Chapter four || Here again

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Tornò di nuovo il momento di fare le valigie, prendere un taxi, arrivare fino all'aereoporto e imbarcarsi in un aereo.
Era tornato il momento di lasciare New York per la seconda volta.
Solo al pensiero sentivo nascere dentro di me la nostalgia di questi enormi palazzi tutti uguali, delle persone che non facevano caso se ci fossi o no, che da una parte è un bene, le ragazze vestite allo stesso modo, i vari gruppetti di studenti pronti a lamentarsi perchè il lunedì arrivava troppo velocemente.
Quanto avrei voluto fermarli e ripetergli milioni di volte che dopo, una volta usciti da quella scuola, avranno voglia di ritornarci, anche se non potranno più farlo, anche se mi prenderebbero per pazza.

Io e Justin eravamo, come sempre, in anticipo di una buona mezz'ora.
Non ero mai stata abituata a girare così spesso per questi enormi edifici, dove la gente corre per non perdere l'occasione di viaggiare una volta in più.
Certo, giravo spesso con mio padre, durante i suoi giorni di ferie, ma capitavano solo una volta o due all'anno, non una volta a settimana.
Mi guardai attorno, New York aveva 3 aereoporti in tutto e io ero capitata proprio in quello dove mio padre mi portò in modo che io andassi a fare visita da mia madre.
Ripensai a quel momento e inevitabilmente, sorrisi.

« Ashley, dobbiamo muoverci se non vogliamo perdere l'aereo » disse Justin lasciando sparire ogni pensiero che avevo per la testa

« Andiamo » sorrisi e iniziammo a camminare verso la fila

Arrivò il nostro turno, il turno di passare le valigie sotto quell'aggeggio di metallo che odiai profondamente per almeno tre volte.
In quel momento mi passò per la testa, l'attimo in cui dissi a Britney che sarei dovuta ripartire per Los Angeles, ma sopratutto ricordai ogni minimo particolare della sua espressione facciale. Non era contenta, per niente, ma mi lasciò andare proprio come fece la prima volta.
Sapeva benissimo che sarebbe passato molto tempo prima di rivederci di nuovo, ma non si arrabbiò, cercò di capirmi e come sempre ci riuscì, o almeno me lo fece credere.

« Ashley stiamo intasando la fila » disse Justin. Avrei tanto voluto dirgli che per me non era una novità, mi era già successo di avere ripensamenti su ciò che stavo facendo e probabilmente non cambierò mai questa parte di me.

« Si, stavo solo.. » sospirai « Non importa. Andiamo o perderemo l'aereo » sorrisi

« Ti manca tuo padre? »

« Cosa c'entra ora? »

« Non è per questo motivo che sei continuamente persa, oggi? »

« Diciamo che non è solo per quello »

« Che altro? »

« Britney » sussurrai « mi mancherà Britney »

« La andremmo a trovare più spesso, promesso » sorrise prendendomi la mano

Volevo crederci, anzi, dovevo crederci.
Mi mancava la mia migliore amica, mi mancava troppo per descrivere le emozioni che provai salutandola con un abbraccio e con un "ci rivedremo presto".
Dopo averne passate di cotte e di crude, mi sentivo in colpa ad andarmene così, senza aver passato nemmeno un pomeriggio insieme a lei, come ci eravamo promesse.

Sentii la voce dell'auto-parlante annunciare l'imbarco del nostro volo. Anche se ero distrutta dovendo lasciare di nuovo New York e la mia vita all'interno di quella metropoli, ero altrettanto entusiasta di rivedere Los Angeles, la strada per arrivare a casa Bieber e quella magnifica abitazione, che mi lasciava ogni volta senza fiato.
Inoltre avrei rivisto mia madre e Josh.
Non so per quanto tempo ci saremmo fermati da loro, ma sapevo benissimo che non me ne sarei mai più voluta andare e che per quanto mi riguarda, Boston poteva aspettare.

Ci sedemmo ognuno nei rispetti posti, fortunatamente capitai nel sedile vicino al corridoio, se avessi guardato fuori, avrei realizzato troppo presto che stavo per abbandonare di nuovo la mia terra e questa cosa mi avrebbe demolita completamente.

Boyfriend // Sequel of StepbrotherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora