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Io ed Elena entriamo nella classe.

È molto spaziosa. I banchi sono disposti in tre file da quattro.

"Sedetevi lì in fondo" Dice la professoressa indicando il banco.

Subito dopo esserci sedute e sistemate, il ragazzo davanti a noi si gira e solo dopo pochi istanti lo riconosco: è Tony!

"Tony che ci fai qui?" Chiedo sotto voce.

"Veramente, TU che ci fai qui! Io sono nella mia classe"

Tony è un ragazzo nero con la pettinatura afro. È molto simpatico, quando vuole. Indossa quasi sempre magliette con scritte in inglese che dovrebbero essere 'intelligenti' ma in realtà non vogliono dire nulla, e delle cuffie.

"Ma pensa tu quant'è piccolo il mondo!" Dice Elena.

A volte se ne esce proprio con espressioni che direbbe mia mamma.

"E tu sei?" Chiede Tony con sguardo 'seducente'

"Piacere, Elena!"

"Piacere mio, Tony"

I due si stringono la mano e si sorridono. Ad un certo punto sentiamo un rumore forte e fastidioso. Era la professoressa che, per attirare la nostra attenzione, lo aveva sbattuto contro la cattedra.

"Volete anche un caffè?" Chiede arrabbiata ed ironica la prof.

"Beh" inizia Tony.

"Girati e mettiti composto!" Lo sgrida la prof.

"Agli ordini!" Dice Tony con le mani alzate e lo sguardo basso.

"Ti senti bene?" Chiedo a bassa voce a Elena che intanto era arrossita come un pomodoro.

"Si, perché?"

"Sei rossa come un pomodoro" Dico sorridendo. "Ma non è che ti piace Tony?"

"Cosa? Sei matta?" Risponde arrossendo di più.

"Forse è meglio se chiedi di andare in bagno per calmare i tuoi ormoni"

 

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