BTS - Seven Pieces

17. Dagli occhi di tae

Ma lei non risponde, così lascio i soldi e la prendo in spalla per poterla portare a casa, ma cosa mi combini eun?
Finalmente siamo arrivati, sembra leggera ma in realtà pesa un botto.
- hey, dove sono le chiavi? Io
Ma continua a guardare il vuoto, così inizio a frugare nella sua borsetta e trovo un assorbente... Okay lo rimetto a posto, le ho trovate, apro la porta, entriamo e chiudo col piede, salgo le scale e la faccio sedere sul letto.
- Yuhu. Dico io scuotendo la mano davanti ai suoi occhi, sembra come ipnotizzata
- guarda che io non sono bravo a fare i discorsi, ma...*abbasso lo sguardo sulla gamba e inizio a disegnare dei cerchi col dito* sai che puoi contare su di me nei momenti difficili, quindi se sei ancora triste per tua madre puoi piangere se vuoi, e poi c'è anche jimin. Io
All'improvviso una lacrima cade sulla mia mano, alzò lo sguardo e noto che stava piangendo, così la abbraccio
- ho saputo che lunedì jimin va a Busan... Quindi per il periodo in qui è via, mi prenderò io cura di te, jimin mi ha chiesto di non lasciarti sola neanche un momento e visto che io sono un bravo fratello farò come dice, ti starò appiccicato come una sanguisuga, non avrai neanche il tempo di sentirti sola. Dissi io accennando un sorriso
- te l'ha detto lui? Disse lei con voce cupa
- si. Io
- e quando te l'ha detto? Lei
- proprio qualche minuto prima che ti trovassi in quel bar. Io
Lei alza lo sguardo stupito e poi riabbassa il capo triste
- vuoi sapere perché ero così prima? Lei
- certo. Io
- jimin ha detto di prenderci una pausa. Disse lei prendendo la coperta in mano e iniziandola a stringere
- e perché l'avrebbe detto? Io
- perché devo capire. Lei
- capire cosa? Io
- se tu mi piaci. Lei
La guardai stupito
- quindi potrei piacerti? Io
- è questo il problema, non lo so, sono confusa. Lei
- hai tutto il diritto d'esserlo, in questi giorni sono successe tante cose tutte insieme, se io fossi al tuo posto ora starei su un palazzo pronto a suicidarmi. Io
- se ti riferisci alla scomparsa di mia madre, non sono più tanto triste, perché so che lei è sempre al mio fianco, anche se lei non c'è più in questo mondo, noi siamo legate da qualcosa di più forte della vita, ti sembrerò pazza, ed hai tutto il diritto di pensarlo, ma da tutto quello che è successo ho capito che non si può programmare la vita, le cose succedono e basta, il nostro destino è stato già scritto, anche queste parole che ti sto dicendo sono già state programmate, quindi penso che qualcosa mi farà capire i miei veri sentimenti, solo che è difficile... Molto. Lei
- hey, lo sai, a volte vorrei essere nato robot, già, vorrei essere un robot che canta e che balla, se fossi un robot non mi stancherei mai e non mi ammalerei mai, così non mi sarei neanche innamorato di te e ora tutto questo non sarebbe successo, ma se non avessi sentimenti sarebbe anche impossibile cantare... essere umani è così difficile, eun... Mi dispiace, è tutta colpa mia. Io
- tae, non dire così, è colpa mia, devo solo capire quello che voglio... E così dicendo si sdraia e si addormenta e con lei anche io, già, proprio così, all'improvviso, come se ci avessero lanciato un incantesimo come nella fiaba della bella addormentata, ma se mi addormento anche io chi ci salverà?

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SPAZIO ALL'AUTRICE
Sciau belli, ho scritto il nuovo capitolo, povera eun e povero tae e poveri tutti, mamma mia questa storia sta diventando stranissima, è diventata diversissima da come l'avevo immaginata all'inizio e ora sono più confusa di eun... Vabbè vado...