Poi mi sono detta: "se la notte rivela le insidie che nascondiamo e la nostra vera essenza, magari, mi conosce meglio lei di quanto mi conosca io? Può darsi ... chi sa se parlando di me durante la notte cambia qualcosa rispetto a quando mi presento di solito ...". Il mio nome è Gaia Lucrezia; so che può sembrare ridicolo, ma quando ero bambina pensavo che avere due nomi significasse avere una doppia personalità e così divisi i miei in due lati del mio carattere in Gaia e in Lucrezia. Gaia è socievole, allegra, adora stare compagnia e vedere film anche se è un tantino pigra; il suo motto è: per raggiungere il traguardo bisogna cambiare più volte strada perché non si può rigare sempre dritto, mentre Lucrezia è più misteriosa e ribelle, è ossessionata dal teatro, dal significato dei colori e dalla psicologia, forse un tantino solitaria, ma non la infastidisce restare sola perché le fanno compagnia i suoi sogni impossibili; il suo motto è: fare dell' idea il suo scopo e del sogno il suo padrone. In età fanciulla mi divertivo ad immaginare le conversazioni tra Gaia e Lucrezia, nel momento in cui dovevo prendere una decisione mi confrontavo con entrambe e alla fine davo ascolto a chi delle due era riuscita ad essere più convincente. Ormai chi mi conosce da tanto preferisce chiamarmi Gaia, per ragioni che ignoro, ma se mi trovo davanti alla fatidica domanda "preferisci Gaia o Lucrezia?" io d'istinto rispondo Lucrezia! Non so se è perché per molto tempo il secondo nome mi è stato privato o perché lo preferisca davvero, ma quando mi chiamano Lucrezia mi sento più felice e carica di energia. Il fatto è che da un po' ho proprio due identità diverse, a seconda delle persone che frequento cambio la personalità, il problema è che io in realtà sarei molto più tendente all'animo di Lucrezia, solo che ormai non posso cambiare di punto in bianco ed essere unicamente Lucrezia, dopo mi sentirei anche un po' in colpa per aver abbandonato una parte di me. Col passare del tempo, però, mi sono accorta che non sono l'unica ad avere un' identità nascosta, anche se spesso gli altri si nascondono dietro personalità che non gli appartengono; perché tutti si nascondono dietro una maschera per molteplici motivi: per non ferire chi gli sta a cuore, per non deludere le aspettative, per non mostrarsi impotenti. Purtroppo passare la vita temendo il giudizio altrui porta a dimenticarsi come si è veramente e io non pretendo che la gente mostri il suo vero carattere al mondo, ma spero che almeno tra sé e sé riesca a comprendere chi in realtà sia, altrimenti la sua esistenza sarà stata inutile ed io, per non dimenticarmi chi sono, resterò qui a confessare a te, oh notte solenne, ciò che tanto mi rode dentro e mai e poi mai avrei creduto di riuscire a dichiararlo se non fosse stato per la tua dolce carezza mandata da un soffio di vento. Questa "carezza" quasi come polvere fatata mi rende leggera e forte nelle mie fragilità, ma porta con sé anche il cristallino dell' acqua per versarlo nei miei occhi cangianti ricordandomi che spesso una carezza può anche uccidere.
Cambiano i tuoi occhi, cambia la tua vita e cambia la tua espressione, ma tu non cambiare mai, non avere la doppia faccia come la luna; anche se sei bella e candida come lei, voglio ed esigo che tu rimanga come la prima volta che ti ho vista perché mi sei rimasta impressa in mente e non riesco a farti uscire da lì già da un pezzo.
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Noi e la notte
RandomIn un dialogo immaginario tra l'autrice e la personificazione della notte, Gaia Lucrezia Russo ha voluto fare un esame di coscienza al lettore mostrandogli come la notte, alla quale in ogni capitolo affida un aggettivo diverso, sia un perfetto specc...