Con gli occhi brancolo nel buio scrutando ricordi e riprovando emozioni; noto però come è incredibile che nella mia stanza, la quale più e più volte ho osservato con attenzione, è bastata una luce spenta per farmi disorientare, non sono neanche più capace di comprendere dove si trova l'uscita... e se io dovessi scappare? NOTTE! Non mi terresti mica prigioniera?!? Il vero dilemma è che io sono realmente prigioniera quando la luce è accesa e inizio a giudicare, presumere e descrivere ciò che ho intorno con la vista; e la parte peggiore e che a seconda di quel che vedo gli altri possono rimanerci male. Purtroppo noi uomini, a differenza tua notte, diamo troppo conto alle parole specialmente se sono dette con cattiveria e lasciamo che ci influenzino, diventando così mostri di noi stessi. Da stanotte mi impegnerò a diventare cieca e da subito se mi chiederai di descrivere una persona ti parlerò unicamente delle sue piccole e dolci manie, della simpatia della sua voce, della morbidezza delle sue carezze, della verità che è nascosta in una bugia e del calore del suo corpo sempre pronto a stringere il mio per aiutarmi a scordare di pensare. La vista ci rende burattini del sistema e tu, notte teatrale, ballerini dell'anima.
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Noi e la notte
РізнеIn un dialogo immaginario tra l'autrice e la personificazione della notte, Gaia Lucrezia Russo ha voluto fare un esame di coscienza al lettore mostrandogli come la notte, alla quale in ogni capitolo affida un aggettivo diverso, sia un perfetto specc...