capitolo 10

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"Jo, io.. lo so, non dovevo affezionarmi ma ormai quel che è fatto è fatto e io credo che sia nostro dovere e suo diritto dirle cosa le sta succedendo!"
"lo sai, non è compito nostro!E poi magari non si ricorda nemmeno nulla..."

Ma di che cavolo stanno parlando?

Mi muovo leggermente per far capire alle persone nella stanza che sono sveglia.

Sento qualcuno che si accosta al letto.

"hey, ciao Mia.."
"ciao Aut.."
"come stai?"
"beh, sono stata meglio!"

La rossa emette una risatina e io cerco di aprire gli occhi con estrema calma, la prima cosa che noto è che non sono nella mia camera e che è pieno giorno, probabilmente sono svenuta, ma ricordo poco e nulla, qualcuno che mi prendeva in braccio, dell'acqua e un'aquila.

"Aut, dove siamo? che è successo? che giorno è?"
"sei a casa nostra, sei svenuta come l'altra volta, è martedì, non preoccuparti, ho chiamato io tua madre e le ho detto che rimanevi a dormire da me, Jordan sistemerà le cose a scuola in modo che lei non venga a sapere che sei stata assente.."

Giro un po la testa e noto il moretto dietro alla mia migliore amica, cerco di sorridergli ma sono davvero sfinita e mi esce solo una smorfia.

"Mia, ti fa male qualcosa?"

Oh, che dolce, voglio anche io un ragazzo così! Altro che quel coglione di Hunter!
Perché ho pensato a lui? Non lo conosco nemmeno e ogni istante della giornata penso a lui.

"no, tranquillo, sono solo un po stanca!"
"ma se non hai fatto altro che dormire tutto ieri e buona parte di oggi!"

Appunto, parli del diavolo e spuntano le corna... non voglio vederlo, non dopo che mi ha vista piangere, mi giro dall'altra parte e ascolto la conversazione tra i tre.

"devi sempre fare così?"
"così come? non capisco!"
"Hunter, non fare il coglione!"
"è sempre colpa mia adesso?"
"sei incorreggibile!"
"hey, rossa, abbassa la cresta!"
"non azzardarti a parlarle in questo modo, è la mia ragazza!"
"e allora? chi sei tu per dirmi quello che devo fare?"

Segue qualche minuto di silenzio, finché Hunter non esordisce con una frase alquanto bizzarra: "portatela giù, deve sapere e lo saprà come ha fatto ognuno di noi, non mi importa se è ancora convalescente."
La rossa continua: "sei un mostro!"
"in fin dei conti lo siamo tutti, dolcezza!"

Poi la porta sbatte e io mi giro, Aut sta trattenendo i singhiozzi e Jordan sta cercando di calmarla. Con molta calma mi alzo e mi dirigo verso la mia migliore amica, quando sono abbastanza vicina le accarezzo la schiena e le sussurro: "non preoccuparti, da quel che ho capito è uno stronzo con tutti!"

Lei si gira e mi abbraccia: "mi dispiace, mi dispiace davvero tanto, Mia! ti voglio tantissimo bene e avrei voluto che tu lo sapessi in un altro modo, ti prego perdonami!"

Detto questo mi volta le spalle e se ne va, sempre piangendo.

Ho fatto qualcosa di male?

Jordan mi prende per mano e mi porta in salotto, sono tutti lì: Autumn, Calipso, Nathan e Hunter.

Sembra quasi la scena di un film, io sono la condannata, Jordan il boia e gli altri gli spettatori a cui spetterà giudicare la mia effettiva morte.

"siediti."

Ordina imperioso Hunter e io non ho la possibilità di obbiettare perché sembra pronto a sbranarmi in caso io non faccia quello che mi ha ordinato.

"sai perché ho riunito tutti?"
Scuoto la testa in segno di negazione e lui continua: "questa non è una semplice riunione tra amici, oggi, scoprirai la verità, scoprirai la tua vera natura."

MISTAKEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora