16* capitolo

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Entro in classe e il professore fa l'appello, mi siedo vicino a Lexie nei nostri soliti posti.

"Sei bellissima" dice Harry al mio orecchio
Mi giro per guardarlo, gli rivolgo uno dei miei più falsi sorrisi e poi torno a guardare il prof.

L'ora scorre normalmente e mi rendo conto che Kevin non ha aperto bocca e sono più che contentissima per questo, mi sento libera e ho l'impressione che lui non esista proprio. Sembra strano come io non abbia sofferto per giorni interi sapendo di aver perso il ragazzo amato... Pensavo che sarei stata davanti alla tv a mangiare il gelato e piangere...pensavo che sarei stata chiusa in casa. Invece no. Mi sento fredda verso chiunque, mi sento senza emozioni non immagino il mio sguardo quando guardo le persone, mi sento sola e mi piace, il dolore che ho subito per papà mi aiuta anche adesso ad essere distrutta dentro e normale fuori, anche il mio scarico nervoso di ieri mi ha aiutato, sta mattina mi sono svegliata normalmente, mi sono vestita e uscita di casa senza troppi pensieri, non ho rabbia, non ho niente, non ho più niente, ho perso fottutamente tutto. Nonostante tutto sto bene. Sto veramente bene.

La giornata finisce in fretta e mi affretto a uscire fuori da scuola.

"Hei Jess, stasera vuoi uscire?" Mi chiede Harry raggiungendomi al cancello
"Ehm si certo.. Ci vediamo al Melody alle 7 ti va bene?"
"Va bene. Ci vediamo dopo"

Vado verso la macchina e vedo Lexie che bacia teneramente Paul prima di venire alla macchina. Quando li raggingo loro non smettono di leccarsi.
"Quando finite me lo dite perché vorrei andare a casa" dico con tono serio.

Si staccano di scatto e dicono in coro "scusa". Si salutano di nuovo, mamma mia che rottura, e poi Lexie entra in macchina.
"Stai bene best? Non voglio vederti giù, voglio la stronza di prima che ci mandava a fanculo e poi rideva con noi" dice con una voce triste
"Quando la gente imparerà a farsi i cazzi suoi, lo farò" accenno un sorriso ma me lo ritiro subito quando ricordo il fatto di ieri e delle sue parole quando mi diceva che io non ho nessuno che mi invita a cena.
"Non puoi chiuderti del tutto" dice tra i singhiozzi.
Non può piangere cazzo, non può.
Continuo a guardare la strada senza essere attenta alla ragazza che vale tutto per me e che piange per colpa mia.
"Se mi capiresti, non mi chiederesti questo". Dico mentre entro nel viale della casa.

Voglio abbandonartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora