Volevo solo scusarmi per l'immenso ritardo...so che non ci sono scuse :c
"Dio, sono cosí stanca," dico sfregandomi gli occhi e togliendomi il cappello.
Adam ha finito per farmi restare finchè non ha chiuso il negozio per la notte, cioè alle dieci. Sono sbigottita, perchè adesso potrei star guardando Netflix. Che diavolo Adam, Derek Shepherd mi sta aspettando!
"Anche io," Adam dichiara mentre si slega il grembiule.
"Bene allora," sbadiglio "Vado a casa." Dico indicando la porta con il pollice.
"Aspetta, non dovremmo prima pulire?" Chiede mentre guarda qua e là per il negozio.
Faccio spallucce. "È il negozio di Meredith, puó farlo lei."
"Beh, sono suo fratello, quindi-"
"Ma non sei Meredith, quindi-"
"Ma mi ucciderà se io-"
"Adam smettila," dico irritata dalla sua insicurezza. Ora come ora, sono abbastanza convinta che lui sia davvero convinto che sua sorella lo ucciderà. Ma se lo farà, andrà in prigione, il che significherebbe non dover più sentire le sue inutili conversazioni sul suo ragazzo, quando francamente, non mi interessa. Io ho Harry.
"Scusa," guarda a terra imbarazzato.
Cammino intorno al bancone, prendendo un succo d'arancia dal frigo aperto che c'è sotto il banco.
"Non lo paghi?" Chiede Adam mentre cammina verso di me.
"Oh giusto." mi mordo il labbro e cerco nelle mie tasche delle monete. "Tieni il resto, lurido bastardo," sorrido mentre butto le monete sul bancone.
"Sei rude-"
"Stavo scherzando. Come in quel film?" Guardo la sua espressione perplessa. "No?" Lo guardo di nuovo. Stessa espressione. "Okay."
Svito il tappo del mio succo, lo porto alle labbra e ne prendo un sorso. "Bene, allora ci vediamo domani."
Vado via, ancora sorseggiando la mia bevanda.
"Aspetta!"
Mi giro.
Ugh, cosa vuole ora, voglio solo guardare Grey's anatomy.
"Dovresti camminare verso casa da sola a quest'ora?"
Alzo le spalle. "Probabilmente no, ma non fa niente." Continuo a camminare.
"Io-uh, potrei accompagnarti fino a casa se vuoi-"
"Sto bene, davvero."
"E se qualcuno ti rapisse e poi non avessi più una collega quando Meredith scapperà di nuovo?" Corruga le sopracciglia.
È un manipolatore quasi quanto sua sorella, diamine.
"Va bene, accompagnami a casa come un gentiluomo," mi arrendo.
Lui sorride ed esce dalla porta con me.
Camminiamo in un silenzio imbarazzante finchè non decido di tirare fuori una delle mie frasi da Marielle La Paraculo.
"Lo sai," alzo un sopracciglio. "Non avresti dovuto accompagnarmi se non mi avessi trattenuta cosí a lungo."
"Ma se non lo avessi fatto, starei camminando a casa da solo come stavi per fare tu."
"Quindi..." Lo guardo. "Non c'è di che."
"No." Dice trascinando la O. "Sei tu che dovresti ringraziare me."
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Brooklyn Boulevard // H.S. (Italian Translation)
FanfictionDa dolce amore a dolce vendetta. [All Rights Reserved to @hazzashood]