Capitolo 2

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Guardandolo mi accorgo che il mio blocco da disegno è ancora tra le sue mani. Sono tentata ad andargli vicino,ma preferisco lasciar stare piuttosto di avere un incontro imbarazzante.

Prima che possa vedermi,giro la chiave nella serratura ed entro nella stanza frettolosamente. Tutto quel camminare mi ha affaticata ed sono eccitata di arrivare a casa in un letto su cui dormire.

I miei piedi inaspettatamente mi portano velocemente dall'ingresso del piccolo appartamento alla mia stanza.

Sono felice di potermi sedere e riposarmi,ma non c'è niente su cui sedermi... In realtà ci sono degli scatoli,ma preferirei non avere un cartone sotto il mio culo,grazie tante.

Mi muovo verso la catasta di scatoloni più vicina a me e sfioro i lati cercando un'etichetta che indichi cosa c'è dentro.

Sono tutti vuoti,ma mi accorgo di non averne controllati un paio quindi passo alla prossima pila.

Tutti vuoti.

Per smentirmi controllo la pila successiva,poi un'altra ancora,finchè non ce ne sono più da controllare.

Mi accascio al muro e scivolo giù fino a sedermi sul pavimento. Lascio andare un sospiro esasperato e mi porto le mani alla faccia,dando uno schiaffo alle mie guance.

Ora il mio appartamento è vuoto. Non c'é niente se non un'isola da cucina giá costruita,una credenza allineata al muro,un frigo vuoto e un forno.

Ricordavo di avere un materasso gonfiabile in uno degli scatoli da qualche parte,proprio per questa probabilità.

Mi alzo e inizio ad aprire gli scatoli.

Strappare il nastro adesivo è difficile ed una volta tolto rimane attaccato alle mie mani,quindi lo attacco al muro. Cercando tra gli scatoli le arachidi da imballaggio cadono disordinatamente sul pavimento. Tiro tutto fuori dagli scatoli finchè non tocco il fondo. Non ho comunque trovato quello stupido materasso. Sto facendo più di un casino e sono sicura che i miei vicini mi abbiano sentito,sono stata più rumorosa di un cane.

Proprio come temevo,qualcuno bussa alla mia porta-abbastanza arrabbiato.

"Scusi" urla la voce e continua a bussare.

Sbircio dallo spioncino.

È Harry.

"Potresti smetterla? Le persone stanno cercando di dormire!"

L'ironia mi ha beffato.

Lui va via ed io torno ai miei scatoloni.

Ne è rimasto solo uno e lo apro in fretta,sapendo che mi sarei addormentata presto. Che sfortuna che fosse nell'ultimo scatolo in cui ho controllato.

Gonfio il materasso per circa metà perchè sono troppo stanca per aspettare che sia abbastanza gonfio. Mi sdraio e sprofondo nel materasso,fissando i muri pieni di nastro.

Poi realizzo che le pareti sono di un colore veramente brutto. Anche più brutto di quello che avevo ad undici anni. Quello fu un anno traumatizzante per me.

Mia mamma ha ancora delle mie fotografie di quando ero piccola messe sopra i tavolini da caffè. Non sapevo se stesse cercando di perseguitarmi o se fosse solo per il divertimento di altre persone. (Vedere quanto fossi mortificata,ovviamente.)

Il mio corpo dolcemente brama del sonno,cosí lascio che i miei occhi si chiudano. Ed ora sfortunatamente...mi addormento con un'immagine di una me in prima media impressa nella mia mente.

•••

Mi sveglio con un dolore alla schiena e la mia giacca sulle mie gambe cho avevo messo come una coperta. Secondo la mia supposizione, c'è un piccolo buco nel materasso perchè è completamente sgonfio.

Brooklyn Boulevard // H.S.  (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora