Auguri. pt.2

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È il 5 marzo e come da ormai 17 anni è il giorno del mio compleanno. Ieri abbiamo preparato la torta insieme io ed Eleonora. Mi ha appena scritto di andare nel nostro "nascondiglio". Nonostante il sole tira vento, mi sono preparato i capelli e vestito bene per l'occasione, le porte dell' ascensore si aprono. Salgo e la vedo. È bellissima, indossa una minigonna nera e una maglietta bianca leggera con un colletto di pizzo nero. I suoi occhi sono azzurri come il cielo. Mi mostra un cartellone con scritto "Ti ho fatto venire nel posto più inutile che conosca ma è quello con maggiore significato, qui abbiamo legato e sei diventato il mio tutto. Auguri Mike +17". Corro ad abbracciarla, delicatamente poso le mie labbra sulle sue, schioccando un bacio tenero e pieno di gratitudine. Decidiamo di andare a casa. Brindiamo con aranciata, Eleonora è astemia.
La torta è bellissima alla panna e marmellata di fragole, è ricoperta di fondant azzurro, il mio colore preferito, e rose blu. Ci guardiamo, non possiamo fare a meno di sorridere, è tutto così bello, non potevo chiedere di meglio. Andiamo in camera, sul letto, ci sdraiamo e cominciamo a coccolarci.
-fermo qui- mi dice
Mi toglie la maglietta e pantaloni e mi copre gli occhi, poi prende un' altra maglietta legandomi i polsi. ano secondi, minuti, ore, non so, la sento in cucina che cerca qualcosa. Sono così in ansia che non la sento nemmeno arrivare, ho tutti i muscoli tesi. Mi bacia sul petto e poi freddo, un cubetto di ghiaccio scende sul mio ventre. Come ad un' asmatico il mio respiro si affanna, libero i polsi e tolgo la benda. La porto a me, ci baciamo, con molta più passione, dura un' eternità questo bacio.
-aaaah- geme.
-Sei proprio un infame- rispondo.
Lei sorride -eh già-.
Come un bambino che si è stancato di giocare scende dal letto. Ci rivestiamo e la riaccompagno a casa tra sguardi complici.

A scuola non sto fermo un' attimo, sono addirittura più iperattivo del solito. L' eccitazione per quello aveva fatto Eleonora mi sta facendo impazzire. Sfioro le nuvole con un dito ogni volta che la mia mente ripensa a quegl' attimi. Sto fremendo dalla voglia di vederla.
-Sei proprio stata un infame l' altro giorno- dico con un sorriso che sa di malizia.
-posso fare qualcosa per rimediare ?- risponde.
-beh, forse sì-.

L' ERRORE PIÙ BELLO DELLA MIA VITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora