Capitolo 8

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Era mattina, saranno state le nove e mezzo quando mi alzai dal mio caldo involucro di coperte.

Mi stiracchiai un pochino godendomi la luce del sole che filtrava dalle finestre.

Sospirai e decisi di alzarmi per poi avvicinarmi al mio armadio e prendere qualcosa di un pò più caldo visto che gia ieri sera faceva abbastanza freddo.

Scelsi un maglioncino di cotone grigio e lungo con monospalla, un paio di leggins neri e delle converse alte dello stesso colore. Presi il mio intimo e poi mi diressi verso il bagno.

Mi lavai velocemente rilassandomi in doccia per un pò e poi uscii. Mi asciugai e mi vestii. Infilai le scarpe e poi mi truccai con del correttore e del mascara.

Scesi al piano di sotto dove trovai Anne e papá intenti a preparare la colazione. O quasi.

"No no no Mark! Non fare così o la pastella sarà piena di grumi!" Lo rimproverò Anne avvicinandosi a lui e prendendo il suo posto.

"Guarda come devi fare caro, è facile." Sorrise dolcemente mentre mostrava a mio padre come mescolare correttamente il contenuto nella ciotola.

Sorrisi osservando mio padre grattarsi il mento pensierosamente, come se si stesse davvero applicando.

"Buongiorno." Salutai mantenendo il mio sorriso ed entrando in cucina.

"Oh buongiorno Sharon!" Salutò allegra Anne.

"Ciao tesoro." Mi baciò una guancia mio padre.

"Ti stai dilettando in cucina papà?" Chiesi divertita indicando il mestolo che aveva tra le mani.

"Em...diciamo che non è proprio il mio forte..." Disse e sia io che Anne scoppiammo a ridere.

"Oh Anne, fidati, ata dicendo la veritá." Ridemmo.

"Smettetela di ridere voi due." Disse mio padre continuando a girare la pastella nella ciotola.

"Può bastare, adesso cucinerò io." Disse Anne scuotendo leggermente la testa.

Mio padre sospirò e ritornò a tavola, al suo posto.

"Buongiorno." Farfugliò un Harry in pigiama mentre scendeva distrattamente le scale.

Ricambiammo il suo saluto e gli feci un piccolo sorriso notando i suoi capelli particolarmente spettinati ma belli.

Si sedette a tavola, di fianco a me senza proferire parola per i seguenti dieci minuti. Stava solo lì, fermo e immobile fissandosi le mani che aveva poggiate sul tavolo occasionalmente.

Mi domandai se stesse ancora pensando alla faccenda di Carly. Ricordo che ieri sera era particolarmente stanco dato che sbadigliò spesso. Tuttavia, non mi sfuggì quella nota di malinconia che aveva nelle iridi verdi.

"È pronto." Disse Anne e mi alzai per aiutarla a portare i piatti in tavola.

Mi ringraziò e poi ci sedemmo entrambe.

Ma ancor prima di assaggiare un pezzetto di crêpe, la voce particolarmente roca di Harry ci fermò.

"Devo dirvi una cosa."

"Dicci pure Harry, è successo qualcosa?" Si affrettò Anne.

"Io e Carly ci siamo lasciati." Disse Harry guardando in faccia tutti e tre.

"Oh, come mai?" Chiese Anne che non mi sembrava poi così dispiaciuta.

"Semplicemente ho capito che lei non è quella giusta. Non penso di...di amarla." Spiegò gesticolando.

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