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Non volevo sentire , la sveglia suonava ma io non avevo intenzione di ascoltarla , mia madre salì di fretta le scale e spalancò la mia finestra , si avvicinò a me e mi disse "Hai un anno in più ma non riesci a fingere di dormire , buon compleanno amore". Dovevo alzarmi , mi aspettavano una miriade di chiamate,messaggi,notifiche facebook , magari persone che erano sparite e non si sono più fatte sentire tutto a un tratto compaiono , con la scusa degli auguri. Esco di casa dieci minuti prima , avevo finito le sigarette quindi corsi al tabacchi , per fortuna riuscii a prendere l'autobus in tempo prima che la pioggia aumentasse.Seduta ad osservare fuori dal finestrino seguivo con lo sguardo le gocce che scendevano lungo il vetro , continuavo a sperare che tutti si fossero dimenticati del mio compleanno , fino a che mi chiamò Karen , urlando in coro con Lisa , Josh , Sally e Jes , mi dissero "Vestiti bene cara andiamo ad un festone oggi si parteeee. Vogliamo che questo giorno sia bellissimo per te , telo meriti!" , non mi andava per niente , ma tutti i miei migliori amici si erano uniti per me è  non potevo dargli buca , per fortuna quel giorno mi ero messa le calze che mi aveva regalato mio padre e una felpa grande grigia , gli scaldamuscoli di lana di mia nonna e un giubbotto nero . L'autobus si fermò alla stazione dove erano tutti li ad aspettarmi , ero felice, ridavamo e scherzavamo , fantasticando sul futuro o dicendo le più grandi cazzate possibili , solo per riderci sopra . Dopo un paio d'ore arrivò il treno e partimmo, direzione Milano , ci avremmo messo tre ore , ma passarono molto velocemente , ero carica e felice , mangiai anche una barretta integrale ipocalorica e senza zucchero , mi sentivo un sesto senso , come se stesse per succedere qualcosa di grandioso . Arrivati a Milano ci trovammo un po spaesati , ma incontrammo un altro gruppo di ragazzi che andava nella nostra stessa direzione , scavalcammo ruscelli , scalammo colline e infine arrivammo in un grande prato con tanti teli colorati e moltissimi camper , il paradiso , era il tempio della libertà , serenità e armonia come in una grande famiglia , ognuno fa ciò che vuole ma rispettando gli altri e senza fare danni . Stendemmo un grande telo colorato e ci sedemmo sopra per mangiare in attesa che la musica si accendesse, avevo paura di stare male come 'ultima volta , ma provavo a non pensarci.
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Sì sentii un grande boato , tutti urlando si alzarono in piedi , e li si accesero le casse . Iniziammo tutti a ballare come un'unica persona , mi sentii toccare la spalla , mi girai di scatto , vidi un ragazzo alto più o meno 1.80 , aveva i capelli castani e gli occhi verdi con una puntina di azzurro e marrone , mi sorrise , era davvero bello, si avvicinò e mi disse :"Ti è caduto il cellulare attenta la prossima volta non vorrei che venisse pestato" . Ero tutta rossa , rimasi di sasso , lo ringraziai e mi presentai in maniera piuttosto goffa , lui era davvero carino , iniziammo a ballare insieme e lo presentai subito ai miei amici "Ragazzi , lui è Dylan " , si capiva che non era per niente timido , divenne subito amico con gli altri . Mi portò dietro i camper , e stese un telo , stava per tramontare il sole e la mattina dopo saremmo ripartiti , mi parlò molto di lui , sua madre era morta quando lui aveva dieci anni e suo padre lavorava molto , quindi fu cresciuto da sua nonna , che lui descriveva come una buffa vecchietta sempre carica e arzilla , mi raccontò che quando compì 16 anni iniziò a frequentare cattive compagnie e conobbe il mondo della droga , era incastrato in quel mondo , era l'unica cosa che lo faceva sorridere , diceva. Non era per niente una brutta persona , mi faceva tanti complimenti, mi parlava di cosa voleva fare nel futuro , aprire un albergo sul mare e fare tantissimi soldi , avere dei figli e viziare sua moglie. Gli diedi il mio numero è poi mi abbracciò forte , e in quell abbraccio mi addormentai. Mi svegliai in treno con i miei amici , Josh mi aveva caricato sulla schiena fino alla stazione , quando mi svegliai eravamo quasi arrivati . Iniziammo a parlare della giornata passata , di quanto ci siamo divertiti , e che dovevamo assolutamente rifarlo , ridavamo tanto insieme.

Consumata come cenere di sigarettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora