11

123 11 2
                                    

Era quasi ora , la cameretta era pronta , eravamo sicuri che fosse una femmina quindi si chiamerà Ariel , in casa si respirava tensione e tutti aspettavano con ansia il momento del parto. I miei compagni di classe mi scrissero una lettera e insieme ai professori mi regalarono tante scorte di pannolini , avevo paura , insomma una nuova vita e nuove preoccupazioni , avevo paura di deludere mia figlia come madre , ritornare nel vortice dell'anoressia che solo l'amore di mia figlia e riuscito a guarire e darmi uno stimolo. Quella sera c'era qualcosa di strano , come se fosse la calma prima della bufera , mia madre andò al lavoro e io e Dylan andammo a letto presto , parlammo di Ariel. Lui la immaginava con i capelli castani e gli occhi verdi , io invece la immaginavo bionda , fantasticavamo scherzando ma sotto c'era molta paura che solo quando ci stringevamo andava via, mi addormentai velocemente su di lui , come sempre. Iniziai ad avere delle forti fitte , Dylan si precipitò al telefono e chiamò mia madre , io intanto continuavo a perdere acqua. Era il momento , non si tornava più indietro . Dylan mi aiutò a salire in macchina e mi portò in ospedale , feci un parto cesario, lo sforzo di quello naturale non sarei mai riuscita a reggererlo, mi addormentarono, l'unica cosa che ricordo prima dell'anestesia è il pianto di Dylan mentre mi stringeva la mano , era un pianto bello e io gli sussurrai un piccolo e dolce "Ti amo". Mi svegliai piano e arrivò l'infermiera , con in braccio una piccola e bellissima bimba tutta rossa con gli occhietti chiusi , la presi in braccio , in quel momento sentii il mio cuore battere , tutto il male e le preoccupazioni svanirono , il 45 , il passato , le discussioni , mio padre , TUTTO si cancellò quando Ariel fece un piccolo verso stridulo, e iniziai a piangere dalla gioia . Le porte si aprirono entrò Dylan , mi baciò dolcemente prese in braccio Ariel e disse :" Hai visto quanto è bella la tua mamma?" , risi replicando che il sudore e le occhiaie mi donavano un non so che di sexy e ridacchiai. Si aprirono le porte ed entrò mia madre con a seguito : Josh e Karen , Lisa e Jes , e infine Molly e Margherita , avevano tanti pacchi di pannolini , vestitini e pupazzi enormi . Vedere i miei amici così era stupendo, se li vedi da fuori sembrano dei drogati irresponsabili che vivono per infrangere le leggi , ma in realtà sono solo persone che vogliono esprimersi in libertà , con un cuore grande. Eravamo tutti li a guardare la piccola Ariel , quando entrò l'infermiera dicendo che dovevano uscire tutti tranne Dylan, lui mi guardò preoccupato e prese la bambina in braccio , entrò mio padre.
Non si era fatto vedere per nove mesi , era sparito senza mai chiamare o chiedere come stavamo , quando entrò Dylan fece un grande respiro , mio padre sene era accorto infatti senza neanche salutare disse :"Sono qui per chiedervi scusa di tutto , ho visto che entrambi siete cresciuti e sono fiero di te Amy sei la mia bambina , sono rimasto scosso alla notizia ho reagito male , quindi per farmi perdonare vi ho fatto un regalo." , diede una busta in mano a Dylan , lui mi diede la bambina , quando l'aprì senza neanche pensarci iniziò a piangere e fece una cosa che fece rimanere perplessi tutti noi , si avvicinò a mio padre e lo abbracciò dicendo :" Grazie , davvero, sognavo di essere io a farlo per Ariel e Amy , ma non sapevo come iniziare,la ringrazio veramente e le chiedo scusa per quel che ho detto" . Ora volevo saperlo , ero agitata , Dylan mi guardò con un sorrisetto bagnato dalle lacrime e disse :" Amore , ci ha regalato una casa con giardino , è bellissima, saremo una famiglia!" .Ero felicissima,Dylan mi lasciò da sola con la bimba e mio padre , lui scoppiò in un pianto quando prese in braccio Ariel , era tutto aposto , tutto sereno , assaporavo finalmente l'odore della felicità. Quando mi dimisero dall'ospedale ci trasferimmo nella nostra nuova casa , aveva due piani con due bagni e tre stanze da letto e una grande cucina ,anche un grande giardino dove Ariel potesse giocare e divertirsi, in quel periodo Dylan aveva trovato lavoro in un'azienda di grafica pubblicitaria , eravamo felici. Passò un anno , Ariel era diventata una bambina vivace con i capelli biondi e dei grandi occhi verdi con delle sfumature marroni come il papá , Dylan si era ripulito , era diventato un padre geloso e premuroso. Io ero felice , non capivo quanto fosse bello vivere in pace , non mi interessava più se mangiavo un gelato o no , non mi interessava guardarmi allo specchio , capii che avere un fisico pelle e ossa non mi aveva mai reso felice , non sono quelle le cose importanti , prima non capivo quanto la vita fosse bella , l'ho buttata via fino a questo punto , ora avevo intenzione di vivere a pieno , crescere mia figlia e farla diventare una bella ragazza felice. Io e Dylan ogni tanto andavamo a qualche festa con i nostri amici , o ci ritrovavamo per fare due chiacchere e fumare un po. Amavano nostra figlia più della nostra vita , non rimpiango nulla , perché ogni sbaglio che ho fatto mi ha portato a questo , ogni cosa mi ha portato alla felicità.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 08, 2016 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Consumata come cenere di sigarettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora