capitolo 9

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L'aria fredda mi colpisce in viso appena esco dalla porta di casa. La domenica è passata velocissima, come ogni altro giorno festivo, e io l'ho passata pensando a Hunter, cosa voleva dire?

Devo assolutamente parlare con Aut, alla fine è suo amico, no?

Anche Nate mi ha consigliato di parlarne con la rossa, ovviamente appena Hunter se n'è andato io sono tornata in camera a svegliare il mio migliore amico per spiegargli cosa era successo.. naturalmente non ne è stato felice, dato che "l'odore" del maschio che Hunter sentiva era quello di suo fratello..

Dovrei andare a prendere il tram, ma non ne ho voglia, nonostante le temperature bassissime dell'Alaska, penso che passerò per il bosco.

Tanto per cambiare sono in ritardo, affretto il passo, inizio praticamente a correre, finché non sento una voce maschile dietro di me: "Aut, aspetta!"

Vedo spuntare la rossa da dietro un albero seguita dal suo ragazzo.

"ciao Mia! come stai?"

Le sorrido gentilmente, ma scoppio in una fragorosa risata quando vedo i capelli di Jordan tutti arruffati.

"ho interrotto qualcosa?"
"no, figurati!"

Ma sembra che il moretto non sia proprio d'accordo, probabilmente ho interrotto la pomiciata del giorno!

"sto bene, grazie, senti Aut, devo parlarti di una persona.."
"oh, Jo può rimanere?"
"sì!" alla fine è anche suo amico, no?

Continuiamo a camminare verso la scuola e quando ho trovato le parole giuste, le esprimo il mio dubbio e tutto quello che è successo ieri mattina.

"ha detto: 'sarai mia'?" domanda Jo perplesso e io annuisco.
"strano..." continua Aut e poi mi propone: "vieni a casa con noi oggi, Hunt sarà sicuramente lì,  il lunedì pomeriggio non ha lezione all'università! potete chiarirvi se ti va.."
"sarebbe perfetto! Ma abitate insieme?"
"in realtà i ragazzi che ti abbiamo fatto conoscere non sono solo nostri amici, sono anche i nostri coinquilini!" 
"tutti? avrete una casa enorme!"
"sì, viviamo in una villa in mezzo al bosco! il vero proprietario è Nathan, ci ospita!"
"vi conoscevate già?"
"sì, quando ci siamo trasferiti abbiamo colto l'occasione e siamo andati a vivere insieme!"

Continuiamo a parlare del più e del meno e in poco tempo arriviamo a scuola.

Prima di uscire dal bosco Jordan prende Aut e la bacia, sono dolcissimi!

Quando si stacca le dice: "fai la brava, piccola, ti vengo a prendere quando avete finito!"

Le lascia un altro bacio fra i capelli, mi fa un cenno di saluto e se ne torna nel bosco.

"non viene a scuola?" chiedo alla rossa.
"no, è il suo giorno libero e comunque non potrebbe entrare con noi, per il contratto..." sospira e io le passo un braccio sulle spalle "andiamo, Giulietta!".

Ridendo ci dirigiamo a scuola, mentalmente e fisicamente non pronte per le sei ore di tortura del lunedì!

***

Finalmente suona l'ultima campanella della giornata e io vado alla ricerca di Aut, dato che questi ultimi sessanta minuti non li abbiamo passati insieme perché io avevo letteratura inglese e lei educazione fisica.

La trovo sulla solia degli spogliatoi intenta a scrivere sul cellulare.

"hey, che fai?" la saluto.
"ciao!sto scrivendo a Jo di venirci a prendere, anzi, è già nel parcheggio!"

Usciamo dalla scuola e seguo la rossa verso una macchina nera ultimo modello con i vetri completamente oscurati, probabilmente per evitare che il preside veda i due piccioncini insieme, il che infatti, sarebbe una grave violazione del contratto di Jordan.
Salgo dietro mentre Aut si sistema davanti di fianco a Jordan.

MISTAKEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora