19* capitolo

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Una volta entrata in classe mi siedo accanto ad un ragazzo che non mi sembrava di averlo già visto in giro.
"Io sono Jay" dice con un sorriso dolce
"Jess" dico cercando i miei quaderni.

Mi sentivo osservata.. Dalle persone che erano e lo sono ancora tutto per me.

Lexie ha le occhiaie e occhi gonfi, penso che avrà pianto ieri sera..
Mi dispiace tanto amici miei per quello che vi sto facendo, ma non mi avete mai capita e voglio scoprire cosa mi succede prima di tornare da voi..
Dal gruppetto manca Harry. Chissà dove sarà?

Domani devo andare dalla nonna, devo ricordarmi di prendergli il regalo.

La giornata passa in fretta ed esco fuori da questa schifosa scuola dirigendomi alla macchina. Prima di aprire la macchina sento il telefono vibrare..

>ti aspetto davanti casa, stavolta non mi dai buca :) ~Harry<
Sorrido al messaggio e sono davvero impressionata sul fatto che non vuole mollare.

Arrivo a casa dopo una decina di minuti e vedo la sua macchina parcheggiata davanti casa mia. Esco dalla macchina e lo vedo seduto su un scalino.

"Hey" dice alzandosi e pulendosi i pantaloni
Guardo le scale, non penso che erano cosi sporche le avrà lavate mia mamma qualche mese fa..
"Hey" dico aprendo la porta di casa.
"Vuoi entrare?" le chiedo
"Se lo vuoi, si" dico grattandosi la nuca
"Guarda tu entri, io chiudo la porta e ti catturo nella mia casa... Se te lo chiesto vuoldire che lo voglio" dico facendo una smorfia
"Molto spiritosa, entriamo dai" dice sorridendo
"Vado un attimo in bagno, intanto accomodati" dico buttando la cartella per terra

Vado in bagno, mi lego i cappelli in una coda, tolgo il trucco che ormai era pesante e torno in soggiorno.
Ma dov'è Harry?
Vado in cuccina, non c'è. Controllo tutta la casa e lui non c'è, forse se ne sarà andato via.
Non può essere nella mia stanza, lo ammazzo.
Salgo le scale e lo vedo in piedi al centro della mia stanza. Il disastro è molto più visibile alla luce del giorno..
Mi avvicino per dirgli di uscire dalla mia fottuta stanza.

D'un tratto si gira con gli occhi lucidi e mi guarda con tristezza.. Si avvicina a me, un po troppo e mi accarezza la guancia..
Resto immobile, penso che ne avevo bisogno. Tanto bisogno.

"Adesso capisco perché non sei venuta ieri sera all'appuntamento" dice sorridendo
Continuo a guardare i suoi occhi per scoprire il motivo delle lacrime, per vedere se tutte le persone mi vedono come una persona che deve essere aiutata, non ho bisogno della pena di nessuno, non ho bisogno di aiuto.

"Mi aiuti a pulire? E dopo magari mangiamo un gelato? " Dice sorridendo. Un sorriso caldo e tenero di compressione.

"Vuoi dormire stasera qui?" Perché cazzo le l'ho chiesto? Non stavo neanche pensando ad una roba del genere.
" Mi farebbe piacere" dice girandosi e mettendosi a pulire la stanza.

Voglio abbandonartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora