Prologue

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Mi avevano detto che i primi mesi di convivenza sarebbero stati i più duri e probabilmente i più pericolosi per una relazione.
E a dire la verità, avevano completamente ragione.
Io e Justin litigavamo praticamente ogni giorno, riuscivamo a discutere anche sulla posizione delle posate o della tovaglia.
Per questo, cercai di "scappare" più volte a New York da mio padre e Britney.
Almeno una volta alla settimana, la cronologia del mio computer, era piena di ricerche su voli last-minute diretti a New York, che non presi mai.
Fortunatamente Justin riusciva a trovare sempre il modo per aggiustare la situazione e a impedirmi di partire.

Le cose andarono molto meglio una volta abituati alla monotonia della vita di coppia, colazione insieme, lui andava al lavoro e tornava per pranzo, mangiava e di nuovo al lavoro fino alla sera; io ero perennemente la donna di casa, la classica casalinga di 50 anni fa.
Non mi sentivo nemmeno più una ragazza di 20 anni, ma piuttosto una signora di 60, costretta a rimanere rinchiusa tra quattro mura in attesa del ritorno dal lavoro di suo marito.
Ormai le cose erano cambiate, la vita era più movimentata e io non ero mai stata abituata a privarmi della libertà che tanto custodivo gelosamente.

Questo era un altro motivo dei litigi con Justin. Lui era cresciuto con la donna delle pulizie, un cuoco privato, soldi a palate e ad un ogni suo capriccio, papà Josh tornava a casa con un nuovo giocattolo; mentre, ora, si trovava davanti una ragazza esausta, isterica e talvolte paranoica che rimaneva rinchiusa tutto il giorno in casa a deprimersi.
A volte mi guardavo allo specchio e mi chiedevo se realmente era ciò che volevo. L'amore per Justin mi aveva dato alla testa?

Non mi sentivo più la solita Ashley, non ero più quella di prima e non so se sia una cosa positiva o negativa.
Tante volte avevo la voglia di prendere le valigie e tornare da mio padre, almeno per qualche ora, o forse anche per qualche giorno.
Ovviamente non andava tutto male, parliamoci chiaro.
Ero ancora convinta che Justin riuscisse a darmi tutto quello di cui avevo bisogno e dopo qualche mese di convivenza ero riuscita ad abituarmi a vederlo giorno e notte, le litigate diminuirono e tutto sembrava andare per il meglio.

Ma evidentemente il destino si era già stufato della nostra felicità, perchè fece arrivare una bufera infernale che spazzò via tutto.
La giostra ricominciava a girare.
Avevamo vinto un turno bonus per le montagne russe.

Spazio Autrice

Saaaalve bocciooooli.

Mi scuso per l'enorme e imperdonabile ritardo nel postare questo Sequel, ma non riuscivo a trovare qualcuno che mi facesse la cover e i programmi che avevo sul computer non andavano.

Stamattina non so per quale tipo di miracolo sono andati ahaha e finalmente sono riuscita a fare quella stramaledettissima cover.

Spero che questo Sequel vi piaccia tanto quanto Stepbrother, cercherò di non essere prevedibile e scontata in nessun capitolo.

Ci metterò sempre il cuore e anima in tutto ciò che scriverò da questo momento alla fine del sequel.

E niente vi ringrazio per tutto, spero di non deludervi con questo nuovo libro.

xoxo

Boyfriend // Sequel of StepbrotherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora