Capitolo 2

122 5 0
                                    

La sveglia del mio cellulare mi fece prendere un colpo, come al solito e mi alzai frettolosamente, terrorizzata di poter fare ritardo.

Presi dall'armadio un paio di jans scuri, una maglietta nera a maniche corte e una felpa nera con le maniche con la stampa dell'universo, l'intimo e un paio di vans mere e infine il mio cappellino nero NY

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Presi dall'armadio un paio di jans scuri, una maglietta nera a maniche corte e una felpa nera con le maniche con la stampa dell'universo, l'intimo e un paio di vans mere e infine il mio cappellino nero NY.

Presi dall'armadio un paio di jans scuri, una maglietta nera a maniche corte e una felpa nera con le maniche con la stampa dell'universo, l'intimo e un paio di vans mere e infine il mio cappellino nero NY

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Presi il tutto e andai a farmi una veloce doccia, poi mi asciugai e mi vestii, non avevo voglia di fare colazione così mi lavai i denti e poi mi truccai con correttore, mascara e matita. Nulla di esgaerato, non mi piaceva esserlo.

Uscii dal bagno e per poco non finii addosso ad Harry. Però era gia vestito. Come ieri, ma era pronto.

"Buongiorno." Sorrise.

"Giorno." Ricambiai, un pò imbarazzata.

"Lavo i denti, tu intanto fa colazione e poi andiamo. Ok?" Disse prima di entrare in bagno e aprire il mobiletto dei cosmetici.

"Oh, non devo mangiare nulla. Possiamo andare appena avrai finito." Dissi.

"Dovresti mangiare la colazione se oggi hai una visita." Disse e mi stupì il fatto che se ne fosse ricordato.

"Sono troppo nervosa." Ammisi. "Vado a controllare lo zaino." Aggiunsi prima di saettare verso la mia stanza e controllare che nel mio zaino blu ci sia tutto.

Lo misi in spalla e uscii, ma mi fermai in corridoio. Avevo dimenticato il cappello in bagno.

"È tuo questo?" Indicò il mio cappello, tra le sue mani.

"Si." Risposi.

"Wow, figo." Commentò avvicinandosi a me e mostrando tutta la sua imponente altezza. Girò il berretto al contrario in modo che la visiera fosse dietro la mia testa e poi lo poggiò delicatamente cercado di non disordinare i miei capelli sciolti.

"Non pensavo che ad una ragazza potessero piacere cose del genere." Disse riferendosi al mio cappellino.

"Mark, mamma, noi andiamo!" Urlò prima di chiudere la pprta di casa e farsi seguire verso la sua auto.

FIRE |H.S|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora