Capitolo 11

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E fu davanti ad una foresta fitta e buia che l'istinto ci guidò. Che la dimensione dove ci trovavamo fosse quella giusta? Michael si stava guardando intorno insospettito, ma non proferiva parola. Ad un certo punto mi girai, sentendo un rumore, e preparai le mie piume in modo da essere lame affilate.
-Cosa fai, Daenerys?- mi chiese.
-C'è qualcuno qui.- risposi, sussurrando. –Stai attento.
Cominciai a camminare verso la direzione in cui sentivo il rumore e davanti a me spuntò un essere strano, facendomi sobbalzare.
-Daenerys!- esclamò. Era celeste, con un'antenna in testa, piccolino. Era praticamente una stella con una testa.
-Oh Dio mandarancio, ma chi sei tu?
-Sinceramente non pensavo di riuscire a restare nascosto per così tanto tempo, ci hai messo tanto a scoprirmi!- sul mio volto si dipinse un'espressione sconcertata. –Sono la vostra guida. Sono stato mandato dai Sovrani dopo aver saputo degli attacchi contro di voi. Ci ho messo molto a trovarvi, questa è una dimensione abbastanza difficile da raggiungere...
Guardai Michael e sembrava... intenerito.
-Quindi sei stato mandato dai Sovrani, eh?- esclamai, molto incredula.
-Si!- mi sorrise quell'esserino.
-Io non ci credo.- alzai le sopracciglia e incrociai le braccia.
-Giusto! Me l'hanno detto che non ci avresti creduto.- cominciò a rovistare non so dove per tirare fuori una lettera e porgermela. –Hanno detto di consegnarti subito questa lettera.
La afferrai e, aprendola, sentì l'odore del marchio che solo il Consiglio Supremo usava. Allora era vero, l'avevano mandato loro.
-Aspetta...- smisi immediatamente di leggere. –Noki?- chiesi, sorpresa.
-Si, Daenerys... sono io.- mi sorrise, intimidito.
-ODDIO VIENI QUI!- urlai, prendendolo tra le mie braccia. –DOPO TUTTI QUESTI ANNI!
-Non potevo dirtelo, Rys, perché il Consiglio me l'aveva vietato.
-Oh cucciolo mio, basta che sei tornato tra le mie braccia...- lo cullai, tenendolo stretto a me.
-Ma perché sei così adesso? Da essere un cagnolino sei diventato così?
-Devi sapere che la casa dove abitavamo era magica. Era la dimora di molti dei e creature mistiche prima di noi ed era stata riempita di incantesimi e magie. Chiunque sia morto lì, è vivo da qualche parte sotto forma di un altro essere. In realtà, Genève ti ha solo aiutata a diventare un vampiro, ma la casa ti avrebbe fatta sopravvivere lo stesso.
-Vuoi dire che...
-Si, Genève non era al corrente della faccenda della casa e ha pensato che l'unico modo per farti sopravvivere fosse trasformarti.
-Allora se non fosse stato per la casa io sarei morta?
-Si, lei non era in grado di far andare a buon fine una trasformazione poiché non possedeva molto potere.
-Aspetta... ma io sono...
-Un ibrido,- mi interruppe. –si, sei un ibrido poiché sei il risultato dell'unione della trasformazione della casa e la trasformazione di Genève.
-Oddio... ora tutto torna!- pensai. E riflettendoci di più, tornò anche la faccenda di mio marito. –Ecco perché Adrien è ancora vivo!
-Si... purtroppo, uccidendolo in quella casa, non hai fatto altro che trasformarlo in angelo della morte. Fortunatamente, tu non sei un angelo appartenente a quella stirpe.
-Ma adesso il nostro obiettivo è comunque uccidere.- risposi.
-Uccidere per liberare il nostro mondo, Daenerys.- sorrise.
-Noki...- abbassai lo sguardo. –Ho paura di non farcela. Non so di cosa ho bisogno per affrontarlo, ha anche un esercito e noi siamo solo in due!
-Ricordati che nel momento del bisogno ci sarà sempre qualcuno che ti aiuterà.- rispose. –Il tuo unico obiettivo adesso è liberare il trono della Corte Suprema e ucciderlo, in modo che i Saggi possano tornare al loro posto e che la pace regni in questo mondo.
-Insieme, ce la farete.- sorrise e guardò anche Michael. –E poi, ci sarò sempre io se avete bisogno di una mano.- rise. –Nel libro che state cercando, sono anche contenuti degli incantesimi proibiti che vi aiuteranno a rimuovere la minaccia di Adrien da questo mondo e da tutte le dimensioni esistenti e che potranno essere create. Inoltre, la casa deve venire privata di tutte le maledizioni e di tutti i suoi poteri e deve venire distrutta.
-Ma secondo la legge degli angeli...- mi fermai.
-Si, Daenerys, e mi dispiace.- continuò lui dopo qualche secondo.
-Ma non posso, Noki, non posso!- quasi non gridavo. –Ho trasformato Michael, non posso sacrificarmi!
-In che senso sacrificarti?- Michael sbarrò gli occhi.
-La casa mi ha trasformata in un angelo, se non fosse stato per lei sarei morta adesso, quindi nel distruggerla morirei con lei.- spiegai, con lo sguardo abbassato e con voce rotta. –Se fosse solo per me io lo farei, ma non voglio far sì che anche tu muoia! Se io morissi, anche una parte di te, della tua anima morirebbe e col passare degli anni la tua fiamma non farebbe altro che affievolirsi per poi spegnersi del tutto.- non ebbi poche difficoltà nel parlare.
-Se morire significherebbe stare con te per sempre allora non mi dispiacerebbe molto.- sorrise.
-No, Michael, qua non fa una piega il romanticismo.- sputai. –Sei già morto una volta per colpa mia, non permetterò a niente e nessuno che tu possa morire una seconda volta e DEFINITIVAMENTE, senza che ci possa essere nessuna magia che ti faccia tornare vivo! Tu hai una famiglia, hai un mondo che ti aspetta e non puoi lasciare tutto per una singola persona!
-Daenerys, ma stai scherzando?!- alzò di parecchio la voce. Mi ricordò della prima volta che ci incontrammo, di quando non era a conoscenza di nulla riguardo la nostra natura e aveva paura, molta paura. –Mi hai mostrato tu stessa che le nostre anime sono unite e non si potranno mai separare! Se sacrificarci significherà salvare la nostra e le prossime generazioni, allora lo faremo. INSIEME.
-NO!- sbraitai. –Nonostante mi faccia così tanto male dirlo, ma a costo di separarmi da te per sempre io morirò DA SOLA.- dissi, fermamente. I miei occhi bruciavano, dovevano essere rossi come il sangue. –Troveremo l'incantesimo per riportarti nel tuo mondo e tu continuerai a vivere la tua vita, ti troverai qualcun'altra e con lei avrai una famiglia. Di Adrien e della casa me ne occuperò IO, che ho vissuto per quasi trecento anni e che non avrò niente da perdere una volta separata da te.
Michael, con le lacrime agli occhi che scendevano una dopo l'altra, spiegò le ali e volò via, in quella foresta fitta. Io non resistetti più e scoppiai a piangere, accovacciandomi e nascondendo il viso tra le mie braccia.
-Su, non fare così... stai facendo la cosa giusta, è solo che lui ha bisogno di un po' più di tempo per capirlo.- mi consolò Noki, salendo sulla mia spalla.
-Non voglio lasciarlo, io lo amo più di tutta me stessa.- singhiozzai.
-Lo so, tesoro, lo so... ma arriverà il giorno in cui tornerete insieme, fidati di me, e rimarrete insieme per sempre in quella dimensione in cui non può esserci nessuno se non coloro che sanno amare ed hanno un cuore così grande da potersi sacrificare per qualcun altro.- alzai la testa, ancora con gli occhi completamente pieni di lacrime, e vidi che mi stava sorridendo. –Ora vai da lui, quando avrai bisogno di me basta che chiamerai il mio nome ed io sarò da te. Questa è la strada giusta, l'istinto vi guiderà fino alla fine di questa dimensione. Troverete un'indicazione una volta trovato il passaggio da questa dimensione alla prossima.- mi sorrise un'ultima volta e si smaterializzò in qualche secondo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 21, 2016 ⏰

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