20. Vorrei che fosse tutto diverso

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Entrammo in casa e salii in camera mia, quando aprii la porta tutto era come l'avevo lasciato, forse la stanza si era rimpicciolita, ma probabilmente è perché sono cresciuta.
Entrai nella camera, posai la valigia di fianco al letto e mi ci sedetti sopra, era rimasto bianco e soffice, il profumo di lavanda mi riempii i polmoni, probabilmente le lenzuola erano state appena lavate, ma erano le stesse di un tempo, alzai lo sguardo e notai la vecchia foto di me da piccola con mia madre, accarezzai delicatamente la parte dove c'era mia madre, quanto avrei voluto poterla salutare... Sentii bussare la porta.
- avanti, la porta è aperta.
- cosa fai?
- oh jin, sei tu, scusa se prima sono scappata qui lasciandoti solo, comunque stavo guardando questa foto.
- oh non ti preoccupare, fa vedere la foto.
Gliela porsi
- sei tu da piccola?
- si, quella acconto a me è mia mamma.
- le assomigli molto.
- no, lei era una donna dal fascino gentile, io invece ho il fascino di una foca che si strozza.
- povera foca hahaha.
- già, povera foca...
- comunque sono venuto ad avvisarti che sono arrivati i tuoi parenti.
- allora scendiamo.
Scesi giù, erano venuti tutti, vederli tutti vestiti di nero mi rendeva triste, ritornai in camera per cambiarmi anch'io e mi diressi in giardino dove si trovavano tutti, in lontananza era come il un punto nero in mezzo al bianco, scommetto che la mamma sarebbe stata triste a vedere una cosa così nel suo bel giardino, ma il suo desiderio era essere sepolta qua, quindi dovrà sopportarlo.
Mi avvicinai agli altri e papà e Jin mi fecero spazio, parlarono tutti tranne me e Jin, jin non la conosceva invece io se avessi aperto bocca sarebbero uscite solo cazzate e poi mi sarei pentita di aver aperto bocca e avrei pianto e basta, dopo che parlarono tutti andammo uno ad uno a posare i fiori, appoggiai i crisantemi sulla tomba, questi fiori non mi piacevano ma non volevo cogliere le rose di mia madre, la figura di mia madre nella tomba mi fece rattristare, i suoi occhi erano chiusi, notai il suo sorriso, poggiai una mano sul suo viso, anche da morta era bellissima.
- mamma, avrei voluto passare più tempo con te, avrei preferito restare nella scuola pubblica se avessi saputo che sarebbe successo questo, perché proprio te? Non potevano portarsi via me? Giuro, non ti dimenticherò mai, dirò ai tuoi nipoti che tu eri una donna fantastica, e loro saranno fieri di te, lo giuro, lo giuro... Le lacrime iniziarono a rigarmi il viso così portai le mani in faccia per non farmi vedere, la mano di papà mi prese e mi portò in casa.
Pensavo che non avrei pianto, volevo mostrarmi forte ma non ci sono riuscita, ho ceduto.
- tu resta pure qui, dirò agli altri che non ce l'hai fatta, loro capiranno.
Annuii col capo basso e poi salii in camera mia, restai sul letto a fissare la fotografia, riuscirò a superarlo, in fondo sarebbe successo lo stesso prima o poi.
All'improvviso sentii bussare la porta.
- avanti. Era jin
- hey Eun, come ti senti?
- adesso meglio grazie.
- che ne dici di fare una passeggiata? Un po' d'aria fresca ti farebbe bene.
- si, forse hai ragione.
Uscimmo dalla villetta e iniziammo a passeggiare in giardino, non dove si stava tenendo il funerale, non sarei riuscita ad andarci.

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