la schiena e inizio a sentire un dolore del tutto singolare, quasi come se la mia anima stesse risanando o aprendo nuove ferite. Respiro, con difficoltà, ansimando e talvolta mi fermo, ma poi ricomincio e faccio finta che il mio cuore abbia imparato a pulsare con costanza; indipendentemente da chi mi ritrovo davanti. Anche se a volte penso che da un momento all'altro, persino in questo instante, il cuore che mai come adesso avevo sentito così forte, possa cessare di battere; forse per poca fiducia che ripongono in me o forse per poca autostima, ma sono contenta di aver condiviso con te gioie e riflessioni. Ripenso al passato e mi sfugge dall' occhio destro una piccola goccia salata che scivola dolcemente su mio volto e poi mi lascio scappare un sorrisino appena appena accennato; mi sono ricordata che una volta alle elementari chiedemmo alla maestra Margherita perché durante la notte si piange e lei rispose che succede quando il nostro angelo custode ci sta abbracciando. Quella risposta piacque a tutti: Margherita se ne accorse subito e decise di continuare dicendo: "vicino a voi c'è sempre un angelo, anche adesso se riuscite a concentrarvi stendete la mano e vedrete che un angelo la stringerà forte per darvi il buongiorno, a proposito, vi siete dati il buongiorno stamattina?" e noi tutti: "si, maestra " . Già, la maestra Margherita diceva sempre che la mattina dovevamo metterci davanti allo specchio, darci un dolce abbraccio e dire a noi stessi "Buongiorno!!!"da piccola lo trovavo una cosa simpatica da fare e in classe ci prendevamo in giro abbracciandoci improvvisamente e augurando a tutti una buona giornata. Chi l'avrebbe mai detto che ancora oggi l'avrei fatto ogni mattina. Mi ricordo ancora che dopo il discorso della maestra decisi di dormire con un bambolotto al quale diedi il nome Angelo, decisa che sarebbe stato il mio angelo custode, quella notte e ancora oggi dormo in sua compagnia, non per paura dei mostri sotto al letto, ma in attesa di un' altra persona che mi possa stringere a sé dandomi il bacio della buona notte.

Quando ero piccolina
Mi addormentavo con la ninna nanna a canzoncina,
ora che ho raggiunto età maggiori,
mi addormento con "buonanotte fiorellino" di De Gregori
e quando adulta sarò
mi addormenterò fra le braccia del amore che avrò

Noi e la notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora