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Di nuovo , erano le 6:15 , mi aspettava un'altra giornata devastante come tutte le altre. Mi vestii in fretta con felpe molto grandi e i pantaloni larghi come al solito ,per nascondere tutto , mi lavai la faccia , misi quel poco trucco e scesi al piano di sotto . C'era mia madre sveglia che guardava il telegiornale alla tv , mi disse:  "Buongiorno Amy, dormito bene?" Risposi facendo di si con la testa , mi guardò  "Mangia qualcosa , ieri sera non hai mangiato nulla , guarda ci sono i cereali che ti piacciono nella dispensa" le dissi che non avevo fame e senza darle il tempo di replicare mi diressi verso la porta e la chiusi dietro di me . L'autobus passava alle 7:00 e io ero in ritardo , percorsi tutta la strada che dalla mia casa porta alla fermata dell'autobus di fretta , con la mia sigaretta in mano , fumare mi rilassava la mattina. Salita sull'autobus cercai un posto per sedermi ma erano tutti occupati quindi rimasi in piedi , infilai le cuffiette e accesi la musica , era bello ascoltare la mia musica e osservare le persone che mi circondavano  ,  mi isolava dal mondo , non c'era più niente e nessuno , solo io. Arrivai a scuola , andavo al liceo artistico e si entrava alle 7:55 , guardai l'orario sul telefono ed erano le 7:33 , mi avviai verso il bar, dove mi trovo tutte le mattine con dei miei amici infatti trovai li lisa e Karen , mi sedetti e accesi una sigaretta . Iniziammo a parlare delle novità , dei professori e qualsiasi cosa ci passasse per la testa , sono molto simpatiche anche se le conoscevo da poco perché ero al primo anno mentre loro al terzo . Cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni ci avviammo verso la scuola , e li ognuna di noi andò nella propria casse . Mi trovavo bene nella mia , mi stavano quasi tutti simpatici anche se erano molto diversi da me , non mi lamentavo neanche dei professori perché erano molto gentili e me la cavavo piuttosto bene a scuola. Suonò la campanella delle 10:00 , il primo intervallo , raggiunsi il giardino passando dal bar della scuola da dove usciva un odore invitante di panini caldi e brioche , ma ripetevo dentro di me "Non farlo , resisti , non mangiare" , infatti lo sorpassai velocemente ed uscii in giardino , li ci ritrovavamo tutti per fumare , eravamo tutti amici ma ognuno aveva la sua vita , ci vedavamo solo a scuola. Raggiunsi la panchina e li vidi Josh , era un mio caro amico ma avevamo perso molto il rapporto , lo salutai e lui mi sorrise dolcemente , accesi la mia sigaretta e iniziai a parlare con Karen. Le sei ore di scuola passarono velocemente , e alle 13:50 uscii , mi avviai verso la stazione per aspettare l'autobus , quando mi chiamò mio padre , e mi disse: "Ciao Amy , ti vengo a prendere io e andiamo a mangiare insieme " , mio padre era una bella persona ma non mi piaceva andare a mangiare con lui perché era sempre un pretesto per litigare e in più ero costretta a mangiare tutto . I miei genitori divorziarono quando io avevo sette anni , è stata dura per me , non la superai mai veramente , ma ora entrambi hanno la loro vita , mia madre si era risposata e mio padre si era trasferito a casa della sua nuova compagna a un'ora di distanza da casa mia .Mi portò in una pizzeria , e lui ordinò una pizza con salsiccia e cipolla , nauseante , io presi una margherita piccola , parlammo un po del più e del meno , della scuola e del lavoro , arrivarono le pizze e lui si abbuffò in fretta , io guardai la mia e iniziai a dividerla in minuscole parti uguali e ne mangiavo lentamente una alla volta , in tutto ne mangiai tre fette . Lui mi guardò e mi chiese se era tutto aposto e risposi : " Sì , ho mangiato un panino a scuola e ora non ho molta fame " feci finta di ridacchiare e lui cambio discorso . Sentivo quelle tre fette ancora in gola e la nausea era devastante , andai in bagno e vomitai, lo facevo spesso , vedere il mio corpo mi creava delle crisi , per questo non avevo specchi in camera , ma avevo nascosto un paio di bilance , mi pesavo ogni mattina. Verso le 18:00 mi portò a casa e sene andò , salutai mia madre che stava cucinando e raggiunsi la mia camera, mi addormentai. Mi sentii scuotere nervosamente aprii gli occhi , era mia madre che diceva "Amy svegliati devi andare in palestra!!" , porca troia , mi ero dimenticata che vado in palestra quattro volte alla settimana , facevo kick boxing , una specie di boxe ma si usavano anche le gambe , mi piaceva molto perché avevo molti amici , e il maestro mi trattava come una figlia , allora presi la borsa , i guantoni e andai in macchina , mia madre mi lasciò davanti all'entrata mi diede un bacio e mi disse " Ti vengo a prendere tra due ore , quando torni c'è il pollo da mangiare , ciao tesoro divertiti" . Il Pollo, uno dei miei piatti preferiti , non riuscivo mai a resistere e la cosa mi spaventava , con questa paranoia entrai nello spogliatoio e trovai jes, una mia carissima amica che mi corse incontro e mi abbracciò, accarezzando i miei lunghi dread che arrivavano alla fine della schiena . Ci raccontavamo tutto ,era una sorella per me. Mi guardò e mi chiese : " Hai da fare sabato?" , io non avevo mai da fare ma feci finta di pensarci lo stesso , e le risposi di no , mi guardò felice e chiese :" Sai , c'è un festone illegale non molto lontano da qui , ci andiamo?" . Non mi piaceva molto andarci ma quando ero lì stavo bene , mi sentivo libera , con la mia musica e la mia erba . Le risposi che ci avrei pensato e le avrei detto poi. Entrammo in sala e iniziammo l'allenamento con la corsa, poi calci e pugni, e poi il combattimento leggero a coppie , lei era molto brava ci divertivamo molto insieme . Alla fine dell'allenamento uscii , accesi la mia sigaretta e aspettai mia madre , arrivò appena ebbi buttato il mozzicone  , entrai in macchina e andammo casa , poi mi rivenne in mente il pollo , la mia ansia per questo genere di cose era ingestibile . Le dissi che ero stanca e non avevo fame , così feci la doccia e andai a letto . Ero in una stanza piena di specchi , l'immagine riflessa era una massa informe che urlava e io avevo la testa che stava per scoppiare dal suono di quelle urla , sentivo la mia pelle stringersi come se mi stesse stritolando da dentro , e in quel momento , mi svegliai. Quel sogno mi tormentò per varie notti , fino a che mi decisi di andare dalla signora Jamie , la mia psichiatra , continuavo andarci ma lei non ha mai provato ad aiutarmi. Entrai nel suo studio , bianco lucido senza un filo di polvere. Mi sedetti sulla poltrona bianca al centro della stanza e lei si avvicinò alla scrivania , e mi fece la sua classica domanda " ciao amy, c'è qualcosa che non va?" , tutte le volte che melo chiedeva mi sentivo ribollire , le risposi " No , sa vengo qui perché non ho un cazzo da fare" , era ovvio che avevo un problema sennò non ci sarei andata . Le raccontai il mio sogno , e dopo non so quanti "uhm" che faceva sempre , mi disse : "Hai provato a bere una camomilla prima di dormire?" , ci rimasi impietrita , stava scherzando vero? , feci un grosso sbaglio in quel momento , mi alzai e le dissi :" Lei è una stronza ruba soldi , non le interessa aiutare le persone , non le interessa altro che i soldi , quindi la saluto , non mi vedrà piu". E così è stato , non ci andai più .

Consumata come cenere di sigarettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora