Capitolo 4

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Appena chiusi il portone e mi voltai lo vidi. Era semplicemente perfetto. I capelli un po' scompigliati dal vento freddo e il giubbotto scuro che risaltava in maniera impressionante i suoi occhi color mare mi lasciarono senza fiato. Un uomo bello così voleva davvero uscire con me? A quanto pare aveva visto qualcosa in me che io ne altri vedevamo. I suoi occhi si posarono dolcemente su di me e sentii come una carezza delicata sul mio viso.

-Ciao Stephy-

Ero completamente in crisi. Il mio cervello non riusciva ad elaborare un discorso sensato e mi sentivo le gambe come gelatina. Non so come riuscii a dire un lieve

-Ciao-

-Allora partiamo? Io ho una fame pazzesca- disse aprendomi la portiera della macchina.

Adoravo questi piccoli gesti gentili, mi facevano sentire importante.

-Certo. In quale ristorante andiamo?-

-Da Vito, che ne dici? Lo conosci?-

-Ne ho sentito parlare ma non ci sono mai stata..tu si?- E cominciai a pensare a quante ragazze avesse portato in quel locale. Un mal di stomaco mi colse all'improvvisto ma non gli detti importanza. Forse avevo fame pure io.

-Si ci sono stato una volta e mi sono trovato molto bene!-

-Perfetto allora! Si mangiaaaa!- E risi come non facevo ormai da tanto.

Il resto del tragitto fu in un silenzio imbarazzante spezzato solo una musica di sottofondo. Era musica classica e aveva un effetto rilassante su me. Nonostante l'agitazione che avevo avuto dopo la sua chiamata adesso mi membrava tutto così normale che faceva quasi paura. Sembrava che ogni cosa fosse al suo posto e che quello fosse il luogo dove dovevo stare. Mi dava un'idea di tranquillità che ormai non provavo da molto tempo così chiusi gli occhi per godermi quella sensazione magica.

Quando li riaprii mi accorsi che la macchina era ferma in un parcheggio. Mi guardai un po' attorno e mi accorsi che il sole era già quasi basso....."no. NO. Non è possibile! Dimmi che non mi sono addormentata al mio primo appuntamento con Marcus"

-Buongiorno dormigliona! Ne avevi di sonno arretrato eh?- disse sghignazzando.

-Oh mio Dio! Ma che figura! Ho dormito tanto? Mi dispiace davvero tanto ma ieri sera sono andata a letto troppo tardi e ho riposato poco. –

-Hai dormito 3 ore. Sono le 16.00..non volevo svegliarti. Riposavi così bene! Non credevo che i seggiolini di questa macchina fossero così comodi- disse ridendo di gusto.

-Non ci posso credere..che figuraccia! Mi dispiace! Potevi svegliarmi! Ma tu hai pranzato?-

-Oh si mi sono preso un hot dog al baracchino all'angolo e sono tornato qua. Non potevo lasciarti chiusa in macchina.-

-Marcus perdonami..sono davvero un caso perso!-

-Ma non preoccuparti Stephy. Andremo un'altra volta a pranzo insieme. Senti ti andrebbe di andare a fare un giro nel Central Park? Ho preso un hot dog anche per te- esclamò facendomi l'occhiolino.

-Ma certo! Almeno siamo sicuri che non mi addormento. Sonnambula non dovrei essere! Grazie per il panino..in effetti ho un po' di fame- dissi mentre il mio stomaco faceva una capriola.

Marcus rise e rimise in moto la macchina porgendomi il "pranzo". Aveva una risata contagiosa e sul mio volto si formò un sorriso che scacciò tutti i brutti pensieri.

Parcheggiò la macchina e venne ad aprirmi la portiera per farmi scendere. Ci avviammo dentro al parco e cominciammo a parlare del più e del meno. Del suo lavoro, che lo appassionava molto, mi raccontò il suo percorso di studi all'estero.

- Mi sono laureato solo due anni fa e per questo mi reputo fortunato ad aver trovato subito un lavoro che mi appassiona molto e che mi permette di continuare a esercitare nel campo in cui mi sono specializzato- Sarei stata a sentire per ore i suoi racconti. Era come il pifferaio magico e io un topolino. Non riuscivo a smettere di sorridere e di guardare le sue labbra muoversi pronunciando le parole.

- Oh spero anche io di riuscire trovare un lavoro che mi permetta di rimanere nel ramo dei miei studi-

- Cosa studi Stephy?-

- Quanta curiosità! Te lo racconterò le prossime volte che ci vediamo. Così sarai costretto a rivedermi se vuoi svelare l'arcano-

- Aaaaah vuoi fare la misteriosa. Bene. Molto bene. Allora sarò costretto a rivederti ancora. E io che speravo con oggi di concludere la mia punizione per averti fatto cadere in aeroporto-

Mi feci scura in volto.." ah, quindi è per questo che è voluto uscire con me.." Mi prese il volto tra le mani e mi fece girare la testa per potermi guardare negli occhi.

-Stephy sto scherzando. Non vedo l'ora di rivederti. Quando sono con te il tempo vola e mi sento leggero-

Continuai a fissarlo negli occhi come stregata da lui poi vidi i suoi occhi che cambiarono direzione. Adesso fissavano la mia bocca. Si avvicinò pericolosamente nel mio spazio vitale. Sempre di più, facendo scivolare lo sguardo tra i miei occhi e le mie labbra come per cercare l'approvazione per ciò che stava per fare. Sentivo il suo fiato sulla mia bocca e il mio cuore stava volando.

Driiin Driiiin Driiiiiin.." Non è possibile!" –è il mio telefono. Avevo messo la sveglia per tornare a casa in tempo per la cena-

-Peccato-

Il momento magico era rotto. Si allontanò da me, mi prese per mano e mi riaccompagnò a casa.

Appena arrivata sotto casa mi sentivo come un vuoto dentro. Non volevo lasciarlo in quel modo. Mi girai verso di lui

-Marcus sono stata davvero bene con te oggi. Mi dispiace ancora per non essere riuscita a resistere al richiamo di Morfeo.-

-Non preoccuparti Stephy. Avremo modo di rifarci presto.-

Si avvicinò a me e mi dette un dolce bacio sulla guancia. Quel tocco mi scaldò il cuore e arossii.

-Ciao Marcus. A presto-

E scesi dalla macchina tutta accaldata. Chiusi il portone di casa, mi appoggiai contro di esso e cominciai a ridere coma una scema. "stupida sveglia!"

L'amore bussa sempre due volteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora