Capitolo 4

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Ecco una foto dell'attrice che interpreta Marielle .

La scorsa notte mi sono arrangiata con un materasso improvvisato, fatto da una pila di asciugamani.

Davvero triste, lo so. Non ero sicura su come assemblare il telaio del mio letto, questo vuol dire due notti avendo un agonizzante mal di schiena.

Dopo aver piegato ordinatamente gli asciugamani, decido di rendermi utile e pulire la confusione per terra. Non voglio camminare in giro con la paura di essere infilzata da una forchetta.

Senza un particolare ordine, lancio le cose dentro gli scatoloni allineati contro il muro. Non ho mai smistato così tanto nelle cose inutili che ho impacchettato, come la mia vecchia felpa di lana decorata con dei gatti.

Perchè mia mamma mi lasciava uscire di casa con questa addosso?

La butto nello scatolo con orrore.

Una mezz'ora dopo il mio pavimento è finalmente libero dal disordine. Ora posso muovermi qua e là senza inciampare, cammino verso la mia valigia e prendo un outfit presentabile. Il mio piano è quello di domandare per un lavoro ovunque sia richiesto, anche se fosse in un club di spogliarelliste. I soldi saranno lanciati verso di me a sinistra e a destra.( Scherzo.)

Applico del trucco usando il mio telefono come specchio. Disegno una linea sottile sulla mia palpebra e metto il mascara,assicurandomi di essere precisa. Dopo,mi guardo attentamente per essere sicura di non aver fatto un casino. Realizzo di sembrare eccezionalmente attraente, quindi scatto un selfie, prima di uscire dalla porta. (Lo posterò assolutamente su Instagram dopo. )

Dopo essere uscita dalle porte girevoli,facendo due giri come al solito, inizio a camminare sul lato destro della strada prima di cercare un lavoro. Esamino le finestre, cercando per il cartellino "cercasi commessa", ma mi fermo quando vedo un bassotto camminare affianco il suo padrone.

Mi avvicino per accarezzarlo a causa della sua innegabile tenerezza, ma poi lui inizia a ringhiare ferocemente.

"Okay." Borbotto ed indietreggio una volta deciso che non fosse più carino.

Continuo a camminare sul marciapiede affollato,cercando un cartello.

Dopo un paio di isolati, finalmente ne trovo uno davanti la porta di un piccolo bar.

Entro dentro e suona un campanello, facendo arrivare al banco quella che presumo sia una delle commesse.

"Salve, benvenuta al Club Coffee, come posso aiutarla?"

Mi giro indietro e guardo il cartello. "Sto cercando un lavoro."

La donna batte le sue mani insieme. "Perfetto, puoi iniziare oggi."

Passa attraverso una porta del retro ed io la seguo finchè non arrivo alla fine del bancone.

"Questa è la tua divisa." Dice la donna in un tono profondo e la posa nelle mie mani. "C'è un bagno laggiù dove puoi cambiarti."

Cammino dentro la stanza ed esamino la divisa. È una brutta polo, con il logo di un chicco di caffè stampato sul petto e un paio di pantaloni neri, insieme ad una visiera nera, anch'essa con il logo.

Piego i miei vestiti e li poggio vicino il lavandino.

Sono spaventata nel guardarmi allo specchio, perchè sono sicura di sembrare ridicola.

"Okay, sembro un cocomero, non è giusto." Protesto.

Cammino fuori dalla porta con i vestiti nella mia mano.

Brooklyn Boulevard // H.S.  (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora