Ho bisogno di parlare. Non so neanche perché ho confermato che fosse un appuntamento. Forse per non ferire i suoi sentimenti, non lo so. Ma diamine, non sono mai stato ad un appuntamento prima e quindi come faccio a sapere come ne è uno?Bene, uno vero per quello che importa. In primo liceo erano praticamente solo baci strani e la mamma che guidava auto che trasportavano più persone. Non c'erano appuntamenti. L'ultima volta che ho controllato, gli appuntamenti erano per le coppie e non siamo una coppia. Voglio dire, mi sono divertito al nostro cosiddetto 'appuntamento', ma questo non significa che stiamo insieme. Ma forse lei pensa di si... Cazzo.
Ho bisogno di parlarle.
A quest'orario suppongo che lei stia lavorando al bar, quindi mi dirigerò semplicemente lì... Ma non così. A meno che non sia socialmente accettabile camminare per le strade della città in pigiama (che sono solo i miei boxer) e capelli da letto.
Metto su dei jeans firmati, una maglia bianca e sopra ho la mia giacca, alla quale sembra che il quattro luglio abbia vomitato sopra. Guardo i miei indomabili capelli allo specchio e li lego semplicemente in una crocchia da uomo, perchè, siamo onesti, sto abbastanza bene con una crocchia da uomo.
Prima di uscire prendo la mia borsa che contiene i miei essenziali: la mia bellissima Polaroid ed i rullini, soldi per il mio frappuccino, il mio giornale, il modulo di iscrizione al college che devo ancora completare e il coraggio di parlare a Marielle. (Spero).
Oggi decido di camminare al bar al posto di andare in bici perchè avró più tempo per pensare.
Mentre cammino cerco di pianificare esattamente la nostra conversazione.
Hey Marielle oggi niente frappuccino, devo solo parlarti."
"Ti dovrebbe essere comunque vietato di entrare in questo posto, ladro."
La immagino fare un sorriso arrogante.
"Come vuoi, seguimi e basta."
"Non prendo ordini da te, prendo ordini solo da clienti."
Un altro sorriso arrogante.
"Per favore?"
"Va bene."
Non sono sicuro su dove la porteró. Se dovessi sedermi ad un tavolo con lei Meredith si agiterebbe con lei, ma visto che io sono con lei... Chi lo sa. Forse lascerà passare. Ma se non lo farà, la porterò in bagno.
"Perchè il bagno? Ew, perchè se è come nei film dove i ragazzi portano le ragazze nel bagno solo per farlo, allora-"
"Marielle, per favore."
Un cipiglio imbarazzato.
"Riguardo a ieri sera... Non intendevo dire che fosse un appuntamento, solo-"
"Oh, quindi cosa è stato? Ho imbarazzato me stessa, non è vero? Se non vuoi che sia un appuntamento va bene. Devo tornare a lavorare."
Poi lei corre via.
Scuoto via l'immagine dalla mia testa. Dio, spero che non vada così.
Finalmente,mi avvicino al bar e faccio un respiro profondo prima di dirigermi all'interno. Lo stupido suono del campanello tintinna quando faccio oscillare la porta. Dovrebbero davvero toglierlo. Se vieni qui quasi ogni giorno, come me, ti da sui nervi molto velocemente.
Guardo al bancone solo per vedere che Meredith si sta affrettando al fronte, ovviamente.
"Ciao, cosa posso servirti?" Chiede, facendo restare il suo gomito sul banco, cercando di esporre la sua scollatura.
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Brooklyn Boulevard // H.S. (Italian Translation)
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