Prologo

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Era una fredda mattina di inverno, la neve cadeva soffice e silenziosa sui tetti delle case, i camini rilasciavano grandi quantità di fumo bianco lavorando al massimo per scaldare le piccole casette che costeggiavano Lade Lane Street. Il paesaggio era magnifico, la natura sembrava come meravigliata dalla sua stessa bellezza, un po' come Narciso, si osservava attraverso lo specchio del fiume Iffye. Le volpi erano rintanate nei loro nascondigli in attesa di un tempo più favorevole per la caccia e i gabbiani si erano spinti verso il mare per cercare un clima più mite.

- Stephy dobbiamo andare o faremo tardi a lezione!-

Berta, la mia coinquilina, era solita arrivare all'Università prima dell'inizio delle lezioni per fare colazione da Sturbucks con i suoi compagni di corso. Beh.. io invece ero perennemente in ritardo!

- Berta scusami non ho sentito la sveglia, ti raggiungo più tardi! Ci vediamo a mensa!-

- Sei sempre la solita Step! A dopo.-

In realtà non ero in ritardo. Mi ero svegliata alle 5 perché non riuscivo più a dormire dopo quel sogno. Era stato talmente tanto intenso che non avrei voluto svegliarmi e proprio in quel momento invece è successo. Mi sono svegliata e non ho più voluto dormire per non perdere il ricordo.

Avevo sognato di essere a lezione di Diritto Alimentare, una nuova lezione che avrei iniziato il prossimo semestre dopo le vacanze di Natale. Come sempre, mi posizionai in terza fila, ne troppo vicino in modo da poter sbirciare il telefono senza essere vista, ne troppo lontana perché altrimenti non avrei visto bene le slides che il professore avrebbe proiettato durante la spiegazione.

Stranamente ero arrivata in anticipo di 5 minuti e l'aula era semivuota. Non conoscevo nessuno e in attesa che il professore arrivasse mi intrattenevo con il cellulare.

Poco dopo mi si avvicinò un bellissimo ragazzo alto, moro e occhi azzurro mare penetranti. Era vestito con una camicia a quadretti di flanella e jeans ma sembrava appena uscito da uno di quei programmi dove il conduttore trova lo stile adatto al tuo fisico. Lui era perfetto così..con una semplice camicia e jeans come se fosse appena uscito da una scampagnata nel bosco per cercar funghi.

- Ciao, scusa è libero questo posto?-   indicando il posto vicino al mio.

Mi guardai un attimo in torno per capire se si riferiva davvero a me o parlava con qualcun altro. Mi resi conto che parlava a me.

- Si, certo è libero. - Spostai la borsa con i libri e i quaderni per gli appunti e gli feci posto.

Lui continuava a fissarmi e io mi sentivo in soggezione. Se avessi guardato i suoi occhi mi ci sarei persa dentro e preferii continuare a guardare il mio telefono anche se tutto il mio corpo reclamava la sua vista.

- Sai, non mordo se non ho motivo di farlo.-

- Cosa?-

- Scherzavo. Volevo solo attirare la tua attenzione. Ma davvero, non dovresti interessarti a me.-

Che tipo strano.

E poi tutto d'un tratto mi sono svegliata. Ma non è stato un risveglio di soprassalto come quando suona la sveglia e sei costretta a fare movimenti bruschi con i bracci alla ricerca del telefono per spengerlo o come quando sogni di cadere da una sedia e ti svegli di scatto con il cuore a mille che cerca di uscire dal petto. E' stato un risveglio dolce ma allo stesso tempo amaro. Era così nitido che sembrava reale; e quel ragazzo, i suoi occhi, mi avevano completamente stregato. Li avevo ancora in mente e non riuscivo proprio a dimenticarli.

"Era proprio il ragazzo dei miei sogni" pensai ridendo tra me e me.

Avevo passato la mattinata a ripensare a quella conversazione strana e a lui mentre mi bevevo un bel caffè caldo e ascoltavo la mia musica preferita con le cuffie, per non svegliare Berta nella camera accanto. Nel frattempo osservavo fuori dalla finestra il paesaggio magnifico che Dublino mi aveva regalato quell'inverno. Una neve così non si vedeva da tanto tempo e tutto sembrava essersi assopito sotto il suo manto. I raggi del sole che stava sorgendo filtravano tra i rami spogli riflettendo i mille colori dell'inverno in tutte le direzioni. Sembrava tutto così tranquillo. La quiete dopo la tempesta..o prima della tempesta.

L'amore bussa sempre due volteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora