Brucia come una sigaretta tutto quanto, lentamente si consuma per autocombustione alimentato dalla nostra incapacità di controllare la nostra emotività. Michela come un' infermiera, cerca di curarmi le ferite che Eleonora mi ha lasciato, mentre il suo odio sale. Prova come può ad aiutarmi, sono distrutto. Non capisco come mai debba essere così complicato, non capisco quale sia il motivo per il quale appena accade qualcosa di bello tutto si distrugge. Arriva in soccorso Matteo, è lui che mi ha fatto conoscere Eleonora. L' ha portata in compagnia un giorno che siamo andati in centro tutti insieme, lo stesso giorno che io ho portato Michela. Lui non sa niente dell' accaduto, Eleonora sta nascondendo tutto. Andiamo sotto casa sua, cerco di farle capire quanto è importante per me. È tutto così difficile. Litighiamo senza dire nemmeno il perché, non possiamo. Riferimenti e allusioni fungono da filo logico del discorso. Ci sbattiamo in faccia le nostre paure senza nemmeno nominarle. Matteo è stanco di vederci litigare. Scuote la testa senza capire.
-Avete rotto, fate pace!- ce lo sta imponendo.
-Mike ti vuole bene, qualsiasi cosa abbia fatto perdonalo e basta-.
Taccio. So di sbagliare facendolo, come so di star omettendo la verità ma voglio solo finisca quest' incubo. Ci abbracciamo. Come un insaziabile buco nero inghiotto tutte le colpe in silenzio. I suoi occhi tornano quasi a splendere, luccicano contrastando con i soffocati raggi del tramonto. Si è fatto davvero tardi. Eleonora mi chiede di mangiare da lei, come posso rifiutare, quella richiesta è come una bolla di ossigeno nella sfiancante apnea creata dai litigi. Conosco la madre, Antonella e il patrigno, Stefano. Sua madre ha gli occhi di ghiaccio e un sorriso fantastico con il quale mi ammalia in ognuno dei suoi discorsi. Stefano è alto e snello, molto simpatico, durante tutta la cena riesce sempre sapientemente a strapparci un sorriso. Sono davvero simpatici, mi fanno sentire apprezzato, in un' ambiente familiare e amichevole. Avevano già sentito parlare molto di me, ciò mi tranquillizza. Parliamo di tutto, è così strano. A casa mia regna il silenzio. Finito di mangiare corriamo sul divano e accendiamo la televisione. Antonella tra le braccia di Stefano, Eleonora tra le mie. Magica passa la serata tra carezze e sorrisi.Grazie di tutto, continuate a farmi sentire il vostro sostegno come state facendo ora, siete fantastici. Il resto del capitolo è davvero intenso.
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L' ERRORE PIÙ BELLO DELLA MIA VITA
Storie d'amoreQuesta è la vera storia di come la persona che mi ha salvato mi ha distrutto. Non avrei mai pensato che sognare potesse essere così bello. -Ringrazio Federica e Valeria che ogni giorno mi sostengono permettendomi di creare tutto questo -