Chapter twelve || Changes

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Spazio Autrice

Stavolta questo spazio lo faccio prima dell'inizio del capitolo.
Innanzitutto volevo chiedervi perdono per l'enorme ritardo, il capitolo l'ho finito ieri sera perchè durante gli altri giorno non riuscivo ad avere un momento libero per far viaggiare la mente.
E nulla, spero sia soddisfacente come chapter.
Grazie mille per le soddisfazioni che mi state dando.
Buona lettura,
Yours,
Kidrauhlslaady
❤️
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I giorni passavano in fretta, come i mesi.
La mia gravidanza con il passare del tempo si faceva sempre più impegnativa, tra le nausee mattutine, le voglie e i miei continui sbalzi d'umore.
Ormai ero arrivata al quarto mese e Justin era diventato sempre piu presente rispetto a prima; stava cercando di farsi perdonare in tutti i modi.
Passavamo molto piu tempo insieme e da soli, in intimità, senza che nessuno si intromettesse.
Britney mi scriveva davvero spesso e mio padre era venuto un weekend quì, visto che non avevo potuto accettare il suo invito a New York.

« Ashley, dobbiamo andare, sbrigati » disse mia madre entrando in camera. Avevo iniziato a scrivere un diario, dove esprimevo tutti i sentimenti della giornata e tutto ciò che facevo.

« Arrivo mamma » risposi chiudendo la copertina rigida. Non volevo che nessuno sapesse del mio metodo di sfogo personale, sopratutto non lei. Sarebbe sicuramente andata a frugare al suo interno per sapere cosa penso e come realmente mi sento.

Dopo ciò che era successo con Justin ero diventata introversa con tutti, pure con Britney.
Per fortuna lei riusciva ancora a farmi sfogare in un modo o nell'altro. Lei ci riusciva sempre,
mi estrapolava le parole dalla bocca in modo che io non mi tenessi tutto dentro ed era davvero un sollievo parlare con lei ultimamente.
Ero riuscita a perdonare per metà Justin, ma l'altro 50% avrebbe dovuto sudarselo.
Non avevo raccontato niente a mio padre, lo odiava già prima di questa vicenda, anche se non avevo ancora capito il motivo, figuriamoci se gli avessi raccontato ciò che aveva fatto con Sophia.

« Ti aspetto di sotto » continuò Diana per poi stamparmi un bacio sulla guancia e uscire subito dopo dalla porta

Mi alzai dalla sedia e nascosi il diario nel solito posto: sotto tutta la cianfrusaglia musicale di Justin. Nessuno ci guardava più da anni e lui aveva accatastato tutti i cd dei suoi cantanti preferiti, tra cui Michael Jackson.
Perfetto come nascondiglio.

Presi una maglietta nera a maniche corte e un paio di shorts bianchi in jeans.
La mia pancia stava piano piano crescendo e si faceva sempre più dura e tonda, ad ogni mese che passava.
Dalla prima visita ginecologica, che fu anche quel giorno che mi dissero di essere incinta, non avevo più sentito i dottori, anche se fra poche settinane avrei dovuto fare la seconda ecografia per controllare se il feto crescesse sano.
In seguito misi un paio di converse nere a stivaletto in pandan con la t-shirt, raccolsi i capelli in un'alta coda di cavallo e mi truccai leggermente rimanendo comunque sui toni del naturale.

Scesi le scale velocemente non sentendo ancora il peso della pancia.
Justin mi raccomandava sempre di andare piano e non fare sforzi, ma io davvero non ce la facevo a rimanere ferma. Dovevo sempre fare qualcosa, andare a camminare o correre, pulire la stanza e girovagare per Los Angeles; stare in casa mi deprimeva e questa cosa l'avevo già appurata a Boston.

« Dove andate tu e Diana? » incrociai Justin per le scale. Era completamente sudato e in tenuta da corsa, sicuramente era andato a fare jogging. Ultimanente nemmeno lui adorava rimanere spaparanzato sul letto a guardare la tv per ore.

« Shopping » sorrisi

« D'accordo piccola, non fare troppi sforzi però » sussurrò per poi afferrarmi il viso e baciarmi

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 12, 2016 ⏰

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