Incapaci di amare. pt.2

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Un attimo, imprevedibile, non me lo sarei mai aspettato. Mi bacia. Rimango senza respiro, come se fosse il primo bacio della mia vita.
-Scusa- e se ne va, prendendosi un altro calmante, con le lacrime agli occhi. La confusione piano piano da spazio alla follia, non riesco a realizzare l' accaduto, continuo a ripetermi come possa essere successa una cosa simile. Era stato bellissimo eppure pesava come un macigno quel bacio. La rincorro.
-Ele aspetta- dico.
-Tu proprio non capisci- sussurra.
Neanche il tempo di elaborare una risposta ed è già in macchina con il padre che parte. Sono inebriato da una felicità che mi annebbia il cervello e nasconde quello che in realtà provo, l' incertezza di tutto quello che sta accadendo realmente.
Il pomeriggio dopo ci vediamo, andiamo assieme nel nostro rifugio che sembra sempre più caldo e accogliente. Tra coccole e abbracci non ci baciamo e non ci azzardiamo nemmeno a parlarne. È come un tabù.

Oggi è san Valentino, il giorno degli innamorati, io ed Eleonora dobbiamo andare a vedere al cinema "50 sfumature di grigio" , dovevamo andare con alcuni amici ma decidiamo di andare da soli perché lei ha paura di farsi vedere dagli altri durante uno dei suoi attacchi di panico. Siamo in sala, fa caldo perciò ci togliamo le felpe.  Tra coccole e carezze cominciamo a baciarci, i nostri respiri si uniscono e le lingue si intrecciano, le sue mani si spostano sul mio petto mentre la stringo sempre più forte. I respiri si fanno affannosi. Mi morde il labbro, Dio se lo adoro, è davvero bellissimo, mi batte forte il cuore. Si accendono le luci per la pausa di colpo, tutti si girano verso di noi, qualche sorriso malizioso ma riusciamo solo farci scappare una risata. Finiamo di guardarci il film ma rimango teso con una sensazione strana. Fuori piove, ci avviciniamo alla fermata. Lei ora è distaccata, un certo silenzio tra noi mi uccide. Come siamo passati da quei due ragazzi pieni di passione a quasi due sconosciuti ? L' ansia comincia a prendere il sopravvento, la lascio alla sua fermata con un "ciao" che non sa di niente, o per lo meno niente di buono. Per il resto del tragitto in autobus Eminem e Sia sono i miei compagni di viaggio.
L' incubo prende forma, sento il telefono vibrare. Iniziamo a discutere, Eleonora dice che non è pronta a tutto questo, fino ad arrivare a dire che non voleva baciarmi, sento il mondo crollare addosso. Mentre tutto quanto va a puttane sfogo la mia rabbia sul muro, tirando pugni, pugni su pugni fino a sentire il sangue caldo scendermi dalle nocche fino ai polsi. Mentre lei, con un taglierino si taglia sulle gambe. Impauriti da noi stessi bruciamo nell' autolesionismo per nascondere ciò che proviamo. Anneghiamo i nostri sentimenti nelle paure e nelle contraddizioni.

L' ERRORE PIÙ BELLO DELLA MIA VITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora