Il mio più grande desiderio è riuscire, come minimo, ad avere almeno un punto fermo al quale affidarmi; purtroppo questo è solo il primo della lunga lista dei desideri impossibili. Spesso provo a rimanere con i piedi per terra, ma non capisco perché la gente viva nella realtà; tutti abbiamo, almeno per una volta, chiuso gli occhi e pensato che era il momento di lasciare tutto quel dolore reale per una felicità illusoria, eppure in pochi hanno avuto il coraggio di andare contro corrente e seguire il proprio istinto ... quei pochi coraggiosi, pensa un po', vengono anche derisi ed esclusi. Adesso so già che nel caso tu, notte pettegola, vada a riferire quello che penso a qualcuno ci sarà sempre qualche "genio" che dirà: "quelli vivono in un mondo tutto loro non siamo noi ad escluderli", no NON è così; un sognatore è colui che desidera diffondere le sue idee rivoluzionarie e le sue follie, vorrebbe qualcuno che sia disposto a lasciare tutto per inseguire un desiderio senza "ma" né "però". Invece il mondo, o almeno questa generazione, non è pronta ad abbandonarsi alla fantasia perché è alla ricerca continua di, come ho detto prima, un punto fermo che non troveranno mai perché anche se, chi nasce tondo non muore quadrato, comunque nell'arco della vita si cambia e con ciò cambieranno i propri punti di riferimento trasformandosi in un'altra noiosa virgola da aggiungere nella già grande collezione ... poi si ritornerà al punto di partenza e dispiacerà di aver perduto delle occasioni, ma per adesso siamo troppo testardi e non ce ne rendiamo ancora conto. Io, comunque, anche se astratto, un punto di riferimento c'è l'ho: la fantasia. Essa va spesso a braccetto con te, oh magica notte, per fare in modo che non si perda, eppure quanti adulti non ne conoscono più il sapore, non la cercano più e tutto perché trovano impossibile credere nell'incredibile. Questi adulti, che insegnano ai bambini a non confondere la realtà con la fantasia, credo che tu, notte fiduciosa, li faccia tornare bambini almeno per un poco e se lo fai ti prego in ginocchio di far ricordare anche a me questa spensieratezza e queste parole che ti pongo perché una vita priva di queste non si può definire tale.
È sottile la differenza tra la pazzia e la normalità, d'altronde, molto spesso, basta essere diversi per essere considerati pazzi
STAI LEGGENDO
Noi e la notte
RandomIn un dialogo immaginario tra l'autrice e la personificazione della notte, Gaia Lucrezia Russo ha voluto fare un esame di coscienza al lettore mostrandogli come la notte, alla quale in ogni capitolo affida un aggettivo diverso, sia un perfetto specc...