Capitolo 6

65 5 6
                                    


Driiin Driiiin Driiiin. "ancora la sveglia a interferire sul più bello. Che palle!". Questa volta aveva interrotto un sogno bellissimo. Io e Marcus eravamo distesi su un prato con una dolce brezza estiva che ci accarezzava il viso. Le stelle sopra di noi illuminavano appena i nostri volti e i suoi occhi brillavano come diamanti. Il suo sguardo era fisso sul mio e tra di noi di era formato come un campo magnetico. Eravamo attratti come due poli di una pila e il mio stomaco era stretto in una morsa per l'agitazione. Ad un certo punto la sua mano si era avvicinata a me e aveva risistemato una ciocca dei miei capelli soffermandomi sul mio zigomo. Piano piano la direzione era virata verso la mia bocca toccandomi dolcemente il labbro inferiore. Si stava avvicinando e io avevo chiuso gli occhi in attesa di sentire se sue labbra sulle mie e...la svegliaaaa! Maledetta. Anche nel sogno doveva rovinare tutto.

Mi alzai da letto con lo stomaco ancora contorto al ricordo del sogno. Andai in bagno a lavarmi il viso per svegliarmi definitivamente. Mi diressi verso cucina e notai che mamma ancora non si era alzata. Misi il caffè sul fuoco e scaldai il latte. Presi i biscotti e li misi sul tavolo apparecchiando per due.

Andai verso camera di Juliette, mia madre, aprii la porta e c'era buio pesto. Mi buttai sul letto e le dissi dolcemente all'orecchio –Buon Natale mamma- Le posai un tenero bacio sulla guancia e la guardai mentre sorrideva con ancora gli occhi chiusi.

-Buon Natale anche a te bambina mia. Una volta ero io a svegliarti con un bacio. Ti ricordi?-

-Impossibile dimenticarlo. Tutte le mattine venivi in camera mia e mi davi il bacio del buongiorno. Io lo aspettavo sempre. Anche se ero già sveglia aspettavo sempre che tu venissi da me-

La mamma si girò mi guardò negli occhi e mi abbracciò forte. La adoravo quando faceva così. Mi sentivo amata.

-Non sono stata brava come madre Stephy. Perdonami. Ti ho fatto soffrire tanto.-

-Mamma io ti voglio bene. Tu hai fatto del tuo meglio. Non dubitarne mai-

-Ti voglio bene anche io bambina mia-

Mi misi sotto le coperte a coccolarla come lei faceva a me da piccola.

Un odore sgradevole arrivò dalla cucina..

-Cazzo..il caffè!- Feci uno scatto dal letto ma nel mentre mi si impigliò un piede tra le coperte e caddì di viso sul pavimento.

-Stephy!- Mia madre si alzò velocemente e venne ad aiutarmi.

Mi alzai e mi potai subito le mani alla testa –Che male! Meno male che ho la testa dura-

-Che figlia sbadata! Vado a spegnere il caffè che sennò saltiamo in aria tutte e due-

Mi alzai e andai in bagno a valutare il danno. Mi guardai allo specchio e per fortuna niente sangue. Avevo la parte destra della fronte tutta arrossata e dolorante "sicuramente mi verrà un bel bernoccolo. Brava Step! Adesso hai un corno ma non hai ancora il ragazzo"

Andai in cucina cercando di non pensare al dolore alla testa. Mia madre aveva già sistemato il danno e preparato nuovamente il caffè così facemmo colazione insieme.

-Ti ho comprato un regalo amore- disse mia madre.

-mamma non dovevi- ma in realtà ero felice delle sue attenzioni.

Mi porse un piccolo pacchetto. Lo scartai con la felicità negli occhi di una bambina. Era una piccola collanina con un ciondolo a forma di cuore. Fuori era intarsiato con piccoli fiorellini. Aveva un apertura a calamita e dentro c'erano due piccole foto. Da una parte del cuore c'era mia madre e dall'altra mio padre. "Papà"....non lo vedevo da 3 anni. George si era rifatto una famiglia ed era tornato ad abitare in Germania. Non ero mai andata a trovarlo anche se lui aveva provato più volte ad invitarmi. Avevo paura di rompere gli equilibri familiari e non avevo voglia di vederlo felice con una famiglia che non comprendesse me e la mamma.

L'amore bussa sempre due volteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora