Capitolo 7

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Non avevamo più detto una parola da dopo il bacio e stavamo tornando verso la sua macchina mano nella mano con la felicità nel cuore e le famose farfalle nello stomaco.Come un vero gentiluomo non mancò di aprirmi la portiera per farmi salire sulla sua auto, lo guardai mi sorrise e sentii un senso di serenità infondersi in me. Chiuse la portiera e entrò dalla parte del guidatore.

-Dove la porto signorina?- disse citando il Titanic.

Io per rimanere al gioco dissi –Su una stella!- E gli detti un bacio sulla guancia ridendo.

Era stata una serata perfetta. Lui era perfetto. Marcus Ryan. Il rimedio a tutti i miei mali. Con lui avevo una paralisi fissa alla bocca, un sorriso perenne che compariva dal momento in cui lo vedevo fino a che non lo salutavo alla fine delle nostre uscite. Ero felice finalmente e a discapito di quello che avevo sempre pensato era una sensazione di libertà e spensieratezza. Era una condizione di non ritorno. Non potevo più essere la stessa di prima, dopo aver assaggiato il meglio non puoi più farne a meno. Da quella sera tutto è cambiato in me. Marcus aveva occupato tutti i miei pensieri e popolato tutti i miei sogni e a quanto pare per lui valeva la stessa cosa. In pochissimo tempo era diventato un elemento essenziale della mia vita. Era notte fonda e non riuscivo ad addormentarmi così cominciai a rileggere i suoi messagg:


^Buongiorno Principessa! E' stato magico l'altra sera. Mi hai completamente stregato con la tua bellezza. Domani ci vediamo?^

^Non posso più stare senza te. Il mio cervello emette ologrammi di te in tutta New York e il mio cuore fa un sussulto tutte le volte che ho la sensazione di vederti^

^Solo tu mi hai donato un sorriso che nasce anche quando un motivo non c'è^

E ancora molti altri. Ma quello che preferivo era questo:

^A te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più. A te che sei sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei. Buonanotte piccola^

Non so cosa avevo fatto nella vita per meritarmi tutto quello ma non ci volevo rinunciare più. Erano solo 3 giorni che ci frequentavamo ma avevo la sensazione di conoscerlo da una vita. Lo adoravo con tutta me stessa.

Adoravo i suoi modi di fare, la sua gentilezza, il suo sorriso, la sua voglia di vivere, il suo fisico asciutto, il suo accenno di barba, i suoi occhi nei quali non riuscivo a non perdermi tutte le volte. Adoravo come mi faceva sentire. Per la prima volta sentivo di avere un posto nel mondo. Sotto il suo sguardo dolce non mi vergognavo del mio corpo, mi sentivo adorata e al centro delle attenzioni di un uomo meraviglioso.

Il giorno dopo sarebbe stato il mio ultimo giorno a New York e lui lo sapeva bene. Mi aveva organizzato una sorpresa e io non stavo più nella pelle. Fremevo al solo pensiero di poter stare un'intera giornata con lui. La mattina presto aveva un impegno di lavoro ma aveva promesso di liberarsi entro le 10.00 e lo avrei aspettato alla caffetteria vicino a casa mia per poter fare una colazione veloce insieme. Erano le 6.00 e io non riuscivo più a dormire, ero troppo agitata. Era il nostro ultimo giorno a New York insieme e non avevamo mai affrontato l'argomento della separazione. Lui sarebbe rimasto nella grande mela per altri 3 mesi e io invece sarei tornata a Dublino il giorno seguente. Un po' mi mancava la mia Berta e in più volevo organizzarmi in tempo per i corsi invernali. Beh non si poteva dire che avevo perso la dritta via. Anche se avevo cambiato sentiero volevo comunque aspirare al massimo dei voti ed a una carriera brillante per cui mi sarei messa sotto con lo studio ugualmente. Oggi avremmo affrontato il problema separazione. Non avevo mai avuto una storia con un uomo e non avevo idea di come funzionava ma non avevo paura. Sentivo di potermi fidare di lui.

Decisi di alzarmi da letto e cominciare la mia giornata. La sera precedente mia madre aveva fatto serata con mia zia e adesso dormiva alla grande. Non so se si era accorta della mia felicità ultimamente ma dubitavo che non si fosse resa conto del mio cambiamento. In ogni c aso non aveva fatto domande e io le ero grata per questo.

L'amore bussa sempre due volteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora