Capitolo 5

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MADISON'S POV

Mi giro sul letto e i tuoni mi fanno sussultare, guardo la sveglia sul comodino che segnano le tre e mezza del mattino

Fuori ce un diluvio mai visto e i tuoni non mi fanno dormire

Mi giro sulla schiena e guardo il soffitto ricordandomi quello che é successo la scorsa notte

Lui ha provato a baciarmi sul tetto della scuola, eravamo così vicini che potevo sentire il calore del suo corpo, la sua mano sul mio viso che mi accarezzava dolcemente, i suoi occhi fissi nei miei..

Ma non so cosa mi abbia fermata, mi sono girata dall'altra parte e mi sono allontanata da lui, ho fumato la sigaretta e l'unica cosa che ho detto è 'voglio tornare a casa', poi gli ho detto grazie quando mi ha aiutato a scendere dal muro.

Non abbiamo parlato per tutto il tragitto ne quando siamo arrivati a casa, non abbiamo parlato ne ci siamo guardati durante la colazione stamattina, o pranzo tantomeno a cena, è stato un po' imbarazzante

Ho evitato le chiamate di Blair e Bryan tutto il giorno.
So che dovrei dirgli quello che sta succedendo e se parlassi con Blair capirebbe subito c'è qualcosa che non va

Lei è così, mi conosce meglio di me stessa.
Basta guardarmi per capire come sto e davvero non so come faccia
Può avere i problemi più gravi, ma li mette da parte per ascoltare le mie cazzate
Mi da sempre consigli, anche se non l'ascolto molto spesso per la mia testardaggine.
Ma quello che conta è che c'è sempre, farebbe anche queste tre ore di macchina solo per abbracciarmi se avessi bisogno.
Per questo la adoro, é una ragazza fantastica

Mi alzo mettendomi le ciabatte e mi prendo una felpa dalla valigia e l'ipad che mi ha regalato Ed
Indosso la felpa e apro piano la porta della mia stanza, mi stringo le braccia e cammino per il corridoio.

La poca luce che entra dalle finestre mi fa stare più tranquilla ma ogni volta che tuona sussulto
Scendo le scale e mi dirigo in cucina

Chissà se lui è sveglio, ma non ci parliamo neanche.
Beh non sarei andata a prescindere nella sua stanza, che sia chiaro

Mi verso un bicchiere di latte e mi dirigo in salotto, mi siedo sulla poltrona e accendo l'aggegio

Inizio a fare qualchè ricerca per i corsi di Filosofia e Letteratura avanzata.
Non tornerò a scuola prima di due settimane ma sapete come sono fatta, mi piace essere organizzata e rispettare i tempi.
Poi non ho nulla di meglio da fare

Passano circa tre ore, almeno la vita del grande Allen mi ha fatto dimenticare il motivo per cui non riuscivo a dormire.
Mi alzo e porto il bicchiere in cucina

Sto morendo di sonno, spero di dormire almeno fino a mezzogiorno

Salgo le scale altretanto piano come sono scesa, prendo il corridoio verso la mia stanza

Salvo le pagine che ho modificato sulla Letteratura e mi imbatto in qualcuno

"Scusam.."
Alzo lo sguardo sperando di trovare Justin ma invece..

Una ragazza alta con i capelli neri e gli occhi scuri indossa solo l'intimo e una felpa aperta..di Justin

Chi cazzo è questa?

"Guarda un po' dove vai!"
Sbotta irritata

"Scusami?" Forse avrò capito male

"Ho detto di guardare dove vai, che ce sei anche sorda ora?"

Ma che.. chi cazzo si crede di essere questa?

"Sei a casa mia, non so chi diavolo sei e sei pure maleducata!" Alzo un po' la voce, ma me ne frego che qualcuno ci senta

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