Capitolo 3

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Ciò che più nuoce durante la notte sono i ricordi: il ricordo di un abbraccio, il ricordo di coloro che ti hanno fatto da modello, il ricordo di chi ti assomigliava o ancora il ricordo di un attimo che avresti voluto eterno. Ognuno è tormentato da qualche ricordo, il mio è il ricordo degli addii perché so che quella persona non la vedrò mai più eppure, per evitare che crolli, le faccio credere che ci rivedremo o ci terremo sempre in contatto qualunque cosa accada ... ma si può morire al pensiero di poter parlare con una persona con la quale hai condiviso la vita solo tramite una scatoletta di circuiti. Io non capisco che trovi la gente di bello in un cellulare, un computer o in un tablet; puoi sapere un infinità di informazioni da chi non ha la possibilità di vederti, ma non puoi sentire il calore dei suoi abbracci, non sarai in grado di svelargli dallo sguardo un segreto, le sue risate saranno sostituite da fredde e monotone e-moticon, non potrai raccontargli i tuoi segreti per paura che qualcun altro li legga e, soprattutto, non potrai nemmeno avere la certezza che dall'altra parte ci sia la persona che tanto ti manca o qualcuno con cattive intenzioni. Un ricordo felice che accomuna tutti è l'estate, ognuno di noi deve aver desiderato almeno per una volta che l'estate sia più lunga o che i video girati in vacanza facciano da portale per tornare sulla spiaggia o sotto l'ombra di un pineto o al villaggio turistico. A proposito di villaggi, quando finisce la settimana e tutti iniziano a piangere ci sta sempre qualche demente che tra le lacrime dice: "era meglio che la passavo a casa questa estate"... io dico... ma che diavolo gli passa per la testa??? Preferirebbe rinunciare a fare nuove amicizie, nuove scoperte e nuove risate solo per evitare di piangere alla fine di un' avventura ... io non capisco la loro logica, se quando finisce l'estate pensano solo a quel che perdono invece di pensare a ciò che hanno guadagnato è normale che poi la gente diventa depressa. L'estate va vissuta attimo per attimo e durante questo periodo può e deve accadere di tutto perché l'estate non è altro che un sogno meraviglioso. Quando ti svegli da un bel sogno istintivamente ci rimani male a sapere che non è altro che uno scherzo del tuo subconscio, ma ragionandoci su non era finzione perché tu l'hai vissuto e anche se gli altri non saranno in grado di immedesimarsi o comprendere è accaduto e devi farne tesoro. Ovvio si sta comunque male, ma fa bene piangere, perché esprimere i propri sentimenti è ciò che di più bello hanno i mortali. Mi ricordo ancora l'ultima sera di villaggio, mentre tutti stavano andando a ballare in discoteca io decisi di andare a vedere un po' come era il teatro all'aperto di notte, mi immaginavo tutte le persone che hanno fatto la storia grazie al teatro e mi sembrava di vivere piccoli ed intensi attimi di magia, un po' lasciando vagare la fantasia e un po' perché nel frattempo lo scenografo stava ancora sgombrando la scena, poi mi sono stesa sul palco e ho rivolto lo sguardo verso il cielo. Di tanto in tanto mi diverto a osservare le costellazioni o a crearci io un' immagine, talvolta capita invece che questo cielo trapunto di stelle me lo goda così come è, con quelle stellari atmosfere mozzafiato e, rimanendo esterrefatta dinanzi alla meraviglia, mi accorgo che anche le stelle tra loro sono diverse, ciò mi fa pensare...forse anche noi siamo come loro? Uniti dalla diversità e ogni differente bellezza illumina il buio? Certe stelle le vediamo meno luminose, più piccole, destinate a cadere... Ma ciò non significa che valgano meno, una può essere meno luminosa e più piccola solo perché è distante, ha fatto più strada delle altre e non viene compresa, mentre un' altra può essere destinata a cadere per far si che si realizzi un sogno, così sacrificandosi per una giusta causa, sia per fare giustizia sia per evitare che paghino innocenti sia... sia quel che sia; dal più nobile al più pezzente siamo tutti polvere di stelle creati dalla stessa sostanza dei sogni e tutti siamo utili per migliorare e vitalizzare quel gran pezzo di stoffa infinita che circonda il mondo lo stesso che può evocare sia la dolcezza dell'omino del sonno che il terrore dell'uomo nero, i quali insieme muniti ambedue di mantelli magici accompagnano la fantasia dei bambini sperando che un domani possa rimanere spensierata come da fanciulli.

Noi e la notteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora